Neppure
un pittore saprebbe scegliere gli acquerelli della mia Anima.
Luminosi
arcobaleni che rifiuto barattare con i
preziosi colori di una tela d’autore.
Anche
quand’essi si mescolano ingarbugliandosi col grigio scuro e il nero
liberando
frammenti di follia, si stemperano col
bianco candore di un’anima razionale.
Se
poi, il giallo e il blu, esplosione del corpo e della mente,
fanno
d’assistenti al verde nocchiere dell’anima e si contemplano nel loro tutto,
da
essi traggo lo stimolo e il motivo per farli dardeggiare nell’oro delle mie
matite .
Rallegrati
Anima!
I
tuoi pastelli sono bulini che intarsiano gioielli senza tempo,
le
cui tracce ,se pur smarrite vanno, si ritroveranno.
I
tuoi occhi, intermittenti bagliori senza fine accendono e spengono il buio,
come
il sorriso delle tue labbra, la mia schiavitù .
La
libertà delle tue ali di farfalla, oh Anima!
È
come l’airone che osa il volo nel fragore della cascata,
tra
le urla dell’uragano dei miei pensieri e molto di più…
Da
sempre hai preso il cuore mio come
rifugio alla tua eleganza,
il
mio corpo come eremo per la tua pace.
Con
l’amore mi hai aiutata a sconfiggere il
male per infuocare il bene.
In
te mi annego e mi perdo totalmente , come la primavera nei fiori,
il
mare nelle conchiglie, la valle negli echi delle mie preghiere, nell’incanto di
due anime.
Anima,
ti concedo d’ascoltare nei miei occhi l’armonia dei miei silenzi ,
ti
cedo per le mie mani la fiducia di un riposo; terrò per me solo il sorriso
con
cui hai accolto le lacrime che ho versato.
I
versi delle tue muse, m’hanno ispirata nella riscoperta della fiducia
dell’altro
che
in te crede.
…Anima…
tu hai saputo rendere la sofferenza
principio e fine di grandi piaceri,
mi
hai inebriata della dolcezza del non superfluo, del gusto dell’umiltà, del
coraggio del nudo pensiero.
Accresci
la tua virtù al cospetto dell’umana sofferenza,
e
fa’che divenga come il pianista virtuoso, e dell’acrobata cattura la sua abilità,
per
rendere facile il difficile, per trasformare la fatica in bellezza e la
difficoltà in opera d’arte.
A
malincuore, sento il corpo mio e la mente staccarsi da questi fogli bianchi
e
dai colori pastelli delle mie matite consumate.
So
che torneranno come rondini a ritrovarti, là, dove t’avevano incontrata,avvolta
dal silenzio…
per
far cader quel velo che dal tuo supremo amore, Anima…ti separava.
Anna Giordano 27/11/2009