Questo è un sogno nato dall'ascolto di un concerto di:
Jan Garbarek, Mari Boine,
Evening Land Jan Garbarek - Rites
Jan Garbarek, Anouar Brahem & Shaukat Hussain - Sull Lull
JAN GARBAREK BURGHAUSEN WACKER-HALLE 220306 C
Jan Garbarek - diretta (Polonia 2006
Evening Land Jan Garbarek - Rites
Jan Garbarek, Anouar Brahem & Shaukat Hussain - Sull Lull
JAN GARBAREK BURGHAUSEN WACKER-HALLE 220306 C
Jan Garbarek - diretta (Polonia 2006
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Pensieri s’adagiano sul
volo delle proprie ali…
sorvolano il deserto di
un’anima che si apre allo sguardo.
Un’aquila reale e un
bimbo,
come miraggio appaiono.
Carovane aprono in me un
insperato varco.
E poi…?
Un tuffo e l’acqua gelida mi sveglia col tepore di
magia,
e mi conduce in volo
verso altre terre,
altre note di fantasia…
Libratesi in volo
rincorrono un aquilone
al suono della gioia di
un bambino,
seguita dal silenzio,
un attimo e il respiro
riprende…
disteso e allegro cammina.
Bambino che pian piano
si calma e rallenta il
suo andare,
andare, andare… non sa
dove,
e il cuore batte forte
senza trovare la strada.
Dall'alto l’aquila guarda
e aspetta che la segua
col suo aquilone…
che volteggia solcando la
sua via
senza fermarsi,
sale, scende, gioca con
l’aquila e diventano amici,
guardano il bambino
che tende le sue braccia
verso il cielo,
legate al filo esile dell’aquilone,
leggero poi riprende a
saltare, come per volare,
ma la stanchezza è grande
ed il deserto è immenso,
troppo immenso per
raggiungere
l’oasi annunciata dal
grido dell’aquila,
e l’aquilone vaga senza
fine
si smorza la morsa, la
mano dal filo si stacca…
la corsa finisce nel
sonno pacato del dolce bambino.
Anna Giordano 17/02/2016