domenica 23 giugno 2019

A COSA SERVONO I PORTI ?



Porto, una parola il cui significato indica rifugio in mare, posto riparato per attraccare con imbarcazioni per ogni evenienza. 
Purtroppo, in  questo momento è  venuto a mancare il vero senso di questa parola, il significato di porto si è trasformato in divieto, ora i porti sono una porta chiusa. Ci siamo barricati dietro le discriminazioni, il mare è diventato un cimitero per i disgraziati, che da un inferno di fuoco sono passati ad un inferno d'acqua. 
Quanti morti dovrà ancora seppellire il mare?  
Non è ammissibile, che nessuno faccia niente per fermare questo eccidio. 

La Terra non ha frontiere è tonda! Le frontiere le hanno in testa gli uomini che governano, non noi poveri e miseri ignoranti o volutamente ignoranti, giusto perché non vogliamo vedere. 
La storia si ripete, sta crescendo la povertà solo perché sono in pochi a spartirsi questo mondo. 
Quando dicono che i soldi stanno finendo, mi fanno ridere, perché per le armi e le guerre di potere ce ne sono sempre. 
Il potere d' acquisto se diminuisce per chi perde,  deve pur aumentare a favore di chi acquisisce, per cui c'è  solo uno spostamento di denaro da una tasca all'altra, così come per le persone da una nazione all'altra, ma non un dileguarsi dei soldi, contrariamente al dileguarsi dei profughi nel mare.
Intanto, c'è chi si arricchisce a discapito degli altri e gli altri sono sempre coloro che lavorano e tirano avanti facendo una vita di sacrifici e stenti per tentare di sopravvivere. 

I popoli da che mondo è,  hanno sempre cercato di spostarsi per potersi nutrire, tutti, indistintamente. 
Ora vogliamo sterminare quei popoli che non hanno più  da mangiare, che è  un bisogno primario per restare in vita, e gli vietiamo di spostarsi anche se da loro ci sono le guerre, le carestie, il sovraffollamento e chi più ne ha più ne metta! Vorrei solo ricordare alle persone responsabili di tutti gli stati del mondo, che siamo solo di passaggio, le vere ricchezze sono le vite e che ognuno ha il diritto di vivere decentemente e non deve guardare chi ha tutto e essere uno schiavo moderno condannato a vivere come meglio può, solo perché  ci sono persone che hanno tutto e non si contentano mai di possedere sempre di più.
Sottolineo per quelli che hanno dimenticato o, semplicemente, voluto sotterrare la storia, gli odierni americani USA, i loro antenati, erano in gran parte dei galeotti deportati, inviati in gran parte dall'Inghilterra, Francia, giusto per citarne due fra altre nazioni, perché scontassero le pene inflitte, con i lavori forzati. 
Quindi un'invasione, dei territori dove i pellerossa dai tratti somatici molto simili agli eschimesi, avevano attraversato con le loro slitte, lo stretto di Bering quando si ghiacciava, occupando prima l'Alaska e poi spingendosi a sud trovarono praterie e bestiame da cacciare per sfamarsi e vivere in sintonia con la natura. 

A loro volta avevano occupato un luogo che poteva assicurargli la vita. Ancor prima di Cristoforo Colombo! E se parliamo delle colonizzazioni da parte degli europei? In India, Asia, Africa, America del nord e del sud, Australia , non si sono spostati per raggiungere tutte queste terre lasciando ben poca cosa ai loro abitanti, com'è successo in Africa? 
E gli emigranti italiani, che ancora oggi vanno in cerca di lavoro per una vita migliore? Ma siamo diventati così smemorati da dimenticare che i popoli si sono sempre mossi in massa o individualmente per migliorare la loro vita e anche quella delle nazioni che li hanno accolti, con la loro manodopera?
Non voglio raccontare tutta la storia, ma solo gli spunti che dimostrano che gli esseri umani si sono sempre spostati da un punto all'altro del pianeta per dare inizio a una nuova vita, ad un rinnovamento di un sistema troppo avaro ed individualista. 
Per fortuna quando giunge il momento, tutti dovranno lasciare i loro tesori.
Almeno, davanti alla morte la giustizia esiste!
Poveri e ricchi, potenti e deboli, chiuderanno gli occhi con una sola  differenza, il ricco si dannerà di dover lasciare tutto e il povero troverà la sua serenità.

22/06/2019 Anna Giordano