Nelle grandi città, lo sguardo si perde nel suo
spazio, in cui l'uomo,
prigioniero di labirinti, cerca il mondo e si ritrova
solo a vivere con sé stesso.
Le grandi città ti mettono una tristezza
addosso, ti fanno sentire piccola,
a volte, inesistente.
C’è chi ti passa accanto e lascia scivolare
lo sguardo su tutto e niente, indifferente.
Ognuno cerca di raggiungere, nelle grandi
città,
qualcosa che, non c’è, qualcosa che, anche se tu volessi costruirla,
non
ci riesci, nelle grandi città!
Son troppo dispersive le grandi città, in
cui ognuno è un numero,
con un nome sulla cassetta a lettere, ormai quasi
sempre vuota,
di lettere di amici. Sì, scrivono messaggi, telefonano...
ma
resta solo un vago ricordo di un foglio che non c’è,
Un foglio che immagini di leggervi le parole
che vorresti restassero
per sempre a farti compagnia!
Parole scritte su un foglio bianco, con la
calligrafia che tu conosci, un foglio che,
toccandolo senti l’odore di chi l’ha
scritto,
Un foglio che col tempo possa ingiallire
insieme ai tuoi ricordi cari!
Nelle grandi città non c'è il tempo per
scrivere a mano una lettera,
non vivi i tuoi ritmi!
Si scrive mentre si è in strada, ricevi solo
un foglio sterile,
immaginario, sul quale transitano parole scritte in fretta,
mentre si attende il treno,
Parole che si perdono nell’etere della
grande città... troppo affollata,
che cancella le tracce della tua esistenza,
con i passi di mille persone,
che si ripentono, s’incrociano, seguendo ognuno
la propria direzione,
Perdendosi nella grande città;
in cerca di
raggiungere qualcosa che non c’è,
nella grande città!
Quel senso, d'umana familiarità!
Anna Giordano 27/01/2009