Cosa sarà mai
questa presenza assidua,
che mi fa’ da
badante, che diventa assillante?
Cosa farà mai di questo vuoto
che occupa i
miei spazi vitali?
Cosa potrei
fare senza di essa?
Potrei rivivere
questi momenti senza ignorare i ricordi?
Potrei vivere, sì, senza la sua presenza?
Ella mi tiene la mano nelle notti senza luna,
nelle strade
senza uscite,
anche qui, fra
queste mura.
Serra la mano
mia, tanto forte,
da farmi prigioniera sua,
tanto da farmi male
fino al cuore
e quando cerco di
disfarmi dell’intrusa,
mi lascio
intenerire... e penso al suo soffrire,
nel non poter
restare a farmi compagnia
della sua
solitudine...
Allora,
l’accarezzo e dico: resta pure ...
Anna Giordano 13/10/2007