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mercoledì 22 settembre 2021
Sigla della rubrica VA' PENSIERO- Ogni giovedì sera alle ore 22:00 su Facebook e Youtube
martedì 14 settembre 2021
Il viaggio di chinook Album di Amedeo Giuliani
Inizio dal mare perché il titolo di questo album è:
IL VIAGGIO di CHINOOK, un nome esotico che fa pensare alle assonanze
della lingua dei pellerossa, popolo probabilmente giunto in Alaska quando lo
stretto di Bering si ghiacciava e gli esquimesi, senza saperlo,
l’attraversavano …
Chinook
è il nome di una delle specie della famiglia dei salmoni, conosciuto come
Salmone reale.
Poiché i
salmoni nascono là dove sono state deposte le uova dalla femmina, dopo un
lunghissimo ed estenuante viaggio attraverso l’oceano, risalgono il fiume luogo
della loro nascita, per deporre le uova che daranno vita ad altri salmoni, che
impronteranno, a loro volta, il viaggio verso l’oceano per ritornare al fiume
e lì morire. In poche parole un ciclo di
vita affascinante guidato dal mistero che avvolge l’esistenza di ogni essere
vivente.
Un viaggio, che con questo album di Amedeo Giuliani faremo insieme, attraverso la poesia e la musica un connubio
indissolubile, perché la musica è poesia e la poesia è musica le due
raggiungono l’anima così come chinook il fiume,
per dar vita ai sentimenti misteriosi che ci abitano e si manifestano
attraverso l’ascolto di questi poetici brani.
VORREI VEDERE il MARE lasciatemi
ascoltare ancora questa poesia musicale affinché un tramonto non avvenga per la
canzone italiana vera!
Vorrei
ascoltare il mare di queste note ancora e ancora, non solo per una volta! Un
mare di poesia in cui mi è dolce veleggiare sulle onde di questa dolce creatura
rara, che per fortuna ancora esiste : la
canzone italiana poetica! Meravigliosa da far debordare il mare dei miei
occhi, sono queste le sensazioni che si cercano quando si ascoltano le parole e
la musica di una canzone, proprio come questa!
Penso che anche chinook ne sarebbe estasiato poiché il mare è il suo habitat,
dove ne scolta la musica e ne vive i
suoi stati d’animo.
NON AVER PAURA: inizia con lo sciabordio del mare seguito dalla voce di un bambino, un brano nel quale
il papà lo rassicura, parlandogli della vita e di come affrontarla. Gli parla
dei sani principi, gli stessi che suo padre gli aveva insegnato sin da bambino
e che l’hanno fatto crescere nel bene, lontano dalle paure che ne fanno parte e
di come lui, anche se piccolo, dovrà affrontarle senza temerle. Poi crescerà e
un giorno anche lui sarà padre…
Un
ciclo che si ripete e si riallaccia a quello di chinook dall’inizio fino alla fine, nelle parole dolci e le premure
di un padre che spiega a suo figlio, come affrontare il viaggio che l’attende.
Un canzone d’ascoltare e cantare perché la poesia che contiene possa baciare,
con la stessa dolcezza del mare calmo, le rive dell’anima.
NEVE è la canzone evocativa che descrive le montagne dell’Abruzzo come seni della bella
terra coperti da una coltre di neve bianca, in attesa della primavera per il
risveglio della natura. Un paesaggio dipinto con le parole, la terra di Amedeo Giuliani, della quale racconta
la vita che vi scorre con scorci di parole evocative che riscaldano le immagini
invernali con il ritmo di una musica che trasporta come un fiume in primavera le
sue acque a valle, in una corsa finale di parole dialettali che dalle montagne
raggiungono in bellezza il mare.
L’acqua
del fiume che corre verso il mare come quelle in cui chinook, a migliaia di chilometri, impronterà affrontando il suo
viaggio e chissà, forse vedrà cuba e la sua luna …
LUNA
CUBANA … Un
brano dal dolce ritmo, di parole sospirate in
una serenata alla luna, protagonista e
testimone di una storia rimasta impigliata nel cuore per ricordare, sulle note
di una chitarra, l’amore che ancora vi arde. Poesia, tanta poesia da soddisfare
l’anima e non solo la mia.
E da
Cuba a Pescara, città sul mare. Amedeo Giuliani con il bellissimo brano pieno
di protesta e verità: ARTISTA di STRADA,
ci racconta la vita di chi non si piega alla forma, quella di un
anticonformista che si esibisce sui marciapiedi della città per cantare la sua
libertà al ritmo di blues, con alle spalle i monti imbiancati ed i piedi
nell’acqua di un mare aperto che l’aspetta per una nuova meta da conquistare.
Così
come chinook libero nell’oceano di
un mondo tutto suo.
CODICE
A BARRE. Una canzone che si lega all’Artista di strada, che contesta
tutto ciò che è programmato dagli altri, ma non da chi vuole vivere la libertà
in assoluto. Libertà protagonista, che sbeffeggia le regole che gli sono state
imposte, ma purtroppo siamo tutti diventati un codice a barra senza libertà ,
senza poter andare controvento perché, cita un verso della canzone: “Sono
quello che non sono, ma quello che gli altri vogliono”.
Il
viaggio continua con qualche sosta nei ricordi impolverati dal tempo, rimasti
prigionieri nella teca della memoria e che di tanto in tanto si spolverano.
Proprio come racconta Amedeo Giuliani
in una canzone che trovo sia pregna di una malinconia velata di tristezza, legata ai viaggi, ai ricordi di un tempo e che
indietro non tornano, alla figura descritta
nel brano:
IL CASELLANTE, che
accompagnava l’andata e il ritorno di ogni persona.
Già!
chissà dove sarà finito! Era un sorriso, un buon viaggio, ad ogni pedaggio. Un
momento nel tempo del viaggio scandito da un viso ed una mano tesa per
ricordare a quanto ammontava il costo di un viaggio e i sacrifici di ogni meta
o di una vita itinerante, che un giorno si ferma per ritrovare casa e il
casellante, il quale è ormai partito per un viaggio senza ritorno.
Un
brano raccontato con estrema delicatezza, con lo sguardo rivolto al passato,
con il suono della chitarra, che sempre primeggia, proprio perché compagna di
viaggio,che lascia negli occhi un
effluvio di note nostalgiche cadute dal
pentagramma dell’anima.
Anche con questo brano, l’andata e il ritorno dal viaggio, si accosta al percorso di vita di chinook che ritroverà la casa che l’ha visto nascere: il fiume, dove ritorna per raggiungere la fine.
FIGLIO di UNA IDEA,
è un miscuglio gradevolissimo di melodie, ritmi che si alternano e si fa il
giro del mondo. Una musica che per momenti spazia tra quella dei troubadours
provenzali del medio evo, accompagnati dal suono dei flauti di pan ed il ritmo dei tamburi suoni
che s’intrecciano facendo un salto sulle Ande degli indios con le stesse fragranze di suoni flautati … passando per il
Portogallo di cui ritrovo alcuni accenni
musicali tra pianoforte e chitarra che fanno pensare alle melodie del
Fado. Un brano di nostalgie nascoste nella voglia di libertà in tutto e per
tutto attraverso le parole e la musica che
Amedeo Giuliani ha scelto di
cantare per la sua poesia, coinvolgendo chi l’ascolta in un turbinio di dolce
libertà! Esulto e dico per fortuna c’è
ancora musica e poesia!
Una canzone che ricorda i grandi, che hanno fatto la vera musica d’autore italiana come lo sono stati: Pierangelo Bertoli, Fabrizio De André, Bruno Lauzi con la loro bravura e la loro voce di narratori, regalandoci sogni intrisi di poesia. Indimenticabili!
La stessa libertà che alimenta in chinook la forza ed il coraggio attraverso il suo lungo viaggio nell'oceano, che non manca di pericoli e insidie.
MELA ACERBA musica e parole che accompagnano il sogno di chi ha l’amarezza
di aver morso durante una vita, una mela ancora acerba per essere mangiata.
Una
poesia che apre il cuore del poeta per raccontare le sua paura e l’amore della
sua vita…
Si
narra in melodia Amedeo Giuliani, che con la sua voglia di riscatto in questo
brano come nell'album tutto, ha messo e
ha dato la sua anima, che trovo francamente vero e pieno di significato!
Spero che la mela acerba possa maturare fra le varie canzoni che compongono l’album e, come la mela dei Beatles, simbolo del loro successo, diventi matura da potergli portare altrettanto successo che un bravo cantautore, quale Amedeo Giuliani, merita!
GABBIA di VETRO- Un brano di cui la musica con una sferzata energica di chitarra, scuote chi si è fermato e spronandolo a riprendere il viaggio, per non restare in una gabbia di vetro, sprecando l’occasione di una vita veder passare il treno senza salirvi sopra con la valigia piena di sogni. Una galoppata attraverso immagini, musica e parole da cantare perché nessuno viva la propria vita guardando i propri sogni passare in quella degli altri .
Un viaggio che per chinook sarebbe la fine in una rete, ancora similitudini che s’intrecciano …
“Ecco! E come alla fine di ogni viaggio portiamo a
casa, ma in questo caso nel cuore, il diario, dove ho scritto ciò che ho
vissuto durante il viaggio ed apprezzato, in compagnia delle canzoni di Amedeo Giuliani e chinook , che in
questo Album raccoglie tante emozioni, la
bellezza raccontata in poesia, suonata, cantata con dei ritmi che trasportano lontano, come il canto
nascosto dei salmoni nell’oceano dei loro suoni!”
Anna
Giordano 13/09/2021