domenica 17 maggio 2020

IL BAMBINO E L'AQUILA REALE


Questo è un sogno nato dall'ascolto di un concerto di: 

Jan Garbarek, Mari Boine,
Evening Land Jan Garbarek - Rites
Jan Garbarek, Anouar Brahem & Shaukat Hussain - Sull Lull
JAN GARBAREK BURGHAUSEN WACKER-HALLE 220306 C
Jan Garbarek - diretta (Polonia 2006

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Pensieri s’adagiano sul volo delle proprie ali…
sorvolano il deserto di un’anima che si apre allo sguardo.

Un’aquila reale e un bimbo,
come miraggio appaiono.
Carovane aprono in me un insperato varco.
E poi…? 
Un tuffo e  l’acqua gelida mi sveglia col tepore di magia,
e mi conduce in volo verso altre terre,
altre note di fantasia…

Libratesi in volo rincorrono un aquilone
al suono della gioia di un bambino,
seguita dal silenzio,
un attimo e il respiro riprende…
disteso e allegro cammina.
Bambino che pian piano
si calma e rallenta il suo andare,
andare, andare… non sa dove,
e il cuore batte forte senza trovare la strada.
Dall'alto l’aquila guarda
e aspetta che la segua col suo aquilone…
che volteggia solcando la sua via
senza fermarsi,
sale, scende, gioca con l’aquila e diventano amici,
guardano il bambino
che tende le sue braccia verso il cielo,
legate al filo esile dell’aquilone,
leggero poi riprende a saltare, come per volare,
ma la stanchezza è grande ed il deserto è immenso,
troppo immenso per raggiungere
l’oasi annunciata dal grido  dell’aquila,
e l’aquilone vaga senza fine
si smorza la morsa, la mano dal filo si stacca…
la corsa finisce nel sonno pacato del dolce bambino.      

Anna Giordano 17/02/2016