sabato 1 dicembre 2018

LA TERRA AGONIZZA


La Terra agonizza e pochi sono quelli che restano al suo capezzale, si cerca di parlare d’altro, quando si fa notare quanto sia grave il suo stato di salute.
I fiumi si prosciugano e, come un attacco ischemico, le conseguenze la rendono menomata.
Gli oceani, la sua linfa, son diventati anemici a causa dei veleni che gli sono iniettati, giorno dopo giorno, anno dopo anno, senza troppi scrupoli da parte dell’uomo.
Intanto la Terra agonizza e nessuno se n’accorge.
Già!
Troppo intenti altrove a curare i propri interessi: petrolio, nucleare, strumenti del progresso che impoveriscono le difese immunitarie della moribonda.
Senza parlare poi, dei pesticidi impiegati per l’agricoltura che l’ignoranza di tanti ne fanno uso spropositato senza riflettere che l’avvelenano, oltre tutte le sostanze tossiche e resti  ingombranti, che vengono gettati in discariche o in fondo al mare, pur di ricavarne denaro .
La fauna e la flora si decima e si trasforma, nell’atmosfera si dirada l’ozono,
il sole brucia con i suoi raggi ultravioletti sempre di più e l’aria sulla terra diventa irrespirabile.
Foreste distrutte, rase al suolo dalla mano dell’uomo, sottraggono l’aria all’ammalata,
che soffoca in mancanza dell’ossigeno e noi con essa…

E l’uomo in tutto questo? Se ne frega e forse dice: “Povero chi resta, io di certo non ci sarò più”.
Fra 50 anni cosa sarà la terra per i nostri figli?
Forse non ci sarà più vita, oppure gli esseri viventi saranno solo dei mutanti.
In pochi si ricorderanno dell’aria fresca e pura delle montagne innevate e tutte le bellezze che abbiamo ereditato… Dove arriveranno i mari con i loro lidi?
Chissà come sarà il futuro del nostro pianeta?
Tante le domande senza risposta, ma noi, possiamo ancora far qualcosa?
                                              
27/01/2008

Sono passati dieci anni dalla data sopra citata e in cui ho scritto questa mia riflessione. Devo, purtroppo e con rammarico, constatare che d’allora non è cambiato niente in meglio, ma in peggio sì.
Trovo che sia triste vedere peggiorare lo stato di salute di questa meravigliosa Terra, dove l’uomo è solo suo ospite che ha fatto di tutto solo per la sua ingordigia, la sua stupidità, la sua superficialità, la sua irragionevole quanto smisurata arroganza, per far sì che essa divenisse ancora più malata. In questi dieci anni, l’uomo con la sua incoscienza, non solo non ha fatto nulla per diminuire l’inquinamento, ma ha contribuito a costruire isole di rifiuti plastici negl’oceani, le cui acque sono inquinate da micro plastiche, conseguenza del deterioramento degli oggetti in plastica di cui l’uomo si disfa  lasciandoli dappertutto senza curarsene di dove finiscono.
 La Terra agonizza e cerca di ribellarsi, alla sua agonia impostale da noi, suoi ospiti, e lo fa con giustizia,  infliggendoci i suoi cambiamenti d’umori climatici.

01/12/2018
Anna Giordano