martedì 28 maggio 2024

IL CASO DELLE GEMELLINE SCHEPP

 Dopo tanti anni si riaprono le possibilità di scoprire il mistero che per tanti anni ha lasciato nel cuore di una mamma tanto dolore e sconforto, il caso Schepp. Un evento che sconvolse, me compresa, per la maniera in cui si svolsero i fatti e che a caldo commentai con un mio scritto per capire un po’la dinamica dei fatti, attingendo dalle notizie che arrivavano da tutti i notiziari che per molti giorni seguirono il caso delle due gemelline Schepp.

Oggi ho appreso che la giornalista Sciarelli, della trasmissione televisiva: “ Chi l’ha visto” riapre il dibattito sul caso, per una lettera in cui si fa noto, da parte di una persona anonima, che all’epoca lavorava nella tipografia di Cerignola, dove si sarebbero stampati falsi passaporti riguardo il caso Schepp. Ho cercato nel mio computer ciò che nel 2011 scrissi in proposito e che oggi pubblico perché anche se le mie sono solo supposizioni da romanziera che sono, e non affermazioni vere e proprie, che però potrebbero aprire la mente di chi cerca di arrivare alla verità.

Cosa che spero, un giorno non lontano, possa dare la chiave di lettura di un mistero irrisolto che procura tanto dolore alla mamma coraggiosa: Irina, che non ha mai smesso di sperare.

Quanto segue sono le mie riflessioni all’epoca dell’accaduto, traendo dalle notizie apprese dai mezzi mediatici, sparse un po’ qua e là durante le interviste ed articoli giornalistici, in cui emergono fatti non del tutto elucidati e rimasti, per me, con punti interrogativi e che ho voluto elencare all’epoca, in breve tempo per non dimenticarli, nel testo che segue di quanto scrissi in proposito. Dopo ci sono state altre verità o fatti che hanno arricchito di particolari la vicenda e di cui al momento in cui scrissi quanto segue, neppure i mass midia ne erano a conoscenza.

                                                                       Riflessioni

“Penso e ripenso in questi ultimi tempi, dove siamo finiti, dove è finito il rispetto per la vita, dove è finito l’amore dei padri, delle mamme per i figli e viceversa, così come per tutta l’umanità…

dove sono finiti i principi che da sempre hanno fatto girare questo vecchio mondo che ci ospita?

Penso alle due gemelline ultime innocenti prigioniere della loro sorte.

Penso al padre che le ha rapite… voglio solo sperare che siano ancora in vita, lo spero con tutto il cuore anche perché le anomalie di questo caso sono tante e lasciano riflettere.

Mi sono chiesta perché nessuno ritira il corpo di Schepp?

Ma è stato identificato e se sì da chi?

Penso ai familiari che non hanno ancora ritirato la sua salma, e quindi è possibile che non l’abbiano neppure identificato?

Sarà identificabile, oppure l’impatto l’ha reso irriconoscibile?

Tante domande soltanto per sapere se è veramente morto, no, perché il piano da lui ideato è da film d’ Hitchcock, e le notizie che ho potuto leggere e seguire in TV fino adesso, mi lasciano pensare che forse una mente tanto machiavellica, magari, è stata capace di uno scenario tutt’altro che quello che ha voluto dare a vedere fino adesso.

Un marito che ha voluto punire con l’arma più atroce la moglie, la vendetta nel toglierle le bambine.

Bambine che voleva con lui, da quello che è stato detto. Certo, io mi baso sulle notizie che ho appreso, e mi scuso se avanzo un’ipotesi fra tante altre che sono state avanzate e sperate.

Posso pensare che le bambine siano state salvate, ma della salma che non sia stata identificata, cosa della quale non si parla, lascia in me un punto interrogativo.

Per cui, ipotizzando che non sia stata fatta l’identificazione, baso la mia ipotesi sul fatto che Schepp sia vivo e che, essendosi fatto passare per morto, si sia liberato della sua identità ed abbia, insieme alla donna che l’accompagnava, preso il volo per una destinazione ignota.

Bisognerebbe sapere se i suoi conti in banca abbiano subito prelievi importanti negli ultimi mesi, verificare anche quelli della donna che è scomparsa se ci sono stati movimenti di somme sul suo conto in banca, ammettendo che ce ne sia uno.

Il perché di questa mia deduzione, che forse può sembrarvi romanzesca, potrebbe essere un piano diabolico sviluppato con minuzia dall’ideatore del rapimento.

Per prima cosa perché nessuno, neppure i genitori, hanno richiesto il cadavere del figlio?

Seconda cosa, perché lo zainetto che aveva nelle mani quando si reca al bancomat era pieno e poi è stato ritrovato vuoto?

Terza, perché si ferma a Cerignola per uccidersi e in più, prima di farlo scrive una lettera per annunciarlo alla moglie?

Perché tanta meticolosità nel tracciare il suo itinerario e poi far sparire il navigatore, se non aveva nulla da nascondere del suo viaggio poiché ha avvertito la moglie ad ogni suo passo tramite lettere?

Perché la donna che abitava a pochi chilometri dal luogo in cui abitava lo stesso Schepp è sparita lo stesso giorno, e perché aveva cambiato abitazione, da qualche mese abitava in un piccolo Hotel? Perché Schepp era stato visto più volte in quel paese?

 

Ai perché ho cercato di dare una risposta… col poco che ho appreso dalla stampa.

 

La prima, i genitori di lui che non hanno chiesto il corpo, sarebbe necessario sapere chi ha riconosciuto il morto, sempre che questi sia riconoscibile, visto l’impatto che ha subito col treno.

Se non è stato riconosciuto chi dice che sia lui?

Potrebbe essere un altro che lo stesso Schepp ha potuto incontrare e scegliere durante il suo lungo viaggio, qualcuno che gli somigliasse, un clochard di cui si è parlato poco, a chi ha potuto far indossare i suoi vestiti, e lui ha potuto indossarne altri magari contenuti nello zainetto trovato vuoto nell’auto. E perché no, avrebbe potuto indossare anche una parrucca o altro per passare inosservato, quando ha preso, magari, un treno, per raggiungere le bambine e la donna.

Il perché abbia scelto una stazione come quella di Cerignola, dovrebbe far pensare che la stazione è una piccola stazione poco frequentata, fuori dagli sguardi indiscreti, dove nessuno si accorge di nulla, forse per paura di parlare…

Perché avrebbe indicato alla moglie che si toglieva la vita, soltanto per convincerla del suo piano, senza lasciarle un dubbio minimo, concentrando tutta la sua attenzione sulle bambine che l’ha distolta dal resto…

Perché informarla di tutto il tragitto inviandole delle lettere per attestare il suo itinerario e così

sviare ancora una volta l’attenzione sul suo vero itinerario, poiché non ha fatto trovare il navigatore che lo avrebbe tradito e rivelato ogni suo movimento.

Perché tanta cura nel non far ritrovare il navigatore, se ha eseguito quel che ha scritto nelle lettere a sua moglie, se non altro che per nascondere il suo vero piano?

La donna vista in sua compagnia, nonché scomparsa, è stata vista uscire, per l’ultima volta dove albergava, con un grosso zaino. Insomma la mia è solo una supposizione, non conosco i particolari e Irina, la moglie, mi domando se ha pensato di far fare la prova del D.N.A al corpo nella bara?

 Come prima ho detto, forse la mia fantasia corre, ma tutto può essere possibile…come pure può essere possibile che lui sia morto ed abbia ucciso le bambine o date in affidamento, ma una cosa in tutto questo resterebbe senza risposta, se la donna avrebbe accettato di seguire Schepp, se così fosse, perché l’avrebbe fatto?

Per amore, per soldi, o pazza anche lei, tanto da prendersi le bambine di un uomo che avrebbe pagato per affidargliele e poi si sarebbe ucciso lasciandola in un mare di guai?

O se lei fosse stata innamorata di lui, avrebbe accettato di lasciarlo morire senza fare niente? Oppure lei era all’oscuro del piano di Schepp e come sopra ho detto, sono partiti in posti remoti, ad esempio le isole in cui erano stati, lui e le bambine, durante le festività natalizie qualche mese prima?

In tutto questo però la donna dove sarà? Spero che lei sia in vita insieme alle bimbe, tutto è legato da un filo molto sottile.

Anna Giordano 2011- 2024.