Un blog universale per chi ha voglia di leggere: poesie, racconti, riflessioni, aforismi e tantissime altre bizzarrie della scrittura viste attraverso gli occhi dell'anima, accompagnate da tante fotografie. "TUTTI I DIRITTI D'AUTORE SONO RISERVATI"
venerdì 28 luglio 2023
Sofia Calvo - Tigullio Design District 2022
mercoledì 26 luglio 2023
IL VALZER DELLA VITA. Poesia, voce e montaggio video di Anna Giordano Mu...
PENSIERO: LA POSITIVITÀ
"La positività è un'arma caricata a salve, ma che stermina chi è armato di negativitá e cattiveria!"
Anna Giordano 25/07/2023.
domenica 23 luglio 2023
FERMATI! - Voce e poesia di Anna Giordano - Regia di Domenico Ernandes
venerdì 21 luglio 2023
I Jornada Astrología 21 y 22 octubre 2023 en Córdoba. España.
sabato 8 luglio 2023
LETTERA A LEOPARDI - Poesia, Voce e Montaggio video di: Anna Giordano: B...
A pochi giorni dalla nascita e la morte di Giacomo Leopardi: nato il 29 giugno 1798, Recanati e la morte avvenuta il 14 giugno 1837 a Napoli.
Ho pensato di dedicare a Leopardi, Poeta per eccellenza, questa lettera, a 210 anni dalla sua nascita e 171 anni dalla sua morte, scritta da me nel 2008.
Era un giorno di novembre, il cielo era grigio e l’aria si velava di nebbie e pioggerelline, che intristivano l’anima, un momento che mi fece riflettere e pensare ai risvolti vissuti nella mia vita, che cito nella poesia, fu come un bilancio di essa, un modo che mi permise di confidarmi con me stessa… tutto parlando al Poeta al quale mi sentivo e mi sento vicina.
Nacque così un pensiero per lui, Leopardi. Sentii di dovergli parlare attraverso la lettera, confidandogli i pensieri che attraversavano la mia mente, come se Giacomo Leopardi fosse stato ancora di questo mondo, ancor di più il pensiero si rafforzò perché conscia delle sue opere immortali mi spinsero a pensarlo come se fosse vivente. Opere che gli hanno reso giustizia, che spesso o troppe volte Gli fu negata, egli subì oltraggi e derisioni per la sua malformazione alla spalla o incomprensione dei suoi pensieri e sentimenti. Un genio incompreso per la sua anima sensibile e di pensiero sottile, forse, era nato nel posto sbagliato e non nel momento giusto. Scrivendogli e comparando il suo stato d’animo di quando scrisse L’infinito.
Immaginai mentre scrivevo, la sua solitudine quella in cui annegava con dolcezza, che comparai alla mia, anche se erano due diversi punti di vista e in diverse stagioni e luoghi.
Comunque mi aiutò a superare il momento di sgomento in cui mi trovavo, per ragioni non solo legate al tempo, ma a fattori che ledevano il mio stato di salute. Dopo averla scritta la misi in un cassetto, quasi come se fosse stato un segreto, che dopo un po’ di anni inclusi nella mia raccolta di poesie inedite e che oggi ho pubblicato qui e ancor prima, ho realizzato questo video per ricordare il Grande Leopardi, con le mie modeste, ma sentite parole a lui confidate e dedicategli. Buon ascolto.
mercoledì 5 luglio 2023
DI ALBA IN ALBA - Voce e poesia di Anna Giordano - Regia di Domenico Ern...
Sul promontorio di due occhi sorge il sole
e illumina il sorriso sulla bocca,
Vi adagia la bellezza dei suoi raggi,
baciando le colline delle labbra.
Estende la sua luce sulle guance
per tramontare fra le ciglia della sera,
abbandonandosi all'emisfero dei sensi...
tacito, il
respiro si fa silenzio
ed il silenzio voce della notte;
ne culla con dolcezza il riposo,
fino al giungere dell'alba,
alito di luce,
che negli occhi infonde il soffio di vita:
miracolo del
nuovo giorno che inizia.
COSì COME NOI TUTTI ...
Era
una tiepida mattina di giugno, il sole inondava della sua luce il giardino di
una antica villa gentilizia raramente abitata.
Un
salice piangente sovrastava, con la sua chioma fluente, la statua di Venere
posta al centro del laghetto sottostante.
Poco
distante una farfalla stava per posarsi su una rosa, quando sentì una voce
dire:
- Ora basta, non ne posso più del solletico che i
tuoi rami
mi procurano ad ogni respiro del
vento, senza parlare
delle foglie che quando cadono si
appiccicano addosso
e mi tocca aspettare la pioggia per
liberarmene! –
La
farfalla si spaventò, la voce proveniva dalla statua,
curiosa,
volò sulla sua testa e domandò:
- Ma sei tu che parli?-
- Sì
sono io". –
Rispose stizzita la statua e aggiunse:
- Perché ti
sei posata sulla mia testa, ci mancavi
solo tu,
non bastava questa foglia appena caduta
che mi si
è incollata sull'occhio, non ci vedo più! –
- Ma tu, ci vedi anche? –
Domandò la
farfalla.
- Sicuro che ci vedo, non è perché io
sia una statua che non debba vedere o soffrire il solletico, a volte mi domando
solo perché non posso muovermi, è la sola cosa che io non possa fare, sono una
statua e questo lo so, ma non per questo non posso avere certe caratteristiche
del genere umano. –
- Ma l'albero non può fare
niente, continuerà a lasciar cadere le sue foglie su di te, non è colpa sua,
credimi, è la natura che lo vuole. –
- Già, ne ho sentito parlare
di questa signora natura, ma io, intanto? Non sono anche io una sua creatura?
Sono di marmo! –
L'albero, la rosa e
la foglia che copriva l'occhio della statua, in coro risposero:
- Vero! Quel che dici, ma
neppure noi possiamo muoverci, a parte i miei rami e le foglie che vengono
mosse dal vento. –
Disse l'albero e la
rosa aggiunse:
- E a me strappa i miei
petali, quando sono sfioriti. –
Aggiunse la foglia:
- Anche io non posso muovermi
e aspetto il vento o la pioggia per farlo, non possiamo lamentarci! Ognuno di
noi è differente, per fortuna, baciato o no dalla buona sorte, abbiamo un compito da
svolgere e la natura è sempre giusta. Non lamentarti e immagina cosa sarebbe il
mondo se ognuno volesse gestirlo a suo vantaggio, immagina il caos che si
creerebbe! –
Perciò, lasciamo che la natura gestisca la natura di ognuno
di noi, in modo tale da rispettare le sue leggi e non volere far valere le
proprie pretese o il proprio ego, senza farsi carico delle proprie
responsabilità verso gli altri.
Anna Giordano.