Pablo Picasso
Parlare
di Picasso in breve tempo è come dire tutto e niente, la
sua vita è stata così ricca e carica di eventi che mi è difficile parlarne in breve tempo con un riassunto Potrei dire di lui che si poteva paragonare ad una spugna, in
quanto incamerava tutto ciò che osservava. Egli era temuto dai suoi amici artisti,
che spesso non erano propensi ad invitarlo
nelle loro dimore, per
paura che il suo occhio, che adoperava come strumento di ricognizione, potesse cogliere e registrare nella sua mente
fotografica, tutti i minimi dettagli delle loro opere, che poi egli avrebbe
potuto trasformare nel suo atelier in quadri, sculture e in tutte le altre attività
artistiche da lui sviluppate, in opere uniche ed incommensurabili per l’impatto
artistico e geniale che suscitava negli altri, cose che i suoi colleghi non sarebbero mai stati capaci
di realizzare. Affermando così, la sua fama d’artista nel mondo.
Secondo me, egli riassunse in un solo concetto
l’arte della pittura, scultura e poesia, le tre forme d’arti fra le altre, più
attinenti ai suoi quadri nella forma espressiva da lui fondata insieme al suo
amico pittore e scultore francese: Georges Braque cioè: il Cubismo.
Un
modo di esporre il soggetto dipingendolo visibile da tutti e quattro lati
appiattendo rilievi, profili e prospettive, mostrando l’immagine decomposta e
lasciando all’occhio di chi ammira i suoi quadri, la ricostruzione del soggetto
ritratto, pensando ad una forma tridimensionale.
Due
dei quadri più conosciuti tra gli innumerevoli altri suoi dipinti sono: Les
demoiselles d’Avignon nel 1907 e Guernica dipinto dopo trenta anni nel
1937 durante la seconda guerra mondiale.
Egli
scriveva poesie, dicevo prima, come se fossero un dipinto, cioè impiegava le
parole con tanto di metafora, per esprimere la poesia con immagini e dipingeva
i suoi quadri o scolpiva le sue opere come se fossero parole per esprimerne il
concetto. Forse mi posso sbagliare, ma il mio è solo un punto di vista ed un
modo d’interpretare le poliedriche sfaccettature della sua arte.
Il
tutto, ricongiungendo l’arte visiva in ogni sua opera per denunciare, parlare e
dimostrare il suo lato artistico indiscutibile.
Picasso si
lasciava facilmente prendere dall’ ira, quando la gelosia lo prendeva nelle sue
spire. Egli era geloso delle donne, la sua gelosia era talmente acuta che lo
era anche per quegli uomini innamorati delle donne, solo perché queste non
s’interessavano a lui.
Ammirevole
artista, ma non senza difetti, poiché riconosciuto come egoista, opportunista
che lo induceva ad approfittare di tutti, prendendo tutto quel che gli si
presentava, sfruttando le relazioni amorose, amicizie e denaro altrui. Effetti che
si riversavano poi nelle sue tele.
Facendo
un breve riassunto della sua persona da quel che si racconta, Pablo Picasso è
stato descritto come una persona senza sentimenti, senza scrupoli, egocentrico
e opportunista, gelosissimo, non tenero con le donne e perché no, narcisista,
tutte qualità che non sono il massimo per un illustre personaggio qual è stato
e lo è ancora tutt’ora per la storia. Una domanda quindi si pone:
sarà
verità tutto quel che di lui si narra oppure è solo il risultato, di un mancato
obiettivo da parte di chi non ha raggiunto la notorietà e successo pari a
quella sua e si è vendicato diffondendo tali informazioni a suo cospetto? Passo
il dubbio a chi vuole saperne di più, magari approfondendo sulla