sabato 20 giugno 2020

Rain, in Your Black Eyes (Musica)



In una tua intervista dicesti rispondendo a una domanda: "io faccio musica." Con l'espressione ingenua e soddisfatta di un bambino,
che annuncia contento che fa un gioco che gli piace...

Hai puntato nella mia anima le tue note come passi decisi,
come brezza divina,
come ali di colibrì,
che si ripetono nel gesto infinito
delle tue dita frenetiche sul pianoforte
per raggiungere e rendere possibile l'impossibile,
con forza, con amore incommensurato,
che in te esplodeva per la vita,
per l'amore umano che avevi nel tuo cuore verso gli altri,
alla voglia di essere, di vivere, d'amare come nessuno mai la musica!
Tu eri una sola cosa:
strumento e suono,
melodia e armonia.
Tu eri e sarai sempre: Musica!

Anna Giordano. 15/06/2020



NEI MIEI PENSIERI






Nei miei pensieri rincorro la sera
per afferrare il silenzio dei suoi...
imprigionati nelle mute eloquenze
sospese nel vuoto del vuoto,
che cerco di non far morire,
affinché si colmino d'amore
nelle espressioni di dolci parole.

Anna Giordano
22/04/2020

giovedì 11 giugno 2020

OMAGGIO A WISLAWA SZYMBORSKA 


Sfogliando forse un libro…
capita un po’a tutti,
che s’incontrino le idee.
E fu lì, che un giorno, la incontrai.

Fra le pagine delle sue poesie,
lei poetessa ed io lettrice…
due attrici attratte dalla vita,
lei nel decantarla nei suoi aspetti,
a volte con ironici versetti,
ed io ad assaporarla, così come descritta,
nelle sfumature delle sue parole.

Che strana creatura la poesia!
unisce pur se si è lontani o meglio, sconosciuti.

Giusto per allacciarmi ad una sua poesia,
che fece tilt nel mio cuore e che qui allego in  suo onore
per darle il mio saluto e fare in modo
che, la sua poesia, resti nell'anima della vita.

Ciao Wislawa!

08/07/2014 Anna Giordano
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AMORE A PRIMA VISTA

Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E' bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.

Non conoscendosi, credono
che non sia mai successo nulla tra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?

Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
in qualche porta girevole?
Uno "scusi" nella ressa?
Un "ha sbagliato numero" 
nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio tempo
il caso stava giocando con loro.

Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando una risata
si scansava con un salto

Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o lo scorso martedì
una fogliolina volò via
da una spalla a un'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell'infanzia?

Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.

Ogni inizio infatti
è solo un seguito,
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.


Wisława Szymborska Premio Nobel per la poesia 1996.



martedì 2 giugno 2020

INCONGRUENZE


"Quando il vaso è pieno basta una goccia per farlo traboccare."
Su questo detto saggio, inizio e dico: ormai sono mesi che gli errori si accumulano e questo mi fa pensare a un altro detto,

" Errare humanum est perseverare autem diabolicum".

È più che umano e sono d'accordo, che commettere un errore lo sia, come pure sappiamo, che esso sta dietro l'angolo per entrare in gioco in ogni vita, ma è anche vero che l'errore insegna a non commetterlo più, altrimenti ripetersi nell'errore diventa diabolico! Ma vedo che da quando siamo stati invasi dal Virus Covid19 gli errori anche se prima ve ne erano poi hanno iniziato a collezionarli, parlo dei nostri ministri.

Errori che non sto qui ad elencare, altrimenti dovrei scrivere chissà quante pagine! Inoltre lo sappiamo tutti quanti errori sono stati commessi e quante bugie sono state portate avanti fino a farcele accettare per verità, rendendoci tanti creduloni.
Ancora oggi ci sono scontri, divergenze e chi più ne ha più ne metta, a discapito della trasparenza, della capacità di gestire le vicissitudini di cui ha bisogno il nostro paese, caduto nelle mani di personaggi che animano la favola che non c'è, ma questo è un altro racconto del quale vi parlerò in un’altra occasione.

Già!Stiamo vivendo cose mai vissute a livello mondiale, ma su tutto,
governativo e a volte mi pongo la domanda se stiamo vivendo nella fantasia oppure è realtà, talmente i fatti cui assisto ogni giorno sono inverosimili pur essendo reali.
L'ultimo fra i tanti è quello di installare un dialogo con la Grecia per domandare il perché ha bloccato le entrate degli italiani o in parte nel loro territorio.

Dico, ma un po' di riflessione ci vuole pure da parte di chi ci rappresenta nel mondo, che prima di tutto non abbiamo bisogno di andare in Grecia per passare le vacanze, quando in Italia abbiamo tutto per avviare la nostra economia, inoltre i Greci non sono loro che vengono in Italia per le ferie, quindi perché non negoziare con i paesi che da sempre vengono in Italia anziché perdere tempo con i greci per spingere a fare andare gli Italiani là?
Ma come mai l'Italia è così mal reputata?
Penso che tutti gli errori commessi, scandali politici risolti con le poltrone, telefonate di vertici della magistratura inammissibili, fatti intrinseci che si sono aggiunti alla vicenda del CoronaVirus che ha investito L'Italia e non solo, che non ha giovato alla nostra immagine nei confronti degli stati Europei.
Ma voi che ci governate ve lo siete chiesto?
Le vostre incomprensioni tra di voi, tra gli esperti che si contraddicono, ognuno volendo essere la verità assoluta e poi scopriamo che nessuno sa veramente e che comunque sostiene di avere la giusta risposta al problema pandemia e che tutto ciò non fa altro che seminare il caos!
Un'altra cosa cari governanti, se l'Italia non è presa in considerazione e la si estromette isolandoci perché ritenuta infetta è solo colpa di chi ci rappresenta! Smettiamola di abbassarci agli stati membri dell'Europarlamento, e quando si parla usiamo la nostra lingua e non l'inglese! A ME DÀ FASTIDIO QUANDO CHI CI RAPPRESENTA DEBBA PARLARE IN INGLESE ANZICHÉ NELLA NOSTRA BENEAMATA LINGUA: L'ITALIANO!!! Smettiamola di abbassarci, facciamoci rispettare iniziando dai dettagli di cui gli italiani sono fieri e ci contraddistinguono, utilizziamo la nostra lingua e non gli inglesismi per dire telelavoro o chiusi in casa, e quant'altro, che trovo del tutto inappropriato in momenti caotici come questi dove la gente vuol capire di cosa si sta parlando.
Non so se i politici usano dei termini anglosassoni proprio perché nessuno capisca cosa stiano facendo ed è un bel po' che esiste questa moda, oppure sarà perché i nostri governanti non sanno parlare l'italiano, confondendo il condizionale con il congiuntivo e viceversa. Insomma IO SONO ITALIANA e chi mi rappresenta DEVE parlare l'italiano e smettiamola una volta per tutte di denigrare la nostra lingua!

P.S. Parlare un'altra lingua o più lingue ben venga, ma non a discapito 
       della propria lingua madre.