mercoledì 5 luglio 2023

DI ALBA IN ALBA - Voce e poesia di Anna Giordano - Regia di Domenico Ern...



Ringrazio Domenico Ernandes per aver realizzato questo video con volti di bellissime donne rendendo visibile le mie parole, con le quali paragono un paesaggio con quello di un volto, sul quale dall'alba ad un'altra alba scorre il tempo. Grazie per aver reso, con immagini ed un leggero velo musicale, magico il tutto! Grazie Domenico!

Testo:

Sul promontorio di due occhi sorge il sole 

e illumina il sorriso sulla bocca, 

Vi adagia la bellezza dei suoi raggi,

baciando le colline delle labbra.

Estende la sua luce sulle guance

per tramontare fra le ciglia della sera,

abbandonandosi all'emisfero dei sensi...

 tacito, il respiro si fa silenzio

ed il silenzio voce della notte;

ne culla con dolcezza il riposo,

fino al giungere dell'alba,

alito di luce,

che negli occhi infonde il soffio di vita:

 miracolo del nuovo giorno che inizia.


Anna Giordano.
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Sur le promontoire des deux yeux, le soleil se lève 
et illumine le sourire de la bouche, 
Il y dépose la beauté de ses rayons,
embrassant les collines des lèvres.
Il répand sa lumière sur les joues
pour se coucher entre les cils du soir,
s'abandonnant à l'hémisphère des sens...
 Tacite, le souffle devient silence
et le silence la voix de la nuit
qui berce doucement le repos,
jusqu'à la naissance de l'aube,
souffle de lumière,
qui infuse dans les yeux le souffle de la vie :
miracle du nouveau jour qui se lève.

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De alba en alba

En el promontorio de dos ojos sale el sol 
e ilumina la sonrisa en su boca, 
posa en ela la belleza de sus rayos, 
besando las colinas de los labios.
Extiende su luz sobre las mejillas 
para posarse como ocaso entre las pestañas del atardecer
abandonándose al hemisferio de los sentidos...
 Tácito, el aliento se hace silencio 
y el silencio voz de la noche
acuna suavemente su reposo, 
hasta la llegada del alba,
aliento de luz, 
que infunde a los ojos el aliento de la vida:
 milagro del nuevo día que comienza. 

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COSì COME NOI TUTTI ...

 

 Albero- rosa -farfalla -foglia -statua.

 

Era una tiepida mattina di giugno, il sole inondava della sua luce il giardino di una antica villa gentilizia raramente abitata. 

Un salice piangente sovrastava, con la sua chioma fluente, la statua di Venere posta al centro del laghetto sottostante.

Poco distante una farfalla stava per posarsi su una rosa, quando sentì una voce dire: 

        - Ora basta, non ne posso più del solletico che i tuoi rami

          mi procurano ad ogni respiro del vento, senza parlare

          delle foglie che quando cadono si appiccicano addosso

          e mi tocca aspettare la pioggia per liberarmene! –   

La farfalla si spaventò, la voce proveniva dalla statua,

curiosa, volò sulla sua testa e domandò:

         - Ma sei tu che parli?-

         - Sì sono io". –

Rispose stizzita la statua e aggiunse: 

         - Perché ti sei posata sulla mia testa, ci mancavi

           solo tu, non bastava questa foglia appena caduta

           che mi si è incollata sull'occhio, non ci vedo più! –

-       Ma tu, ci vedi anche? –

 Domandò la farfalla. 

-       Sicuro che  ci vedo, non è perché io sia una statua che non debba vedere o soffrire il solletico, a volte mi domando solo perché non posso muovermi, è la sola cosa che io non possa fare, sono una statua e questo lo so, ma non per questo non posso avere certe caratteristiche del genere umano. –

-       Ma l'albero non può fare niente, continuerà a lasciar cadere le sue foglie su di te, non è colpa sua, credimi, è la natura che lo vuole. –

-       Già, ne ho sentito parlare di questa signora natura, ma io, intanto? Non sono anche io una sua creatura? Sono di marmo! –

 L'albero, la rosa e la foglia che copriva l'occhio della statua, in coro risposero:

-       Vero! Quel che dici, ma neppure noi possiamo muoverci, a parte i miei rami e le foglie che vengono mosse dal vento. –

 Disse l'albero e la rosa aggiunse:

-       E a me strappa i miei petali, quando sono sfioriti. –

Aggiunse la foglia:

-       Anche io non posso muovermi e aspetto il vento o la pioggia per farlo, non possiamo lamentarci! Ognuno di noi è differente, per fortuna, baciato o no dalla buona sorte, abbiamo un compito da svolgere e la natura è sempre giusta. Non lamentarti e immagina cosa sarebbe il mondo se ognuno volesse gestirlo a suo vantaggio, immagina il caos che si creerebbe! –

Perciò, lasciamo che la natura gestisca la natura di ognuno di noi, in modo tale da rispettare le sue leggi e non volere far valere le proprie pretese o il proprio ego, senza farsi carico delle proprie responsabilità verso gli altri.

Anna Giordano.

 

 

 



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Del 02 al 31 de julio se celebra la Exposición Pintura y Artesanía, donde confluyen once artistas de diferentes disciplinas y edades. Son los siguientes: Rafael Revuelta Muñoz Fernando Torres Gómez Carlos Pelillo Moraza Ana Pelillo Fernanda Romero Teresa Jiménez Sillero Manuel Jiménez Lidia Jiménez Paco Puntas Mercedes Toro Juanjo García López "Garlo" Lugar: La Cristalera Gastrobar. Rafael de la Hoz Arderius 14, Córdoba, España. Horario: 07:00 a 24:00 https://www.lacristaleragastrobar.com/ Contacto:957 61 47 13 info@cristaleragastrobar.com Música del compositor y guitarrista cordobés Panky : Tangos de Tierra.