venerdì 28 giugno 2019

PENSIERI SERALI: Universo - Errori



" Ognuno nel suo cerchio è universo"


"Non ammettere i propri errori, non fa che accrescere i propri difetti"


Anna Giordano

martedì 25 giugno 2019

I BAMBINI E LE GUERRE


Riflettendo sulle guerre, il mio primo pensiero è rivolto ai bambini, che come spighe verdi si piegano, perché troppo fragili per resistere alla devastazione che il vento e la pioggia di un forte temporale può annientarne la vita.


"Per ogni bambino che muore è un fiore in meno sulla Terra, ma miliardi di granelli di sabbia in più per l'espansione del deserto umano".

24/06/2019 Anna Giordano

domenica 23 giugno 2019

A COSA SERVONO I PORTI ?



Porto, una parola il cui significato indica rifugio in mare, posto riparato per attraccare con imbarcazioni per ogni evenienza. 
Purtroppo, in  questo momento è  venuto a mancare il vero senso di questa parola, il significato di porto si è trasformato in divieto, ora i porti sono una porta chiusa. Ci siamo barricati dietro le discriminazioni, il mare è diventato un cimitero per i disgraziati, che da un inferno di fuoco sono passati ad un inferno d'acqua. 
Quanti morti dovrà ancora seppellire il mare?  
Non è ammissibile, che nessuno faccia niente per fermare questo eccidio. 

La Terra non ha frontiere è tonda! Le frontiere le hanno in testa gli uomini che governano, non noi poveri e miseri ignoranti o volutamente ignoranti, giusto perché non vogliamo vedere. 
La storia si ripete, sta crescendo la povertà solo perché sono in pochi a spartirsi questo mondo. 
Quando dicono che i soldi stanno finendo, mi fanno ridere, perché per le armi e le guerre di potere ce ne sono sempre. 
Il potere d' acquisto se diminuisce per chi perde,  deve pur aumentare a favore di chi acquisisce, per cui c'è  solo uno spostamento di denaro da una tasca all'altra, così come per le persone da una nazione all'altra, ma non un dileguarsi dei soldi, contrariamente al dileguarsi dei profughi nel mare.
Intanto, c'è chi si arricchisce a discapito degli altri e gli altri sono sempre coloro che lavorano e tirano avanti facendo una vita di sacrifici e stenti per tentare di sopravvivere. 

I popoli da che mondo è,  hanno sempre cercato di spostarsi per potersi nutrire, tutti, indistintamente. 
Ora vogliamo sterminare quei popoli che non hanno più  da mangiare, che è  un bisogno primario per restare in vita, e gli vietiamo di spostarsi anche se da loro ci sono le guerre, le carestie, il sovraffollamento e chi più ne ha più ne metta! Vorrei solo ricordare alle persone responsabili di tutti gli stati del mondo, che siamo solo di passaggio, le vere ricchezze sono le vite e che ognuno ha il diritto di vivere decentemente e non deve guardare chi ha tutto e essere uno schiavo moderno condannato a vivere come meglio può, solo perché  ci sono persone che hanno tutto e non si contentano mai di possedere sempre di più.
Sottolineo per quelli che hanno dimenticato o, semplicemente, voluto sotterrare la storia, gli odierni americani USA, i loro antenati, erano in gran parte dei galeotti deportati, inviati in gran parte dall'Inghilterra, Francia, giusto per citarne due fra altre nazioni, perché scontassero le pene inflitte, con i lavori forzati. 
Quindi un'invasione, dei territori dove i pellerossa dai tratti somatici molto simili agli eschimesi, avevano attraversato con le loro slitte, lo stretto di Bering quando si ghiacciava, occupando prima l'Alaska e poi spingendosi a sud trovarono praterie e bestiame da cacciare per sfamarsi e vivere in sintonia con la natura. 

A loro volta avevano occupato un luogo che poteva assicurargli la vita. Ancor prima di Cristoforo Colombo! E se parliamo delle colonizzazioni da parte degli europei? In India, Asia, Africa, America del nord e del sud, Australia , non si sono spostati per raggiungere tutte queste terre lasciando ben poca cosa ai loro abitanti, com'è successo in Africa? 
E gli emigranti italiani, che ancora oggi vanno in cerca di lavoro per una vita migliore? Ma siamo diventati così smemorati da dimenticare che i popoli si sono sempre mossi in massa o individualmente per migliorare la loro vita e anche quella delle nazioni che li hanno accolti, con la loro manodopera?
Non voglio raccontare tutta la storia, ma solo gli spunti che dimostrano che gli esseri umani si sono sempre spostati da un punto all'altro del pianeta per dare inizio a una nuova vita, ad un rinnovamento di un sistema troppo avaro ed individualista. 
Per fortuna quando giunge il momento, tutti dovranno lasciare i loro tesori.
Almeno, davanti alla morte la giustizia esiste!
Poveri e ricchi, potenti e deboli, chiuderanno gli occhi con una sola  differenza, il ricco si dannerà di dover lasciare tutto e il povero troverà la sua serenità.

22/06/2019 Anna Giordano

venerdì 21 giugno 2019

Pensiero serale: L'ATTESA




“Che l’attesa indichi, del tempo, il futuro
  così come  il ricordo ci parla del passato.

È nel presente, che  il tempo vive la realtà
di ogni azione, di ogni cosa, di ogni essere vivente”.

Anna Giordano 10/03/2019



BURRASCOSE REALTÀ




Il  mare ondeggia
con la schiuma alla bocca, 
accecato dall'Ira 
frusta furioso  la già ferita riva. 

Incurante di tutto, 
sbatte l'onda con forza, 
e chi guarda la forza 
ne rimane smarrito. 

Urla il vento sull'onda 
che abbraccia la sponda,
ripetendo il suo gesto 
incurante del resto. 

Un continuo aggrapparsi, 
senza mai arenarsi, 
senza mai riuscire 
a potere rimanere
attaccato alla sponda. 

Poi la rabbia esaurita
lo riporta alla calma, 
ora bacia la riva,
che gli ha già perdonato
il suo eccesso di ira. 

12/12/2017 Anna Giordano

martedì 18 giugno 2019

I RESTI DELLA SOLITUDINE




Anche la solitudine invecchia.

Profumo di caffè ammuffito
in una tazza sul lavello ossidato.

Nulla più brilla,
se non i suoi occhi
e il tutto si riflette
nello specchio
macchiato dagli anni,
unico amico sincero che
ascolta parlare il silenzio
e muto…

risponde.

Anna Giordano  07/10/2012

COME SAREBBE IL MONDO SENZA SENTIMENTI?


Come sarebbe il mondo se non ci fossero i sentimenti? 
Sarebbe forse un cumulo di macerie lasciate dalle guerre, oppure tutto un ammasso di anime inferocite dal degrado, un cumulo di persone inermi perché paralizzate dalla dose giornaliera, che manca. 
Cosa sarebbe il mondo senza i sentimenti? Sarebbe una scatola vuota in cui stipati come soldatini di piombo, aspetteremmo la fine dei nostri giorni. 
Le nostre vite sarebbero senza senso, non può esserci vita dove manca l'amore, il re di tutti i sentimenti. 
Sarebbe un duro colpo all'esistenza. 
Se essi non ci fossero, sia quelli buoni, così come i cattivi, non ci sarebbero le differenze e neppure le coscienze, per valutare le azioni che ogni giorno facciamo, saremmo tutti uguali, un popolo di perdenti oppure dei robot, che stanno invadendo il mondo in cui viviamo, coi quali ci stanno abituando a condividere il tempo, dimezzando il nostro che ci è destinato a vivere con una data sconosciuta per scadenza. 

Coltiviamo i sentimenti, che in molti buttano al vento, lasciandosi portare lontano, dai sani principi del vivere, essendo prigionieri del progresso, rinchiuso troppo spesso in una scatola che tutti condiziona amaramente e ci consola facendoci suoi prigionieri inconsapevolmente.

Se i sentimenti sparissero, saremmo tutti uguali a dei robot con una intelligenza artificiale e programmati a stare davanti a un monitor per sapere, come già , purtroppo succede, se dall'altro lato non c'è qualcuno che ti ascolta, semmai sarà un androide senza un cuore anche se ha un volto . 
Insomma, penso d'essermi espressa, in quanto umana e con un cuore, che ancora batte ed un cervello che pensa, di aver capito, forse, come tanti altri, che i sentimenti stanno scomparendo e l'essere umano sta mutando. 
Altrimenti, non si spiegherebbe il perché di tanta violenza, che imperversa in tutto il mondo. 
I sentimenti sono il nostro scudo, se lo facciamo cadere o a poco a poco lo assottigliamo, diventerà invisibile e l'umanità sarà ancora una volta vulnerabile per essere annientata. 
All'apice del tutto ci sarà chi farà per il mondo una nuova era, da dove tutto ricomincerà partendo da zero, così come all'inizio d'ogni mistero, l'uomo inizierà a conoscere i sentimenti per costruire un mondo nuovo, basato su essi, ma se non starà attento a proteggere i sentimenti, col tempo ricadrà nella stessa trappola e schiavo delle sue stesse azioni. 

Per cui fermiamoci un momento e riflettiamo un attimo, noi siamo ancora in tempo per fare rientrare i sentimenti buoni nel nostro cuore, che in molti hanno già escluso, lasciando per il momento solo i cattivi, che anch'essi col tempo si estingueranno per fare di noi tutti soltanto dei robot, contando alla rovescia ed autodistruggerci. 

Anna Giordano 18/06/2019

lunedì 17 giugno 2019

PENSIERI SPARSI



Puntare il dito è un gesto che sovente si fa, a volte senza neppure riflettere. 

Il gesto può significare tante cose, come: 
accusare, indicare, cogliere l'attenzione, condividere con una o più persone qualcosa di rilevante, tanto da attirare la propria e l'altrui attenzione verso un punto, che diventa anche un punto d'incontro...
Quindi, il dito è il primo punto da osservare per sapere dove conduce lo sguardo.
 È   un po' come  un semaforo, attira l'attenzione guardandolo per rendersi conto su cosa fare.
Il dito, come il semaforo ha la sua  importanza, suscitano entrambi attenzione, indicano, ma dopo passano in secondo piano; il resto che presta interesse è l’oltre, oltre il dito, oltre il semaforo diventa una personale scelta.
Scegliere se fermarsi al giallo, quando si può ancora andare oltre oppure fermarsi, tenendo conto di tutti gli altri fattori, la prudenza nel fermarsi o la sfrontatezza nel passare rischiando il rosso,  mettendo così in pericolo le persone che sono sulla stessa strada.
Penso proprio che guardare il dito, porti automaticamente, a dover tenere conto di tutto il resto per capire cosa e perché stiamo guardando e cosa vediamo, e gli altri come vedono il punto che indica! Se fosse altrimenti, il punto indicato rimarrebbe solo un punto perso nel nulla, al quale non si riuscirebbe a dare un’identità o spiegazione a tutto quel che ne segue, così come l’utilità di un semaforo nel deserto.

14/10/2015 Anna Giordano 


giovedì 13 giugno 2019

PENSIERI SERALI SULL'AMORE




L’amore non può essere un dovere poiché è il sentimento più libero che possa esistere, l’amore non ha una logica segue l’impulso del cuore, l’amore è cieco per grazia di Dio poiché non fa distinzione né di razza, né di casta, né di bellezza…

L’amore è la cosa più bella che possediamo, vive in ognuno di noi, basta coltivarlo, più lo si regala e più cresce nel cuore. Se si possiede un briciolo d’amore e lo si tiene stretto nel cuore senza condividerlo, si annullerà. L’amore diventa tale solo quando si dona. Dare amore vuol dire riceverne. Un gesto d’amore verso chi ne ha bisogno riempie l’anima e gli occhi di lacrime di gioia. Dare è un atto d’amore e quando il cuore lo dà non guarda quanto ne possiede, no, lo fa d’impulso senza ragionarci sopra


Quanta passione,
quanta magnanimità,
quanta grazia, dolcezza,
comprensione,voglia di vivere...
Quanto dolore lenisce l'amore!
Quanto ardore,
quanta devozione,
quanto altruismo,
quanta implorazione,
quanta disperazione
racchiude un cuore colmo d’amore!

Anna Giordano

martedì 11 giugno 2019

Pensieri serali: LA POLITICA


"La politica più la frequenti e più scopri che è una puttana."

"La Politica è una signora che non invecchia mai perché nella sua borsa cela migliaia di maschere. Ne  indossa una ogni volta,  per non farsi riconoscere e così, inganna chiunque con il suo nuovo aspetto, anche se, immancabilmente, si tradisce poiché i suoi atteggiamenti rimangono sempre gli stessi."

Anna Giordano 10/06/2019

lunedì 10 giugno 2019

Pensieri serali: osservare, potere, osare domandare

Se osservi conosci, 
se vuoi puoi,
se osi domandare ottieni.

Gli occhi servono per vedere e conoscere allo stesso tempo, anche se, capita, che chi guarda a volte non vede perché non osserva, ma lascia lo sguardo vagare senza vedere. Chi osserva presta attenzione a quel che vede e per cui,  ciò che vede si trasforma in conoscenza.

La volontà  porta al superamento di ogni ostacolo. Solo se si vuole veramente raggiungere il proprio obiettivo.

Osare è il modo più efficace  per ottenere. 
Per conoscere una risposta affermativa o negativa che sia, se non si osa porre alcuna domanda la risposta rimarrà un punto interrogativo, compreso il rimorso per non avere osato porla.

Ogni domanda comporta una risposta, che può essere affermativa o negativa, la cosa certa che se non si osa porla di sicuro non ci sarà alternativa se non, che a quella negativa.

Anna Giordano  5 maggio 2019

martedì 4 giugno 2019

IL MASSIMO DEL CUORE (DEDICATA A MASSIMO TROISI)



Lui, si chiamava Massimo,
 anche se lui non si sentiva d'essere il massimo!

Era un ragazzo timido e scontroso,
che non parlava italiano,
perché  la sua lingua, 
diceva,  
era il napoletano.

A lui bastava osservare e dai suoi occhi buoni,
ognuno, anche senza parlare,
intuiva,
quello che il suo cuore diceva.

Il cervello, gli serviva, sì, 
per pensare, 
ma nulla trapelava dalla sua bocca
se prima non passava per il cuore...

Lui dava, a chi l'incontrava:
al cinema, in teatro, inTV oppure in piazza,
un pezzo del suo cuore,
fin quando, a forza di donarlo,

non ne lasciò per lui 
neppure un soffio.



'O Massimo d''o core       ( A Massimo Troisi)

'O nomme suje era Massimo,
pure si isso, nun se senteva 'e essere 
'o mmassimo!

Era nu guaglione 'e  natura,
 timido e nu poco scuntruso.

Nun parlava italiano, 
pecché a lengua soje, diceva, 
ch’ era 'o napulitano!

A isso ll'abbastave 'e guardà,
cu chill'uocchie suje, buone,
c’ognuno, pure si nun parlava,
capeva,
chello ca 'o core suje diceva. 

'O cerviello, sì,
 lle serveva pe' penzà,
 ma niente asceva 'a chella vocca,
si primma nun passava pe' 'o core suje.

Isso deva a chi 'o 'ncuntrava:
‘o cinema, 'o teatro,in TV o miezzo a 'na piazza,
 'nu piezzo 'e core suje,
c”a fforza d''o regalà, nun ne lasciaje pe' isso,
manco nu sciuscio.


01/06/2019  Anna Giordano






lunedì 3 giugno 2019

Libertà ridata ( Affinché la Memoria non vada mai persa per le vittime della Shoah)



Libertà ridata     ( Affinché la Memoria non vada mai persa)

Passerotto,
che sul gelido filo spinato
guardavi gli uomini infierire sugli altri loro simili.
Tu,
che vedesti sfilare in quei campi, nude e scheletriche vite,
di cui, ancora oggi, si nega l’esistenza
Racconta tu, com'erano  trattate quelle vite…
assoggettate e crudelmente sottomesse all'odio razziale,
raccontami,
 come sopravvivesti a tanto atroce male?

Tu vedesti l’eterno livore,
alimentare quegli esseri senza cuore,
vedesti il loro rancore trasformarsi in fumo sacrificale,
che  usciva dai comignoli di quei forni dell’orrore,
dove ogni parola è vana per raccontarne il dolore.

Dimmi dov'era allora, la misericordia che tanto cantiamo
ed innalziamo nelle nostre preghiere all'eterno  Amore,
che in quei luoghi rimase freddamente assente…
Tu,
unico spettatore libero di pensare e agire,
volasti  attraverso  quel fumo prendendo sulle tue fragili ali
le anime loro, che portasti in alto, sempre più in alto, lontano dall'odio,
per  renderle finalmente libere.

30/05/2019 Anna Giordano




MI MANCHI





Mi manchi…

A te che mi seducevi con sorrisi crespi di solitudine nel vespro.
A te che mi riempivi delle profondità dei tuoi abissi.
A te che conducevi lo sguardo mio nell’immensità della tua luce;
dedico questo scritto, per non dimenticarti,
ora che vivo lontana dal tuo sguardo azzurro.
Mi manca la tua luce che cerco di barattare col blu del cielo
e il verde dei campi...

Dio come sei bello, mare!
Come sei perfetto nonostante le tue rughe,
e le fossette porose disegnate dal vento;
il destino delle tue onde
si arresta ai piedi delle rocce.
Gabbiani dominatori,
sulle sommità delle colline in pietra,
adottano gli atteggiamenti di un pensatore africano.
Mi piacerebbe viaggiare nella loro anima,
per vivere anche soltanto un attimo,
il loro sguardo su di te.
Pescatori in cerca di solitudine,
assaporano la tua tranquillità
seduti sui tuoi marciapiedi,
tappeti di mosaici rocciosi…
Amo quei marciapiedi che perpendicolari si slanciano verso il tuo infinito.
Mare, sei il solo viso che conosco,
la cui bellezza pare eterna,
che piova, faccia bello,
soffi il vento o l’aria non respiri,
sei sempre là,
vestito d’espressioni diverse
ed infinitamente seducente…
Che tu gioisca o no dei raggi solari o lunari,
lo sguardo tuo resta,
terribilmente luminoso d’emozioni.
Incantata dai tuoi movimenti,
a ogni istante le tue onde si spingono nel mio profondo,
ne sento l’odore ed il rumore e l’eco dei tuoi passi,
come musica inedita,
vestiti di grazia in me si ripetono,
regalandomi l’eleganza di una danza,
di cui lo stile dimora indefinito.
                                                                            12/10/2007                   Anna Giordano