sabato 26 dicembre 2020

AUGURI DI NATALE

 • BUON NATALE, due parole che sembrano scontate, un augurio che facciamo ogni anno e che per molti può sembrare anche banale e senza senso. Provo a dire, con le sole lettere che compongono l'augurio, tutto quel che per me significa questo augurio , oltre ad osannare la nascita di Gesù che non è poco e tutt'altro che banale!..


B come: il Bene che vogliamo alle persone care.
Buono come tutte le cose che ci piacciono mangiare, ma anche prepararle con amore per gli altri.
Bravo come tutte la buone azioni e gentilezze che prodighi agli altri, Bello come tutte le bellezze che la vita ci regala.
Baci per tutti coloro che mancano d'affetto e d'amore.
Bocca perché ognuno possa baciare, bere, assaporare ed esprimersi. Braccia per potere stringersi e sentire quanto amore e affetto si trasmette con l'abbraccio.
Brace perché la vita non manchi mai di calore.
Brillare perché la luce possa sempre guidarti e in te risplendere.
Benedetto perché tutti siamo benedizione di Dio su questa terra. Bontà come simbolo d'amore. Bellezza è continuità nel futuro per tutti.

U come : umano per vivere e far vivere gli altri in tutta libertà.
Unico come la perla rara, poiché ognuno è l'unicità personificata. Universale perché l'universo è in ognuno di noi: infinitamente grande quanto piccolo.

O come: origine perché le origini sono parte di ogni inizio ed ogni fine. Oro perché preziosi così come il tesoro che abbiamo ereditato: la vita!

N come: nascita come per noi cattolici quella di Gesù, ma anche nascita in quanto intesa come rinnovamento dello spirito in ogni essere vivente.
Novità perché ognuno possa sentirsi rinascere ogni giorno ed apprezzarne i benefici.

A come: amore perché tutto gira intorno al sentimento più bello che esista affinché la pace ne possa far parte sempre di più.
Alba perché vedere un nuovo giorno è lo scopo di ogni essere vivente, perché appunto, vive!
Aria perché senza non si respira e per causa non c'èpiù vita.
Acqua perché fonte di vita per tutto il pianeta.
Attesa perché senza saremmo privi di speranza per il domani.
Anima perché un corpo senza, sarebbe solo un ammasso di carne ed ossa, un essere senza essere.
Aprire perché ognuno apra la propria anima, cuore, mente, braccia, mani a chi tutto si rivela difficile, a chi non ha un tetto, a chi non crede che può farcela, a chi la libertà è stata negata a tutte le persone oppresse dalle guerre.

T come: Terra perché è la nostra casa e causa di vita.
Tenero come lo stelo di un fiore appena nato, come un bambino in fasce che è il fiore e frutto di ogni speranza di vita, malgrado la sua tenera età.
Toccare perché chi non possiede la vista veda toccando, perché ognuno possa sfiorare la bellezza, possa realizzare col tocco artistico meraviglie.
Tenere perché ognuno possa tenere in braccio i propri figli, tenere a ciò che ci rende felici, tenere ad una persona o a tante persone, ad un animale, ad un oggetto caro, tenere in quanto sentimento intenso ed affettivo, e non inteso come possedere che è prepotenza assoluta.

A come: ardore perché ce ne sia sempre un pizzico per ogni cosa che facciamo.
Amare e per questo meraviglioso verbo non si può dare al perché una vera spiegazione, basta solo amare.

L come: lenire perché i mali della terra sono tanti e poterne lenire l'intensità con una carezza, una qualsiasi attenzione può aiutare sempre a diminuire la sofferenza.
Labbra per poter baciare, sorridere, parlare e penso che non sia poco. Lacrima perché rappresenta la fragilità, la presa di coscienza, il dolore che deve uscire per calmare il dolore e la gioia che deborda dal cuore, è l'unguento che guarisce.
Leggera perché la vita a volte pesa talmente che bisogna scaricare la zavorra affinché la nostra vita come la mongolfiera s'alzi in volo leggera e diventi come una farfalla.
Leggiadria sinonimo di bellezza che Dio ha messo in tutto ciò che ha creato con amore, affinché tutto quel che l'uomo crea di brutto sia con essa cancellato.

E come: Essere, esistere per vivere e lasciar vivere gli altri cosi come vogliono e come chiediamo di vivere noi stessi.

BUON NATALE, in fondo non è solo una semplice frase ma è il pensiero più profondo per ogni lettera che ne compone l'augurio.

Buon Natale anche a te!

Anna Giordano 25/dicembre 2020

giovedì 17 dicembre 2020

L'ITALIA DELLE LUNGHE CODE

 L'Italia delle lunghe code, lo è sempre stata, erano code per le vacanze sulle strade, al mare, in montagna per sciare , code interminabili per trovarsi al bar al ristorante; per godersi le vacanze, code ai negozi per acquistare, spendere, per fare affari, code che si facevano per incrementare il lavoro, e tante altre code per dare l'opportunità a tante persone di vivere e lavorare! Ora le code sono tutt'altro si fanno per avere un pezzo di pane, poiché di non lavoro si può morire! 

Code per entrare in farmacia, dal dottore, al pronto soccorso, in stazione, alle fermate dei bus, a scuola...

Ops, non a scuola perché chiuse. 

Insomma code, sì per far in modo che tutta Italia si fermi, ma che tutti diventino schiavi di un sistema basato sulla confusione delle idee, sulle Task Force, che sono pagate, profumatamente, per svolgere il lavoro per il quale i politici sono già pagati. Ecco un modo per sperperare i miliardi promessi!

 Così le code s'incrementeranno davanti alla Caritas di chi aspetta nella Speranza che i Conti si azzerino per sempre.


Anna Giordano 17/12/2020

sabato 14 novembre 2020

I MEDICI E...

 I medici, persone come tutti, hanno 

anche loro le proprie problematiche e non sono supereroi da fantascienza. Combattono tutti i giorni contro la morte che tenta in ogni momento di eliminare la vita.
Medici: cultori di vita, dei veri salvagente, sempre pronti a tendere le braccia a chi può annegare. Guerrieri di pace, angeli senza ali, che permettono a chi è caduto a terra di volare, custodi della vita. Unici, ognuno col suo bagaglio carico di anni di studi, pieno di rimedi e tanta umanità, non rimpiazzabili su tutto nei momenti critici.
A volte, purtroppo capita, di non poter far niente in casi senza uscite, ma pur sempre disposti a mettere a servizio di tutti le loro conoscenze, la loro volontà d'impegnarsi con coscienza a chi, senza conoscerli, gli affida la propria vita ciecamente, ponendo in loro tutta la fiducia e la speranza di poter guarire.
Forse, mettendoli a disagio, davanti a un'evidenza che li induce a farsi carico di tutte le responsabilità legate ai propri pazienti e di dare loro risposte negative, anche per chi si attende di superare gli ostacoli, che non sormonterà!
Per cui, non dimentichiamo mai, che i medici insieme a tutto il personale ospedaliero, su tutto in questo duro momento di pandemia, meritano da parte nostra tanta riconoscenza! Grazie dottori, dottoresse,
infermiere/i, tutto il personale ospedaliero. Un grazie di cuore per il vostro impegno in prima linea a combattere l'invisibile nemico anche senza mezzi, col rischio di rimetterci la propria pelle! GRAZIE! 
Anna Giordano  25/ottobre/2020

lunedì 2 novembre 2020

UN PENSIERO PER GIGI PROIETTI

 Quando, non per tua scelta, ma quella del tuo destino, scegliesti un 2 novembre per nascere, apristi la tua porta e desti un grido di felicità. Come per dire ai tuoi genitori: "Eccomi qua! "

Nascesti proprio in quel giorno in cui si rimembrano i morti e anche se per i tuoi genitori la tua venuta fu festa, in loro forse c'era un pizzico di tristezza e, forse, fu proprio questa la ragione, chissà, che ti fece scegliere di fare il comico e non solo! 
Grande sei stato Gigi, tu proiettasti il tuo avvenire sin da quel giorno, scegliendo di far sorridere tutti, anche se si rimebrano i morti, sei stato una persona che hai dato a tutti noi un guizzo d'allegria e voglia di vivere.

Ricordo che in una via di Roma, all'angolo di una svolta, quasi ci scontrammo, un faccia a faccia imprevisto, che mi lasciò di stucco. Sì eri proprio tu! Passasti scusandoti e proseguisti... mentre io rimasi a farfugliare: "scusi lei", incredula d'averti visto! 

Oggi 2 novembre 80 anni dopo la tua nascita, hai chiuso alle tue spalle quella porta che apristi, quando entrasti in questo mondo.
Porgo con grande affetto ed ammirazione, sulla soglia della tua porta chiusa, un pensiero per la tua persona: " Sei stato grande e tale rimarrai, sei uscito di scena e il pubblico non smetterà mai di applaudire la tua bravura, anche dopo la tua scomparsa!
Ciao Grande Gigi! Rip.

Anna Giordano 02/11/2020

domenica 1 novembre 2020

VISITA AL CIMITERO (2/NOVEMBRE...) Poesia di Anna Giordano

                                                                             



Cancello aperto,

un mare di fiori,

croci nella terra conficcate

presenziano le tombe al camposanto.

 

Vado avanti in questo luogo a me nuovo pur se antico e ripetuto,

anche se qui non ho cari da visitare,

mi soffermo a pregare e fare compagnia a chi è stato dimenticato.

 

La tomba sua è così antica,

tanto da non leggere che un nome sepolto dai licheni,

scavato nella pietra che il tempo eroso ha.

 

Al posto dei fiori,

un mucchio avaro di foglie secche,

raccolte in un angolo, dall’unica carezza,

che il vento ha lui portato in questa rimembranza,

insieme a una preghiera e un fiore,

da me deposto sul ciglio del suo riposo.

 

Più avanti , cappelle familiari ,

lapide di marmo levigate,

colonne ornamentali a testimone di una ricchezza inutile.

 

Poco più in là, una lapide,

spiega alla gente che di li passa ,

ch'egli fu un grande magistrato,

come se all'altro mondo servisse a qualcosa!

Che stupidità la boria umana,

che non si arresta neppure all'evidenza della morte.

 

Più avanti ancora,

un cumulo di pietre ed una croce in legno in esse conficcata,

per indicare un gruppo di caduti in guerra;

li non vi sono lapide levigate di marmo con scritte lucenti,

vi sono solo umili nomi,

che diedero per la libertà il contributo più prezioso,

la loro vita in cambio della morte.


Vige il silenzio su questa piccola collina e

in fra le mura antiche del cimitero è pace,

ma dell’arroganza umana,

parlano con gran frastuono

i segni evidenti di sfarzose tombe,

che sottolineano la differenza inutile,

anche dopo la morte.

 

02/11/2006 Anna Giordano

 


giovedì 1 ottobre 2020

I vecchi: prigionieri del Covid19

 I vecchi, una volta erano bambini, poi ognuno prese la strada della propria vita, così come tutti, o meglio, così come tutti tentiamo di prendere quella, che ci sembra giusta!

I vecchi ne hanno fatta di strada con la valigia piena di esperienze, da regalare ai giovani, magari, indicargli una strada che non sia tanto tortuosa...
Ora son là i vecchi, dietro i vetri di una casa di riposo, in attesa che qualcuno porti loro un sorriso, una carezza, un abbraccio di dolcezza. 
Sono là, sempre in attesa che l'allarme venga sospeso per potere riabbracciare i loro cari.
Chiusi in camera per paura di ammalarsi del Corona.
Passa il tempo, passano i giorni or duecento sono già tanti, loro pregano i parenti perché vadano a trovarli, poi li supplicano e in fine piangono insieme, al telefono, lacrime disperate!
Questo virus non perdona, si ma a che serve se poi sola, nonna Amelia troppo stanca di aspettare per vedere i propri cari si lascia andare per un sonno senza risveglio?...
Gli occhi umidi di dispiacere, i suoi cari sono fuori ,ma nessuno può più entrare per paura del contagio. 
Una sola può varcare ogni giorno la sua 
porta, sola e senza una parola, 
né carezze e né sorrisi, essa stringe sempre più il cuore della nonna tutta 
sola...essa ha il viso malinconico, 
solitudine è il suo nome!

Anna Giordano 01/10/2020

venerdì 28 agosto 2020

I GATTI

Penso, che i gatti siano stati creati 
per regalare gioia, affetto e tenerezza a chi 
li ha accanto o anche solo a chi passa 
e li guarda... 
Mettono allegria, sono buffi,
quando giocano, 
dolcissimi, quando dormono o fanno le fusa 
durante le coccole, indipendenti e felini, 
quando si arrampicano sugli alberi 
e se sono in pericolo diventano fragili e indifesi. 
I gatti sono misteriosi, curiosi, 
affascinanti quando ti fissano e scrutano, 
un po' come noi facciamo con loro, 
attraverso gli occhi arrivano all'anima. 
Sono intelligenti, furbi, ma senza malizia, 
teneri e affettuosi, anche un po' naif 
se incontrano uno specchio.
S' irritano se troppo disturbati, 
indipendenti eppure dipendenti dalle nostre coccole...
in loro troviamo un po' di tutto ciò che ci somiglia. 
Avere un gatto o anche più di uno è come avere 
tanti noi stessi che girano per casa o in giardino.

Anna Giordano

venerdì 7 agosto 2020

FOTO: UNO STRANO OGGETTO DAVANTI ALLA LUNA SULLA SECONDA FOTO


 FOTO CHE HO SCATTATO PERCHé  TROVAVO SUGGESTIVO IL CIELO DOPO LA PIOGGIA. IN ORDINE DI SEQUENZA E D'ORARIO IL 3 LUGLIO 2020: ORE 20:57


FOTO 3 LUGLIO 2020: ORE 20:58

FOTO 3 LUGLIO 2020 ORE: 20:58

FOTO 3 LUGLIO 2020 ORE: 20:59

 MI FAREBBE PIACERE AVERE IL VOSTRO PARERE SU QUESTE FOTO RIGUARDO GLI OGGETTI SULLA SECONDA E TERZA FOTO. MOLTO EVIDENTI QUEGLI OCCHIALI E IL CUBO DAVANTI ALLA LUNA E DELLA TERZA CHE S'INTRAVEDONO ANCORA, DICIAMO, GLI OCCHIALI E CHE SPARISCONO... NELLA QUARTA FOTO. aNCHE SE SOTTOSTANTE ALLA LUNA CI SONO DICIAMO NUVOLE BIANCHE CHE NON DEFINIREI TALI POICHé INGRANDENDO LA FOTO SI VEDE BEN ALTRO.

Anna Giordano

giovedì 30 luglio 2020

L'IGNORANZA ED IL SAPERE

Voler sapere è apprendere partecipando alla vita.
Socrate diceva: "Io so di non sapere"... con questa frase dava una veduta ampia su cosa fosse l'ignoranza, cioè, che l'ignoranza è notevole poiché non tutto si può sapere o conoscere, in un tempo limitato come la nostra vita, in confronto al sapere, che è senza limite ed in continua evoluzione.

Vivere senza sapere comporta un limite che danneggia chi trascorre la propria vita nell'ignoranza, poiché subisce la vita e non la vive.
Vivere nell'ignoranza è come bendarsi gli occhi per non vedere che la vita ti sfugge di mano insieme al tempo, senza conoscerne l'essenza.
L'ignoranza nasce insieme a noi così come la morte, sorella siamese della vita, che sin dal primo momento si batte per prevalere su di essa. Questo, solo perché la morte ignora che, se la vita muore, lei non avrà che un attimo di trionfo poiché sparirà insieme ad essa.
La vita è così forte e preziosa, che prevale su tutto perché è la sola a dar vita alla morte, la quale, non ha ragione d'essere senza la vita.
Ciò premesso affermo che l'ignoranza è la piaga del mondo, dove la vita cede prima del tempo, il suo posto alla morte. 

Si è consapevoli di essere vivi vivendo col sapere e non sapere d'essere morti vivendo con l'ignoranza.

Anna Giordano 29/07/2020

sabato 25 luglio 2020

TRA LA PIOGGIA E IL SERENO.



Malgrado la pioggia che incessante ci bagna e ci annega in un fiume di lacrime, pianto del cielo, nasce e vive in noi sempre la fiamma che asciuga ogni lacrima, ogni pioggia d'amore. Dietro le nuvole c’è sempre un sole che asciuga i rivoli dei dispiaceri.

Anna Giordano 24/07/2020


venerdì 24 luglio 2020

INDOVINELLI E DIVERTENTI GIOCHI DI PAROLE



Sapete perché una persona che ha bevuto barcolla? 
Perché  è appena uscito dal bar a cui tiene talmente che, quando vi entra, rimane incollato al bicchiere a bere. Infatti, quando ne esce è bar-collante!!!

Come cammina una persona che cerca di raggiungere il pensiero? Veloce-mente. 

Perché il bugiardo quando dice una bugia la dice in fretta, senza soffermarsi sull'argomento? Perché  appunto,
veloce-mente. 


Cosa fanno due freschi sposi davanti alla scuola tutti felici? Fanno i promossi sposi. 

Anna Giordano 27/08/2018

martedì 14 luglio 2020

LE CHAGRIN DE MES REVES Poesie et voix de Anna Giordano



Poesie, voix et montage video de: Anna Giordano-
Musique de: Francis Poulenc: Improvisation n.15 (Hommage à Edith Piaf)
Pianiste: Maestro Gabriele Tomasello.

Le chagrin de mes rêves. 

Et c'est ainsi que tout commença,
c’était l'aube de mes rêves,
quand un jour ils tombèrent  dans l'eau,
s’éparpillèrent  tout le long des rivières
sur les pierres mouillées comme si de rien n’était  …

Et j'ai appris à les cueillir dans mon cœur
comme s’ils étaient des bouquets de fleurs
dont j'aime l'odeur, le parfum de l'espoir,
que je sens dans mon âme,
comme flamme qui persiste
contre toutes les forces et aux défis de la vie… 
et c’est ainsi,
oui… depuis toujours…depuis toujours… et encore et…encore

Une foulée de chagrins
emportée par le vent,
ainsi comme l'Automne  
amenait avec soi les feuilles mortes
des arbres ...
Une douce musique
dans l'air se propage le long d'un rivage,
qui me donne un instant de rêveries sauvages,  
de joies douces d’amours.

Et sera ainsi que l'histoire de me rêves
trouvera la fin de ses jours, comme si rien ne s’était passé
ou bien si un jour je les retrouverai,
en les ayant depuis toujours rêvés...

Je ne cueillerai d’eux,
 que le parfum sauvage et toute leur douceur cachée dans mon cœur …

Une foulée de chagrins emportée par le vent,
ainsi comme l'automne amenait  avec soi
les feuilles mortes dans le vent d’un été désormais passé...
un air doux et léger se propage dans l'air et me donne un instant
de douceur rêvée...

C'est comme une foulée de vent du printemps,
qui me fait revivre la musique du temps,
qui désormais, me fait rêver encore
les souvenirs des rires d’enfants, que je cherche partout 
mais que je ne trouve plus dans mon temps,

qui porte avec soi la douce mélancolie
d'un chagrin 
ainsi comme l'automne amenait avec soi les feuilles mortes...

Disait un poète : se ramassait à la pèle, 
se ramassait à la pèle ainsi comme mes rêves 
que plus jamais je ne pourrai  réaliser…  

Anna Giordano 03/07/2020


Traduzione                                         

Il dispiacere dei miei sogni.

Ed è così che tutto iniziò
Era l'alba dei miei sogni
Quando un giorno caddero in acqua,
 si sparsero lungo i fiumi
sulle pietre bagnate come se nulla fosse successo ...

ed ho imparato a raccoglierli nel mio cuore
come se fossero mazzi di fiori
di cui amo l'odore, profumo di speranza
che sento nella mia anima
come fiamma che persiste
contro tutte le forze e
alle sfide della vita ... ed è così
sì ... da sempre ... per sempre ... e ancora e… ancora.

Una folata di dispiaceri
portati via dal vento,
così come l'autunno
portava con sé le foglie morte
degli alberi ...
una musica dolce
nell'aria si diffonde lungo una riva,
che mi regala un momento di sogni selvaggi,
di gioie dolci d'amore.

E sarà così che la storia dei miei sogni
troverà la fine dei suoi giorni, come se nulla fosse successo
o se un giorno li ritroverò, pur avendoli sempre sognati ...
Prenderò di loro, solo il profumo selvaggio e tutta la dolcezza nascosta nel mio cuore ...

Una  folata di dispiaceri portata via dal vento,
così come l'autunno portava con sé le foglie morte nel vento di un'estate, ormai passata ...
Un'aria dolce e leggera si diffonde nell'aria e mi dà un attimo di dolcezza sognata ...

È come una folata di vento di primavera,
che mi fa rivivere la musica del tempo,
che ormai, mi fa ancora sognare i ricordi delle risate dei bimbi, che cerco dovunque
ma che non trovo più nel mio tempo.

Che porta con sé la dolce malinconia
di un dispiacere così come l'autunno ha portato via con sé le foglie morte ... diceva un poeta: si raccolgono con la pala, si raccolgono con la pala, così come i miei sogni che mai più potrò realizzare ...

Anna Giordano 03/07/2020



sabato 20 giugno 2020

Rain, in Your Black Eyes (Musica)



In una tua intervista dicesti rispondendo a una domanda: "io faccio musica." Con l'espressione ingenua e soddisfatta di un bambino,
che annuncia contento che fa un gioco che gli piace...

Hai puntato nella mia anima le tue note come passi decisi,
come brezza divina,
come ali di colibrì,
che si ripetono nel gesto infinito
delle tue dita frenetiche sul pianoforte
per raggiungere e rendere possibile l'impossibile,
con forza, con amore incommensurato,
che in te esplodeva per la vita,
per l'amore umano che avevi nel tuo cuore verso gli altri,
alla voglia di essere, di vivere, d'amare come nessuno mai la musica!
Tu eri una sola cosa:
strumento e suono,
melodia e armonia.
Tu eri e sarai sempre: Musica!

Anna Giordano. 15/06/2020



NEI MIEI PENSIERI






Nei miei pensieri rincorro la sera
per afferrare il silenzio dei suoi...
imprigionati nelle mute eloquenze
sospese nel vuoto del vuoto,
che cerco di non far morire,
affinché si colmino d'amore
nelle espressioni di dolci parole.

Anna Giordano
22/04/2020

giovedì 11 giugno 2020

OMAGGIO A WISLAWA SZYMBORSKA 


Sfogliando forse un libro…
capita un po’a tutti,
che s’incontrino le idee.
E fu lì, che un giorno, la incontrai.

Fra le pagine delle sue poesie,
lei poetessa ed io lettrice…
due attrici attratte dalla vita,
lei nel decantarla nei suoi aspetti,
a volte con ironici versetti,
ed io ad assaporarla, così come descritta,
nelle sfumature delle sue parole.

Che strana creatura la poesia!
unisce pur se si è lontani o meglio, sconosciuti.

Giusto per allacciarmi ad una sua poesia,
che fece tilt nel mio cuore e che qui allego in  suo onore
per darle il mio saluto e fare in modo
che, la sua poesia, resti nell'anima della vita.

Ciao Wislawa!

08/07/2014 Anna Giordano
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AMORE A PRIMA VISTA

Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E' bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.

Non conoscendosi, credono
che non sia mai successo nulla tra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?

Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
in qualche porta girevole?
Uno "scusi" nella ressa?
Un "ha sbagliato numero" 
nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio tempo
il caso stava giocando con loro.

Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando una risata
si scansava con un salto

Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o lo scorso martedì
una fogliolina volò via
da una spalla a un'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell'infanzia?

Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.

Ogni inizio infatti
è solo un seguito,
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.


Wisława Szymborska Premio Nobel per la poesia 1996.



martedì 2 giugno 2020

INCONGRUENZE


"Quando il vaso è pieno basta una goccia per farlo traboccare."
Su questo detto saggio, inizio e dico: ormai sono mesi che gli errori si accumulano e questo mi fa pensare a un altro detto,

" Errare humanum est perseverare autem diabolicum".

È più che umano e sono d'accordo, che commettere un errore lo sia, come pure sappiamo, che esso sta dietro l'angolo per entrare in gioco in ogni vita, ma è anche vero che l'errore insegna a non commetterlo più, altrimenti ripetersi nell'errore diventa diabolico! Ma vedo che da quando siamo stati invasi dal Virus Covid19 gli errori anche se prima ve ne erano poi hanno iniziato a collezionarli, parlo dei nostri ministri.

Errori che non sto qui ad elencare, altrimenti dovrei scrivere chissà quante pagine! Inoltre lo sappiamo tutti quanti errori sono stati commessi e quante bugie sono state portate avanti fino a farcele accettare per verità, rendendoci tanti creduloni.
Ancora oggi ci sono scontri, divergenze e chi più ne ha più ne metta, a discapito della trasparenza, della capacità di gestire le vicissitudini di cui ha bisogno il nostro paese, caduto nelle mani di personaggi che animano la favola che non c'è, ma questo è un altro racconto del quale vi parlerò in un’altra occasione.

Già!Stiamo vivendo cose mai vissute a livello mondiale, ma su tutto,
governativo e a volte mi pongo la domanda se stiamo vivendo nella fantasia oppure è realtà, talmente i fatti cui assisto ogni giorno sono inverosimili pur essendo reali.
L'ultimo fra i tanti è quello di installare un dialogo con la Grecia per domandare il perché ha bloccato le entrate degli italiani o in parte nel loro territorio.

Dico, ma un po' di riflessione ci vuole pure da parte di chi ci rappresenta nel mondo, che prima di tutto non abbiamo bisogno di andare in Grecia per passare le vacanze, quando in Italia abbiamo tutto per avviare la nostra economia, inoltre i Greci non sono loro che vengono in Italia per le ferie, quindi perché non negoziare con i paesi che da sempre vengono in Italia anziché perdere tempo con i greci per spingere a fare andare gli Italiani là?
Ma come mai l'Italia è così mal reputata?
Penso che tutti gli errori commessi, scandali politici risolti con le poltrone, telefonate di vertici della magistratura inammissibili, fatti intrinseci che si sono aggiunti alla vicenda del CoronaVirus che ha investito L'Italia e non solo, che non ha giovato alla nostra immagine nei confronti degli stati Europei.
Ma voi che ci governate ve lo siete chiesto?
Le vostre incomprensioni tra di voi, tra gli esperti che si contraddicono, ognuno volendo essere la verità assoluta e poi scopriamo che nessuno sa veramente e che comunque sostiene di avere la giusta risposta al problema pandemia e che tutto ciò non fa altro che seminare il caos!
Un'altra cosa cari governanti, se l'Italia non è presa in considerazione e la si estromette isolandoci perché ritenuta infetta è solo colpa di chi ci rappresenta! Smettiamola di abbassarci agli stati membri dell'Europarlamento, e quando si parla usiamo la nostra lingua e non l'inglese! A ME DÀ FASTIDIO QUANDO CHI CI RAPPRESENTA DEBBA PARLARE IN INGLESE ANZICHÉ NELLA NOSTRA BENEAMATA LINGUA: L'ITALIANO!!! Smettiamola di abbassarci, facciamoci rispettare iniziando dai dettagli di cui gli italiani sono fieri e ci contraddistinguono, utilizziamo la nostra lingua e non gli inglesismi per dire telelavoro o chiusi in casa, e quant'altro, che trovo del tutto inappropriato in momenti caotici come questi dove la gente vuol capire di cosa si sta parlando.
Non so se i politici usano dei termini anglosassoni proprio perché nessuno capisca cosa stiano facendo ed è un bel po' che esiste questa moda, oppure sarà perché i nostri governanti non sanno parlare l'italiano, confondendo il condizionale con il congiuntivo e viceversa. Insomma IO SONO ITALIANA e chi mi rappresenta DEVE parlare l'italiano e smettiamola una volta per tutte di denigrare la nostra lingua!

P.S. Parlare un'altra lingua o più lingue ben venga, ma non a discapito 
       della propria lingua madre.


giovedì 28 maggio 2020

OMAGGIO A HELMUT NEWTON



       
 

  La tua  fotografia è arte unica e sublime.

     Guardando il mondo hai fissato l’attimo
     rubando con lo sguardo all'anima il soffio
     della vita.

     Clic…..ed  hai immortalato l’istante,

     Clic…..ed hai catturato il tempo.



                                        
                                      22/11/2008 
Anna Giordano