lunedì 27 gennaio 2020

DALLA PORTA DEL CUORE ALL'ODIO (Ricordare per non dimenticare poesia)



DALLA PORTA DEL CUORE ALL'ODIO.

 

È facile entrare nel cuore aprendo la porta con Amore,

ma molto più facile è ancora aprirla con Livore!

Amore apre la porta a chi si fa passare per buon predicatore,

ma poi, tradito dall'aspetto delle sue parole,

s'accorge se pur tardi,

d'avere fatto entrare un impostore.

 

I due: l'amore e Livore,

quando s’incontrarono per la prima volta,

l'uno di fronte all'altro,

entrambi varcarono la porta aperta del cuore.
Si guardarono: Livore con gli occhi abbassati,

Amore schietto e sereno, senza alcun pregiudizio,

con lo sguardo amorevole gli corse in contro e lo strinse sul petto,

quando se n' è staccò, il cuore gridò: “attento, Amore”!
Ma come si sa, Amore non ascoltò altro, se non la propria voce

credendo al suo istinto innato,

incline solo al bene e alla pace.
Livore guardò amore di bieco,

sotto la maschera dalla parvenza innocua,

lanciò il suo sguardo di morte con un riso beffardo,
che Amore, come sempre dal bene accecato,

lo scambiò per una benevola intesa.

Purtroppo Livore non tradì la sua indole,

riabbracciò Amore e con un grido improvviso di guerra,

gli trafisse la schiena ed affermò la ragione

del suo vile gesto, dicendo che:

"Temeva che la dolcezza di Amore ed il suo sguardo puro,

avessero potuto contagiare lui, Livore.

Un nome che di Amore è solo l’avversario.

21/01/2020 Anna Giordano