venerdì 26 luglio 2024

LA VIA DI MEZZO

 La vita sappiamo, che come tutte le cose che ne fanno parte, hanno un inizio ed una fine, hanno il lato bello e il brutto, il bianco e il nero, lo yin e ☯ yiang come insegnano i Cinesi. Ciò di cui bisogna tener conto non è la parte buona o brutta che la vita ci dà, ma tener conto della sottile e fragile linea che divide il bene dal male, il giorno dalla notte e così via tutto quello di cui fa parte della vita.

Quella sottile linea, che divide il tutto è la strada che percorriamo,  che per quanto sia sottile è l'unico posto in  cui viviamo, la così detta: via di mezzo. Essa è il nostro destino, sul quale scegliamo di continuare a sperare e vivere il meglio ed il peggio. Oggi viviamo un dolore  che ci portiamo dentro come tanti altri dolori, ma ci portiamo dentro anche tanti bei ricordi felici e piacevoli della nostra esistenza.
La via di mezzo è  l'ago della bilancia che permette di stabilire l'equilibrio per non cadere nel nero o nel bianco, ma dosare in giusta misura sia l'uno che l'altro per continuare la strada che abbiamo giá scelto  decidendo di nascere. Ci siamo mai chiesti perché su migliaia e milioni di spermatozoi uno solo è riuscito a fecondare l'ovulo?
Forse perché l'abbiamo deciso ancor prima di essere embrione e ce l'abbiamo fatta! La vita è una continua lotta di sopravvivenza, capita che
malgrado il dolore possa abitarci facendoci male, dobbiamo continuare ciò che abbiamo deciso di fare: Vivere gli anni che ci sono stati destinati con tutte le possibili qualitá o difetti che essi possono rivelarci. La vita comunque sia è perfetta! Se fosse solo bella non l'apprezzeremmo per tale, perché sarebbe senza contrasti, per cui non potremmo fare la differenza, essa genererebbe solo noia senza significato e senza ragione d'essere.
Il buio serve perché la luce che lo attraversa facendola brillare, ci accorgiamo di essa e dello stesso buio. Il contrasto, separato dalla via di mezzo che malgrado tutto li unisce, li fa vivere del loro proprio essere oscurità e splendore. Il buio fa emergere la luce così come la luce il buio.
Uniti nell'insieme riescono ad essere completi l'uno per l'altro, tutto restando due cose distinte in un tutt'uno.
Esistono momenti in cui il buio abita la nostra mente ed il nostro cuore, ma sta a noi di accendere la luce per continuare a camminare e vedere la strada ancora da percorrere affinché il buio non diventi
una trappola da dove è difficile uscire, e poiché Indietro non si può tornare, accendiamo in noi la luce per continuare sulla via di mezzo, esile e stretta, ma pur tanto importante da seguire.

Anna Giordano
11/02/2024

martedì 23 luglio 2024

PASSI FIORITI- Poesia, voce e regia di Anna Giordano - Musica: Dance of ...


Ho raccolto esperienze nei campi fioriti della vita,
mi son servite a trarne forza per affrontare
imprevisti che mai ti aspetti.

Ho lanciato sassi sull'acqua perché i miei passi,  

rimbalzassero con essi,

senza affondare per raggiungere l’altra riva.

Ho navigato nei mari più tempestosi della vita, 

riuscendo ad attraccare ai porti malgrado le avarie. 

Ho scalato, senza esperienza alcuna, 

le montagne che ho incontrato sul mio cammino

ed ho perforato quelle di granito duro,

le cui schegge,

la mia anima han ferito,

che col tempo tento di rimarginare.

Ho messo fiori nelle scarpe 

affinché la strada a me davanti,

passo dopo passo, 

fiorisca giornate radiose e profumate, 

e seppur piove fango, 

mi adopro a mantener puliti i loro petali.

Ma nonostante tutto, 

la sfida più importante che mi son posta,

è quella d’essere e rimaner meteora, 

sospesa tra cielo e terra

e mai cadere!


Anna Giordano. 23/06/2024

 

giovedì 4 luglio 2024

LA SOCIETA' DI DOMANI

 

Ciao, oggi mi va di esprimermi come se parlassi ad ognuno di voi, che magari mi legge.

Ciò di cui voglio parlare concerne la società e la moda, non solo sul come ci si veste, ma moda sotto tutti i punti di vista, qual è la corrente oggi che in molti seguono e perché.

Parlo in primis del fenomeno collettivo, non possiamo negare che i trequarti delle persone si vestono in base alla moda, giusto per citare un esempio, ma ce ne sono tanti altri.

Le persone sono facilmente influenzabili ed è vero, per fortuna una minima parte conserva la sua autonomia nel modo di agire e pensare.

Influenzabili perché? Per meglio capire, basta guardare all'uscita da scuola i ragazzini, guardate quanti di loro vestono allo stesso modo, e vi renderete conto del perché.

Questo è l'esempio uno dei più lampanti. Con questo, cosa voglio dire? I ragazzini saranno gli uomini di domani, e come agiscono oggi agiranno domani.

Oggi chiedono ai genitori di mangiare cibi importati da altri paesi da grandi catene di fast food vestire con quella marca o avere lo zaino, il motorino le scarpe ecc… come i loro coetanei, e domani, faranno lo stesso per altre cose, il comportamento segue una determinata moda di gusto collettivo, che cancella la personalità individuale perché si rapportano ad un modello adottato dalla maggioranza di persone.

Così facendo non si determina una scelta oculata e in rapporto alle proprie esigenze, ma a quelle che sono le esigenze degli altri, basandosi solo su un principio, quello di non sentirsi escluso perché diverso. Dico questo estremizzando, ma in parte è così che avviene.

Avete prestato attenzione, quando succede un fatto di cronaca, come seguono altri fatti di cronaca analoghi?

L'essere umano tende ad emulare un personaggio e tutto ciò che può colpire la sua fantasia i suoi ragionamenti, sia in modo positivo che negativo, ha poca importanza; quello che ha importanza è l'allarme che da ciò scaturisce: siamo davanti a fenomeni di collettiva volontà che segue in buona parte la stessa corrente. Si vive l'effetto domino.

Ad esempio, se prendiamo degli esempi nella storia, tipo Hitler, oppure il leader di una setta che ordina di ammazzarsi, e gli addetti si ammazzano.

 Questo prova che l'equilibrio della mente umana è fragilissimo e basta poco per essere influenzato da fattori esterni.

Si parla di scelta, di rimorso di tale scelta o insoddisfazione, tutto ciò che ne scaturisce è l'insicurezza che nasce dal dubbio, magari col quale si cresce.

Perché c'è sempre stato chi ha scelto al posto tuo, dico tuo per dire in generale e, quando si viene messi a confronto con la scelta, in età avanzata, il tuo carattere, i tuoi gusti, non sono in grado di scegliere, ed hai bisogno di qualcuno che ti aiuti, per assicurarti che hai fatto un ottima scelta, se c'è qualcuno che ti ha sempre protetto, ma se quel qualcuno non c'è, succede che ti cerchi un modello da seguire e ti aggreghi ad un fenomeno collettivo, perché l’unione fa la forza, ti fa sentire protetto dall’idea che a sbagliare in tanti non sia possibile, che ti fa dire: se l’hanno scelto loro sicuramente in base al numero elevato, io non sbaglio di certo.

Ma siamo sicuri di questo? Io non credo, poiché se pensi al primo che ha fatto la scelta, magari l’ha fatta perché fa parte di quella percentuale del 75% che fa la propria scelta in base agli altri, che essa sia sbagliata o no.

Immagina che l’abbia fatta perché ha seguito l’esigenza personale, ti rendi conto che chi l’ha seguito magari non aveva le sue stesse esigenze, ma l’ha comunque seguito solo perché non era in grado di scegliere! Ampliando il fenomeno, solo perché lo fanno gli altri e si dice: lo faccio anche io.

Quindi direi che tutto nasce dal nucleo familiare, nel quale si cresce. Se c’è equilibrio, bene, se invece l’equilibrio oscilla da una parte più che dall’altra, causa uno scompenso nel bambino che è una matricola della società futura e mi domando cosa ne sarà, forse saremo tutti uguali e senza un’anima e una indipendenza, schiavi delle nostre insicurezze e senza iniziative o fantasia nel sapere gestire la propria vita.

                                                                                                 

Anna Giordano. 2008

 


IL GIOCO DEL DESTINO - Racconto di DERIA - Voci di R. Emaldi, A. Giordan...




Ed eccoci al secondo video che Domenico Ernandes ed il suo amico DERIA, autore del testo che, insieme alle amiche: Liliana Stanziani e Rossana Emaldi abbiamo recitato. Dirette dal regista, voce narrante, sceggiatore, coreografo, tecnico del suono, trucco e parrucco, Domenico Ernandes che ci ha invitate a interpretare ed entrare nei personaggi di DERIA, come protagoniste reali. Un modo differente di recitare un testo poiché in questo video c'è una metamorfosi del testo che DERIA ha scritto, trasformando noi tre in protagoniste del suo racconto e immaginando il nostro punto di vista sul destino. Un intreccio irreale facendolo diventare reale poiché si parla di noi tre e delle probabilità e supposizioni sul destino.
Un nuovo modo di raccontare ed esporre un'idea sul destino secondo quella dell'autore DERIA. I complimenti vanno a Domenico per il suo lavoro complesso nel creare il video e nella scelta del tema e del testo nonché della musica. Un bravo a DERIA che ormai, anche se non lo conosciamo è diventato di famiglia. Un bravissime! Alle mie amiche Liliana Stanziani e Rossana Emaldi con le quali ho avuto il piacere di partecipare alla realizzazione di questo video, che ha per scopo di porsi domande e magari trovare una risposta alle incognite che da sempre non trovano risposta. Auguro a tutti un buon ascolto. Grazie!