E cammino, cammino, cammino,
sulla strada del mio destino.
Nuvole
all’orizzonte scrutano il mio andare,
passeggio nella
vita tra persone ormai dimenticate,
che repentine riaffiorano
nel presente;
son come templi,
ruderi del passato,
incrociano il mio cammino sulle creste
delle colline,
là dove il sole ogni giorno rinasce.
Voli di rondini attraversano
il mio sguardo
e fra le spighe di
grano verde,
l’infanzia dei miei figli è il mio primo traguardo.
Nuvole,
nuvole
all’orizzonte si addensano,
sento questa mia
vita protrarsi nel passato.
Negli occhi miei
riappare
il campo di grano,
i papaveri rossi
e due bambini
rincorrersi tra quelle spighe verdi,
ancora non mature, come la loro età.
Colmo è il mio sguardo
di nostalgia
per l’ieri volato
via,
sento la musica
che riempie i miei occhi
di liquide gioie
che bagnano il cammino,
risvegliando in me
la voglia di scrivere,
per raccontare a
volo d’uccello,
le praterie e
valli del mio vivere.
adombrano lo sguardo
della mia vita vissuta.
Davanti a me s’erge,
sulla collina attigua,
la città ancora da
visitare e, come per incanto,
i ruderi si dileguano così come il passato
ed una primavera risboccia
nella valle
quella dei templi
antichi.
Ricordo e nel pensiero
vedo le gioie che corrono,
corrono nelle
praterie fiorite,
nei campi di grano,
che ad ogni primavera si vestono di verde,
per poi dorarsi al caldo sole estivo.
Il sole della mia
vita,
il sole dei miei
passi,
che segue il mio cammino, sin sulla fine
del mio terreno e…
cammino, cammino
ancora, cammino.
Anna Giordano
08/01/2023