sabato 14 novembre 2020

I MEDICI E...

 I medici, persone come tutti, hanno 

anche loro le proprie problematiche e non sono supereroi da fantascienza. Combattono tutti i giorni contro la morte che tenta in ogni momento di eliminare la vita.
Medici: cultori di vita, dei veri salvagente, sempre pronti a tendere le braccia a chi può annegare. Guerrieri di pace, angeli senza ali, che permettono a chi è caduto a terra di volare, custodi della vita. Unici, ognuno col suo bagaglio carico di anni di studi, pieno di rimedi e tanta umanità, non rimpiazzabili su tutto nei momenti critici.
A volte, purtroppo capita, di non poter far niente in casi senza uscite, ma pur sempre disposti a mettere a servizio di tutti le loro conoscenze, la loro volontà d'impegnarsi con coscienza a chi, senza conoscerli, gli affida la propria vita ciecamente, ponendo in loro tutta la fiducia e la speranza di poter guarire.
Forse, mettendoli a disagio, davanti a un'evidenza che li induce a farsi carico di tutte le responsabilità legate ai propri pazienti e di dare loro risposte negative, anche per chi si attende di superare gli ostacoli, che non sormonterà!
Per cui, non dimentichiamo mai, che i medici insieme a tutto il personale ospedaliero, su tutto in questo duro momento di pandemia, meritano da parte nostra tanta riconoscenza! Grazie dottori, dottoresse,
infermiere/i, tutto il personale ospedaliero. Un grazie di cuore per il vostro impegno in prima linea a combattere l'invisibile nemico anche senza mezzi, col rischio di rimetterci la propria pelle! GRAZIE! 
Anna Giordano  25/ottobre/2020

lunedì 2 novembre 2020

UN PENSIERO PER GIGI PROIETTI

 Quando, non per tua scelta, ma quella del tuo destino, scegliesti un 2 novembre per nascere, apristi la tua porta e desti un grido di felicità. Come per dire ai tuoi genitori: "Eccomi qua! "

Nascesti proprio in quel giorno in cui si rimembrano i morti e anche se per i tuoi genitori la tua venuta fu festa, in loro forse c'era un pizzico di tristezza e, forse, fu proprio questa la ragione, chissà, che ti fece scegliere di fare il comico e non solo! 
Grande sei stato Gigi, tu proiettasti il tuo avvenire sin da quel giorno, scegliendo di far sorridere tutti, anche se si rimebrano i morti, sei stato una persona che hai dato a tutti noi un guizzo d'allegria e voglia di vivere.

Ricordo che in una via di Roma, all'angolo di una svolta, quasi ci scontrammo, un faccia a faccia imprevisto, che mi lasciò di stucco. Sì eri proprio tu! Passasti scusandoti e proseguisti... mentre io rimasi a farfugliare: "scusi lei", incredula d'averti visto! 

Oggi 2 novembre 80 anni dopo la tua nascita, hai chiuso alle tue spalle quella porta che apristi, quando entrasti in questo mondo.
Porgo con grande affetto ed ammirazione, sulla soglia della tua porta chiusa, un pensiero per la tua persona: " Sei stato grande e tale rimarrai, sei uscito di scena e il pubblico non smetterà mai di applaudire la tua bravura, anche dopo la tua scomparsa!
Ciao Grande Gigi! Rip.

Anna Giordano 02/11/2020

domenica 1 novembre 2020

VISITA AL CIMITERO (2/NOVEMBRE...) Poesia di Anna Giordano

                                                                             



Cancello aperto,

un mare di fiori,

croci nella terra conficcate

presenziano le tombe al camposanto.

 

Vado avanti in questo luogo a me nuovo pur se antico e ripetuto,

anche se qui non ho cari da visitare,

mi soffermo a pregare e fare compagnia a chi è stato dimenticato.

 

La tomba sua è così antica,

tanto da non leggere che un nome sepolto dai licheni,

scavato nella pietra che il tempo eroso ha.

 

Al posto dei fiori,

un mucchio avaro di foglie secche,

raccolte in un angolo, dall’unica carezza,

che il vento ha lui portato in questa rimembranza,

insieme a una preghiera e un fiore,

da me deposto sul ciglio del suo riposo.

 

Più avanti , cappelle familiari ,

lapide di marmo levigate,

colonne ornamentali a testimone di una ricchezza inutile.

 

Poco più in là, una lapide,

spiega alla gente che di li passa ,

ch'egli fu un grande magistrato,

come se all'altro mondo servisse a qualcosa!

Che stupidità la boria umana,

che non si arresta neppure all'evidenza della morte.

 

Più avanti ancora,

un cumulo di pietre ed una croce in legno in esse conficcata,

per indicare un gruppo di caduti in guerra;

li non vi sono lapide levigate di marmo con scritte lucenti,

vi sono solo umili nomi,

che diedero per la libertà il contributo più prezioso,

la loro vita in cambio della morte.


Vige il silenzio su questa piccola collina e

in fra le mura antiche del cimitero è pace,

ma dell’arroganza umana,

parlano con gran frastuono

i segni evidenti di sfarzose tombe,

che sottolineano la differenza inutile,

anche dopo la morte.

 

02/11/2006 Anna Giordano