lunedì 11 maggio 2020

LA FAVOLA DELLA MENZOGNA E L'ONESTA'




Nel vicolo dell’onestà, viveva solo la povertà.
Un giorno la menzogna si smarrì ed improntò
per caso quella via,
fece del suo errore un caso di vita,
raccontò a destra e a manca, solo bugie.
I poveri del luogo le credettero
pensando che lei fosse come loro,
che ignoravano il male,
conoscendo che il bene.
L’accolsero offrendole il cuore,
ma  in cambio ebbero solo la sua beffa,
trattandoli da stupidi e poco furbi.
Non ammetteva che si potesse vivere,
 pur nulla possedendo, soltanto d’onestà!
La cosa la rendeva un po’ invidiosa.
Vedeva quei bambini, così come gli adulti
accontentarsi del poco, per non dir del niente.
In lei la loro gioia suscitava rabbia,
per lei felicità era ben altro:
l’invidia, l’arroganza, la cupidigia, ne erano l’essenza.
Per cui capì che lì non avrebbe messo radici e
non avendo altro che la menzogna da spartire,
decise di partire per altri luoghi in dove prosperare.

Anna Giordano 28/09/2016

L'INVIDIA


L’invidia è una mono nota, non ha una melodia.
È come un tarlo che rosicchia l’anima ed il rumore
che produce è quello di una belva 
che divora e uccide ogni sentimento.

Anna Giordano 09/05/2020