domenica 26 maggio 2024

Come nasce un ragionamento fra me e me


Quando sono da sola ed il silenzio mi fa compagnia, cerco di parlare a me stessa ponendomi domande, che spesso,nascono per caso, magari, guardando fuori la genteche passeggia sul lungo mare oppure, semplicemente leggendo un libro,in cui una parola, una sola, attiva il mio pensiero sul quale inizio a scrivere e come una sorgente insperata, sgorga nel deserto dando vita a piante e fiori,trasformando quel deserto, che fino a quell'istante mi aveva regalato     il suo silenzio, in una oasi.

Silenzio, nel quale i miei pensieri corrono e si moltiplicano scrutando le varie direzioni da prendere, per iniziare a creare la dimora dei miei pensieri, che possono trasformarsi in: saggi, romanzi, poesie, e tutte le forme possibili di espressioni riportate su carta.

Ecco! Oggi mi sono imbattuta su una parola che non manca mai nel mio quotidiano e penso in quello di ognuno, se non altro, ve lo auguro!

La parola in questione è:" Amore" 

una parola tanto preziosa, universalmente unica, meravigliosa, quanto fin troppo abusata, resa banale e senza senso da 

molti, che per finire ne hanno cambiato il senso e l'essenza.

Tutto ciò dipende dal proprio modo di pensare e di vedere.

Personalmente, penso che l'amore sia la sola ancora di salvezza per l'umanità.

La sopravvivenza dell'essere umano ne dipende.

Ogni azione che si compie e si ripete, se fatta con amore, farà nascere amore.

Se una pianta è curata con amore, sorvegliando il suo stato e le si dà giusto l'acqua di cui ha bisogno e non più, di quanto ne abbia bisogno, essa sarà riconoscente dell'amore che le è stato prodigato e darà dei bei fiori

che colmeranno di bellezza gli occhi.

Questo è solo un mero esempio d'amore, perché ognuno viva, 
grazie all'amore e per l'amore che il mistero della vita ci trasmette.

Ma come si sa, ognuno agisce differentemente ed interpreta questo sentimento complesso, a secondo delle tante innumerevoli situazioni che influiscono sul proprio modo di vederlo ed interpretarlo.

In natura, così come pure fra noi esseri umani, l'amore può essere visto come un sentimento di cui si ha paura, perché visto spesso come un sentimento invadente,lo si teme perché si ha paura di dipendere da esso e da chi ci attrae, cioè l'altro/a, ha paura di perdere la propria libertà...

un concetto del tutto sbagliato, perché l'amore non dev'essere prigione, bensì apertura del proprio cuore, passione dei propri sensi e sentimenti;

l'amore si coltiva ed i suoi fiori sono l'apoteosi del proprio completamento. 

Se l'amore è temuto è perché si pensa che sia come una trappola

piena di spine e questo mi fa pensare ad alcune specie di piante.

È vero che non tutte le piante sono coltivabili, ci sono quelle selvatiche,ad esempio il rovo, che dove mette radici distrugge le altre specie di piante,

mette fuori gli artigli, cioè le spine, perché nessuno lo colga, prolifera e si espande in poco tempo, ognuno lo teme per le spine, però il rovo permette agli uccelli di fare

il loro nido all'interno perché si sentono protetti, ignari, che il rovo poi fa crescere i rami intorno al nido e restano di esso prigionieri. 

Ed è questo un esempio di ciò che frena molti ad innamorarsi, per paura di farsi imprigionare dall'amore.

Ma vorrei dire loro che l'amore se visto così non è amore poiché è tutt'altra cosa!

L'amore è, quando la libertà regna, è una prigione senza sbarre e né pareti, è vivere il sogno dei sensi e sentimenti, un'apertura nei cuori a doppio senso, per transitare senza intralcio, e se si verificasse uno scontro non ci sarebbero feriti, bensì persone sane nel corpo e nella mente che, per così dire, accuserebbero per disturbo un aumento dei battiti del cuore fino a salire a mille, seguiti da vertigini dolcissime che diventano un vortice, che avvolge con sensazioni sublimi.

Un farsi bene entrambi. senza sentirsi causa di un incidente, bensì di un augurato scontro incontro.

Sperando che la diagnosi sia riservata per lungo tempo e non prosciolta.

Essere prigionieri sì, ma consenzienti e liberi di amarsi senza che ci siano dislivelli di alcun tipo, perché l'amore va vissuto e non subìto.

L'amore è anche espressione del cuore verso il prossimo, verso la collettività, amare è dare senza domandare ed è assodato che i  due verbi vanno di pari passo, proprio perché il darsi e prodigarsi per chi si ama è amore puro e vero!

 

Anna Giordano. 02/05/2024