domenica 19 maggio 2019

IL VERO MIRACOLO: IL NOSTRO UNIVERSO INTERIORE


Mi piace riflettere sulle apparenti semplicità complesse e intrinseche che fanno dell'essere umano: una macchina perfetta, tanto da contenere in essa tutto l'universo.
Il cervello è una fonte d'energia e di memoria  incredibile. Un esempio fra milioni d'esempi è quello di poter guardare aprendo gli occhi e di vedere le immagini. Senza esitare, s'innesca un processo di identificazione alla velocità della luce, in pochi nano secondi sappiamo distinguere e dedurre se fa bello o brutto, sembra che sia una cosa  talmente semplice che qualcuno potrebbe dire, che siano cose scontate, quando al contrario è qualcosa di miracoloso, cui prestiamo poca attenzione perché, magari, intenti a cercare eventi, a volte se non sempre, banali, e definirli miracoli senza accorgersi che la vita è di per sé un miracolo costituita da tanti miracoli!

Questo mi fa pensare, quando sono usciti i primi computer, tutti trovarono la novità stupefacente, poi man mano la cosa si è perfezionata ed è diventata qualcosa di veramente rivoluzionaria, ma a quel punto, abbiamo iniziato a stupirci di meno, pur mettendo a nostra disposizione il mondo a una portata di clic, diventando il nostro personale calcolatore detto anche PC ( Personal Computer), che rientrato nella normalità quotidiana, lo utilizziamo come il nostro cervello, il nostro corpo, il nostro personale universo, che battezzerei PU (Persona Umana), il vero miracolo di cui, purtroppo, nessuno tiene conto.

In ambedue i casi, sia del PC che del PU, utilizziamo solo quello che serve di base alla nostra attività di vita,  il resto delle altre capacità non le sviluppiamo perché, stupidamente non ne approfondiamo l’utilità e che sono, per la maggioranza delle persone, ritenute inutili o troppo complesse. 
Però se ognuno di noi analizzasse un po' di più se stesso, si stupirebbe di quanto siamo speciali, preziosi, auto rigeneranti.
Non abbiamo bisogno di batterie da allacciare alla presa di casa poiché siamo energia, la stessa, che alimenta il sole e le stelle, la stessa, che fa muovere i pianeti. 
Noi siamo il tutto in uno e l'uno nel tutto, per cui vediamo, sentiamo, parliamo, gustiamo e percepiamo tramite l’olfatto i profumi, che a sé hanno una memoria; utilizziamo i cinque assodati sensi e non utilizziamo gli altri, che sono stati messi da parte... Tra questi vi sono le sensazioni, materia definita astratta, troppe volte ritenute inaffidabili perché non sono percepibili dagli altri cinque sensi, bensì dall'organo che pulsa le emozioni direttamente al cervello, cioè, il cuore. 
Le emozioni si accettano, pur essendo anch'esse  astratte, ma fino a un certo punto poiché esse fanno bene alla nostra persona, oppure fanno male, provocando le lacrime che si vedono e si toccano e quindi tangibili, che da astratte diventano concrete. 

Il Regno dei sentimenti ci appartiene ed è parte di noi, del nostro universo interno inesplorato, che non aspetta altro per essere scoperto, utilizzato ed apprezzato al meglio da ogni suo contenitore umano.

Anna Giordano 03/ 07/2019