mercoledì 11 gennaio 2023

Omaggio a Mario Vargas Llosa - di Patrizia D'Errico


Complimenti a patrizia D’Errico per aver scelto il testo di: Mario Vargas Lliosa per parlare della vocazione e professione del vero scrittore. 

Il tema e gli spunti qui riportati, tratti dal manuale di Vargas da Patrizia D'Errico, fra l'altro bravissima scrittrice di numerosi libri, fanno capire quanto sia difficile e tortuosa la strada che, normalmente, deve percorrere uno scrittore per diventare un buon romanziere.
Lei ci parla dei grandi romanzieri come Flaubert,  che personalmente definirei: il cesellatore dei dettagli, infatti, nei suoi romanzi descrive i luoghi,  le persone, le azioni, le cose con immensa precisione tanto che man mano che la lettura va avanti si arrivano a vedere, una grande qualità questa, del romanziere, far vivere ciò che lui ha pescato nel suo vissuto e trapiantato nel suo romanzo, così facendoci vivere l'epoca in cui ha scritto il suo romanzo. Perché all'epoca, non c'erano i mezzi tecnologici che oggi abbiamo e che purtroppo hanno tolto il fascino dell'immaginazione che un bravo romanziere come lui, descrivesse i dettagli, così come un grande pittore, come ad esempio, Antonello da Messina e tanti altri dell'epoca, hanno dipinto  i loro quadri e
per fortuna, perché oggi tramite loro ne sappiamo tanto di più sui loro costumi ed usi! Su questo, appunto, mi soffermerei per dire che scrivere non è macchiare un foglio di carta bianca e se così fosse, bisognerebbe che quell'inchiostro, oltre a macchiare la carta, dovrebbe lasciare di sé una impronta indelebile nel cuore e nella mente di chi leggendo ne conserva le immagini descritte, le sensazioni, sin anche olfattive di ciò che è stato descritto, oltre a quelle sensazioni che arrivano a scatenare tutti gli altri sensi, svegliando nel lettore l'interesse per  comprenderne il senso, tanto, da farlo sentire protagonista della storia e non solo lettore passivo. Ciò premesso, ho sempre pensato che un bravo romanziere ha bisogno di alleati da portare con sé nel suo bagaglio, per intraprendere il lungo viaggio che si è prefissato di fare e questi, senza alcun dubbio, sono: la vocazione, sì perché  senza non si va da nessuna parte, perché deve sentire quella voce in sé che lo spinge ad affrontare l'avventura con tutti i ma e i se che possono scoraggiarlo durante la sua missione.
Egli deve avere come alleato l'amore la passione per la scrittura, che serve ad alimentare, come il fuoco, la fiamma che arde in lui, con lo stesso amore, di quando si è innamorati, pronti ad affrontare tutti i pericoli,  senza curarsi del parere altrui, andare avanti nel suo intento, votato a raggiungere l'altro cuore.
Avere la tenacia e la costanza, nel volere apprendere anche se gli costerà tempo e pazienza, anche questi due elementi sono alleati basilari per la sua impresa.
Avere la mente libera da tutte le distrazioni, che possono forviare o intralciare il percorso, facendogli perdere tempo. Avere una dose smisurata di fantasia da seminare, per far nascere fior di pensieri lungo il cammino, là dove l'impossibile può avverarsi.
Ma questi ed altri alleati, per uno scrittore devono seguire i ritmi di marcia e di regole che lui stesso deve imporsi per avere un buon o discreto risultato, perché qualcuno alla fine lo legga.
Manca ancora un fattore principale che a volte sfugge a molti e che definirei l'inizio e la fine del percorso di un romanziere, ci vuole un proprio stile e soprattutto la componente che chiamiamo: originalità, che con la propria fantasia sono la carta vincente. La fantasia è una creatura che non ha volto poiché se il suo nome è alla sua altezza di essere tale, essa deve cambiare lineamenti ad ogni attimo e questo dev'essere il biglietto suo da visita fan-ta-sia, che sia la tua fan, che essa non sciami nel nulla al primo intoppo, che sia il veliero che trasporta i pensieri in un mare, oceano, universo immenso che risiede in uno spazio apparentemente piccolo... il cervello.
È vero quanto dice Vargas, che si diventa schiavi della propria passione, la propria vita è un tutt'uno con la passione che alimenta quella penna sempre pronta a guidare sul foglio l'ultimo pensiero appena nato e così all'infinito senza mai essere stanchi o sazi di raccontare, creare, e sorprendersi.
Grazie a Patrizia, che ha avuto l'idea di effettuare queste video lezioni, in cui ognuno può dire la sua, ma soprattutto, ascoltando le sue riflessioni e quelle dei grandi della letteratura dai quali non si può che imparare. Grazie e complimenti vivissimi
👏👏👏🌹

Anna Giordano