lunedì 20 settembre 2010

POESIE SU LUOGHI E NATURA...

La nascita di un Giorno


Il cielo inizia pian piano il suo travaglio
per partorire il giorno .

Gocce di colori scivolano nel mare,
nuvole di cotone asciugano la sua fronte. 

Gronda il sudore e il sole preme all’orizzonte.

Il cielo esplode in sfumature di rosa
che vanno dal viola al porpora dorato
e sul lampione si posa, 
anche esso estasiato,
un piccione

per condivide con me la meraviglia
di una natura che generosa
si offre al nostro sguardo,

mentre, 
un silenzioso vagito di luce irrompe
e annuncia la nascita
del nuovo giorno.




                                                               Anna Giordano
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Africa

Guardando un film ho visto in te,
Africa,
racchiuse meraviglie quasi  irreali,
così differenti  dai nostri luoghi!
Fiumi ,laghi , cascate,
dall’alto d’un volo,
sembrano vene
in cui scorre la linfa di una terra
che respira la vita.

Alle frontiere  inesistenti,
nella tua sconfinata solitudine,
lo sguardo vi si perde ...
Bella come l’alba del creato,
come una rosa  profumata tra le spine,
l’immensità in te trova le sue misure.

Laddove gli occhi,
sotto le stelle lucenti,
più che  in ogni altro luogo,
l’eguagliano  nella luce,
talmente è l’emozione,
che tu,
terra d’Africa,
gli trasmetti.

Librarsi nell’aria
per sorvolare sommità di monti,
branchi di gnu in transumanza,
che alla rinfusa corrono in sterminati spazi,
per chilometri e chilometri.

Colonie di fenicotteri rosa
colorano il paesaggio,
alzandosi in volo a gruppo
come isole vaganti che,
delle acque sottostanti,
occupano i luoghi.

Serpeggiano i fiumi
tra vergini distese rigogliose,
forza della natura!
Cuccioli di leoni, zebre, bufali, elefanti,
alberi che tendono le braccia al cielo,
nella notte albeggiante.

Le verdi foreste dei monti
unendosi con la savana,
esprimono l’immensa libertà,
per una terra che da sempre è schiava .

Fauna e flora,
in armonia si sposano,
per l’equilibrio  reciproco di sopravvivenza.
Africa,
pur  se non misi mai piede sulla tua terra,
hai preso del mio cuore nel sol vederti:
l’essenza di tutte le emozioni che lo abitano.

Tramonti unici di cui il sole,
enorme disco di fuoco,
sembra lì abitare,
e  quando va’ a dormire,  
prende per letto la tua terra,
come te,
Africa,
hai preso per giaciglio il mio cuore.



Anna  Giordano
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Alla fonte dei ricordi  ( Dedicata a Paestum)

Serbo di te
nel tempio della mia giovinezza
dolci ritratti di tramonti
tinti di calde sfumature.

Fra le colonne
del sole i raggi fanno brillar
di nostalgia lo sguardo
e il cuore mio riscaldano
nell’evocarti.

Dall’infinito dei pensieri
sorgi come alba
sospesa al tempo dei tuoi templi
e le colonne
reggono il peso dei millenni.

Templi innalzati a dei
credenze dell’antichità
rievocate
sin sulle rive dei miei anni…

portandomi alla fonte del passato
accendi in me la luce dei ricordi
quando
da ragazzina
dal fascino tuo 
soggiogata
solevo passeggiar fra le tue mura
e respirando, di te, tutte le fragranze
“Rosa fra le rose”
ti portai via con me
nella memoria dei profumi.


 Anna Giordano
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Fiore di cactus

Apristi al tempo i petali,

candidi come neve.

Il nettare del tuo calice offristi al sole

in cambio della sua vital carezza,

che ti permise, per un giorno solo,

vivere l’ effimera tua bellezza.


Anna Giordano

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Mare d’inverno


Una panchina,
di fronte: il mare.
Cumuli d’alghe stanche
spinte a riva dalla sua ira.

Gabbiani affaccendati
cercano il cibo
assidui tra i rifiuti
che il mare gli ha portato.

Emergono dai flutti
alberi stilizzati
approdano sui lidi strane sculture.
Deformi rami spenti
radici aggrovigliate
imprecano la sorte  
d’averli abbandonati.

Spicca la colomba un volo
sul mare verde e viola
di questo inverno caldo.

L’odore di salsedine
 penetra nei polmoni
e resto lì a guardare
lo stormo di gabbiani
planare sulle onde.

Il sole mi riscalda
con le sue braccia di luce
il vento sensazione
di mano fra i capelli
infonde in me l’ebbrezza
di un simulato volo fra le stelle .


Anna Giordano

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Il girasole

Petali di sole la sua corolla,
orna con schegge d’oro
un cuore di semi.

Viso rivolto al sole senza vergogna,
l’ insegue con lo sguardo tutto
il giorno,
pregandolo di regalargli il caldo
dei suoi raggi .

E …

verso sera,
quando il sole va’ a dormire,
cede  il posto del sorriso alla tristezza:

china la testa e abbassa lo sguardo
verso la terra,
e con malinconia stringendo intorno
al cuore i petali  ancora caldi,
attende che il sole si risvegli .

Anna Giordano
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L’autunno che non c’è.


Brillano al sole
le foglie della quercia ancora verdi.
Stormisce fra i suoi rami il vento
annunciatore di un inverno precoce.

L’autunno non è ancora giunto
e le stagioni sembrano impazzite.

Le nuvole
rincorrono sui campi appena arati
la loro ombra.

Il freddo grida al di là dai vetri
e spinge la natura al suicidio.

Alberi ancora verdi o appena ingialliti
tossiscono il disagio e poi arrossiscono
al vento incollerito che, sbruffa ed impaziente
strappa loro il vestito.

Anna Giordano
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Lacrime di sole

Varcando le ombre della sera,
stelle dal firmamento cadute in terra,
vidi brillare,
sprazzi di luci intermittenti
che il sole,
fattosi rapire dalla sera,
le avea lasciato in dono
raggi di lacrime lucenti,
che tramutò in lucciole,
per una notte estiva.



Anna Giordano
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Agonia

Repentine
nuvole assassine
soffocarono il giorno
e mentre il sole moriva
pareva di sangue il cielo.


Anna Giordano
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Gemma di vita

Eccola!
È qui
sul dorso della mano,
gemma di vita.

Venuta da lontano,
smarrita,
un po’ stordita.

Nella sua folle corsa verso il mare,
spinta dalla sua forza
unita alle altre gemme,
per ritornare al luogo
da dove era partita.

Sul suo cammino,
ha baciato
rocce,
sentieri e ciottoli,
prima di giungere a me.

Il suo destino fermo
su questa mano.
Cercava l’inizio
ed ha trovato la fine.

Ignoro
come farla proseguire!

Guardo la gemma
che
abbaglia la mia vista,
invita le mie labbra a baciarla
e…
la  goccia tremante,
in bocca si scioglie.

Anna Giordano
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Pettirosso


Pettirosso sul ramo innevato…
cerca il cibo e chiccola.

Non so se canta
per gioia
o per paura della coltre bianca
che nella morsa di gelo
l’attanaglia.

Mi guarda
con l’occhio vispo
sperduto nel candore della luce.

Sembra di stargli più vicino,
lo stringo forte nel mio cuore!
Forse
avrà più caldo.

 Anna Giordano
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Terremoto

Un attimo e luce non fu
le tenebre rimasero impaurite
e ancor più scura tinsero la notte.

Le grida scossero il sonno
dopo il boato
urlo della terra incollerita.

Ferite che squarciano l’esistenza
intorno macerie sparse…

La morte
si beffa della vita
che piange la sua sorte.

Anna Giordano
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Madonna Estate

Le ho aperto il balcone
ed è entrata
vestita di foglie e fiori.

Biondi i capelli
come spighe
ondeggiano al soffio
della dolce brezza.

Sulle sue spalle
un manto azzurro
e i piedi scalzi
bagnano nel ruscello.

Lo sguardo suo
dorato e caldo
acceca come il sole.

Le stelle sopra il capo
disegnano
un diadema.

 Il suo profumo
“Fior di giardino”
 olezza nell’aria
 sin dal mattino.

È giunta, è giunta
è finalmente giunta
Madonna Estate.
  
Anna Giordano
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Meraviglia

Lo sguardo si sveglia
apre gli occhi e contempla
il sole abbracciare la terra.

Meraviglia
i campi verde bottiglia
di un’erba gentile e tremante
al respiro del giovane aprile.

Meraviglia
tra i cuori di foglie le viole,
gli uccelli intenti a cantare
nidificano il canto in amore.

Meraviglia
il bianco ciliegio,
contrasta
col rosa del pesco
le primule d’oro
i myosotis color cielo
occhieggiano fra i teneri ciuffi
di erba e foglie marcite.

Rimesto d’odori e colori
sorprendono i sensi ogni volta.

E la natura si sveglia
e la scintilla s’accende
illumina l’anima e il cuore…
di  meraviglia.


Anna Giordano


















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