Il mio omaggio al mare inizia come un sogno che ho voluto raccontare in questa piccola silloge dal titolo:
"CONCHIGLIE"
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Il sogno di una bambina.
Nel porgere l’orecchio a una conchiglia,
udii in essa il mare che bisbiglia,
risvegliò in me il ricordo dell’infanzia...
Le schiume profumate di quei flutti,
bagnavano i miei piedi tutti,
credula, che il mare fosse chiuso in
quella meraviglia color rosa,
che girai e rigirai per far uscir qualcosa,
ma nulla fuori uscì ,
ne’ gocce, ne’ schiume, ne’ profumi,
soltanto un’illusione di un mare prigioniero
rinchiuso in quel bel guscio, pieno di mistero.
E…
trasognante, ad occhi chiusi,
ravvicinai ancora al viso la conchiglia ed
ascoltai il mare, che bisbiglia.
02/04/2007 Anna Giordano
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Come dipingere il mare?
Come dipingere il mare
se le sue onde non si fermano mai,
se ogni alba in esso rispecchia la sua anima
cangiante,
ed il tramonto lo riempie dei suoi gialli e
rossi intensi
colorandone i sospiri?
Come immortalare
il movimento del suo ansimare sulla riva?
Come dipingere quest'essere informe,
pendolare che va, senza sosta alcuna,
da un continente all'altro
cantando la sua ira o la sua voglia di
cullare?
Come potrei dipingere su di una sola tela
i suoi cambiamenti continui, senza fermarne il
respiro?
Non v'è tela più immensa che non il suo
giaciglio,
dove ripone le sue acque ed i suoi sbalzi
d’umore...
È sul pianeta Terra, la sua tela, il suo museo
naturale,
dove la sua bellezza ed il suo eterno amore
non lascia mai la riva senza baci,
né senza le carezze spumose delle sue onde.
Arriva e parte ad ogni istante,
ma la sua anima è là,
sempre presente nello sguardo e
nell'immenso spazio,
in cui il suo colore si distingue e ci
distingue dal resto.
Il mare: la nostra forza, la nostra fortuna ,
la nostra origine e speranza di sopravvivenza,
un mare a chi ognuno
dovrebbe manifestargli il massimo rispetto
per preservarlo da ogni inquinamento
affinché chi domani, il nostro posto prenderà,
possa continuare insieme ad esso a preservar la
vita sulla Terra.
30/09/2017 Anna Giordano
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Mare e cielo.
Sul filo inesistente,
all'orizzonte,
si specchia l’anima del cielo,
di sé nel mare coglie il vero
aspetto
e si lusinga di rassomigliargli.
Ridono i miei occhi
nella gioia di un sospiro
che scivola sull'esigua linea
di un incanto senza fine.
Anna Giordano Agosto 2011.
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Mi manchi…
A te che mi seducevi
con sorrisi crespi di solitudine nel vespro.
A te che mi riempivi
delle profondità dei tuoi abissi.
A te che conducevi lo
sguardo mio nell'immensità della tua luce;
dedico questo scritto,
per non dimenticarti,
ora che vivo lontana
dal tuo sguardo azzurro.
Mi manca la tua luce
che cerco di barattare col blu del cielo
e il verde dei
campi...
Dio come sei bello, mare!
Come sei perfetto nonostante le tue rughe
e le fossette porose disegnate dal vento;
il destino delle tue onde
si arresta ai piedi delle rocce.
Gabbiani dominatori,
sulle sommità delle colline in pietra,
adottano gli atteggiamenti di un pensatore africano.
Mi piacerebbe viaggiare nella loro anima,
per vivere anche soltanto un attimo,
il loro sguardo su di te.
Pescatori in cerca di solitudine,
assaporano la tua tranquillità
seduti sui tuoi marciapiedi,
tappeti di mosaici rocciosi…
Amo quei marciapiedi,
che perpendicolari si slanciano verso
il tuo infinito.
Mare, sei il solo viso che conosco,
la cui bellezza pare eterna,
che piova, faccia bello,
soffi il vento o l’aria non respiri,
sei sempre là,
vestito d’espressioni diverse
ed infinitamente seducente…
Che tu gioisca o no dei raggi solari o lunari,
lo sguardo tuo resta,
terribilmente luminoso d’emozioni.
Incantata dai tuoi movimenti,
a ogni istante le tue onde si spingono nel mio profondo,
ne sento l’odore ed il rumore e l’eco dei tuoi passi,
come musica inedita,
vestiti di grazia in me si ripetono,
regalandomi l’eleganza di una danza,
di cui, lo stile dimora indefinito.
12/10/2007 Anna Giordano
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Il
mare in tempesta
Guardo questo mare tinto di tristezza
la pioggia incessante alimenta il suo grembo.
Le onde come mani afferrano la riva,
s’infrangono con veemenza sugli scogli.
Cielo e mare, un solo colore.
Gronda la schiuma sulla cresta dell’onda
Ed urla la sua rabbia,
come un leone ferito,
che senza tregua cerca
e insegue il suo nemico
cacciatore.
La forza sua non ha eguali,
ingurgita gli ostacoli,
e forsennato si dimena
contro chi vuol fronteggiarlo,
schiaffeggiando ogni confronto,
già sicuro del trionfo.
Brinda e gonfia i suoi marosi
con le acque di altre sponde,
rumoreggia la sua mole
che s’ingrossa e detta legge
a chi invade il suo dominio,
no, non tollera intrusioni.
Gronda e dice: “Sono io, Posidone,
padre-padrone di tutte le onde.”
Giordano Anna 31/10/2018
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La notte, il mare e la
luna
Spunta la luna sul mare
piccola e timida appare.
Un punto fisso,
una lampada rossa
allarga la sua luce
e poi diventa sfera.
Sull'orizzonte scuro,
il volto suo s'infrange,
timido, rosso di vergogna,
d’aver violato
l'intimità notturna,
dell’incontro segreto
tra la notte e il mare.
Intanto,
tinge l’onda del suo riflesso rosso
che poi diventa argento.
Quel mare non visibile,
quasi inesistente,
caduto nelle braccia della notte,
avvolto nel suo manto senza luce,
di nuovo agli occhi appare per incanto,
nel fascio proiettato dalla luna,
forse per loro,
troppo invadente.
04/08/2015
Anna Giordano
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Umori e colori
Non
so perché,
gli
smeraldi hanno il tuo colore,
quando
sei tra la collera e il sorriso.
Perché,
sei zaffiro blu,
quando
gli occhi del cielo
in
te si rimirano?
Non
so perché,
tutte
le gemme somigliano
ai
tuoi stati d’animo.
Acqua
marina
quiete
delle onde azzurre, velate d’argento.
Rubino,
ferita
inferta alla gola del giorno.
d’oro
topazio degli estivi tramonti ti vesti,
Rosa
di Francia sei alba e … l’aurora s’affaccia,
di
Giada, tranquilli specchi per alghe ,
Turchese
allegro e trasparente come fonte,
viola
ametista, quando sei triste,
se
sei imbronciato ti vesti di quarzo,
tra
il grigio e il nero.
Brilli
di tutte le gemme,
e
sei diamante sotto i raggi lunari.
Ho
desiderio di possedere un gioiello,
e
per anello ho scelto il mare.
Anna Giordano 30/12/2012
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Mare d’inverno
Una
panchina,
di
fronte: il mare.
Cumuli
d’alghe stanche
spinte
a riva dalla sua ira.
Gabbiani
affaccendati
cercano
il cibo
assidui
tra i rifiuti
che
il mare gli ha portato.
Emergono
dai flutti
alberi
stilizzati
approdano
sui lidi strane sculture.
Deformi
rami spenti
radici
aggrovigliate
imprecano
la sorte
d’averli
abbandonati.
Spicca
la colomba un volo
sul
mare verde e viola
di
questo inverno caldo.
L’odore
di salsedine
penetra nei polmoni
e
resto lì a guardare
lo
stormo di gabbiani
planare
sulle onde.
Il
sole mi riscalda
con
le sue braccia di luce
il
vento sensazione
di
mano fra i capelli
infonde
in me l’ebbrezza
di
un simulato volo fra le stelle .
Anna Giordano 04/11/2008
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Il mare in cielo
Il cielo di un
azzurro terso,
sembra del mar
ritrarre la sua immagine,
le nuvole, che
all'orizzonte avanzano,
sono isole del cielo.
Si lasciano trasportare
come vele dal vento,
uccelli e aerei vi
volano attraverso,
come per penetrare quelle
isole misteriose,
di cui si dice che le anime le abitino
e
indossino di esse,
le immagini cangianti e vaporose .
Anna Giordano 10/12/2007
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Esodo senza fine
Assisto
all'esodo,
impotente,
trafitta
dalle immagini…
Il
cuore colmo di dolore
non
ha più lacrime da piangere.
Fratelli
d’Africa,
anime
perdenti.
Il
mare è un campo di battaglia,
dove
la vita lotta per la sopravvivenza,
mentre
la massa liquida,
ingurgita
i corpi e copre,
con un
lenzuolo azzurro,
il
riposo eterno.
E
tutto sembra pulito,
e
tutto sembra normale,
la
vita continua a scorrere
navigando
sul sangue umano.
Anna Giordano 12/08/2015
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Burrascose
realtà
Il mare ondeggia
con la schiuma alla bocca,
accecato dall'Ira
frusta furioso la già ferita riva.
Incurante di tutto,
sbatte l'onda con forza,
e chi guarda la forza
ne rimane smarrito.
Urla il vento sull'onda
che abbraccia la sponda,
ripetendo il suo gesto
incurante del resto.
Un continuo aggrapparsi,
senza mai arenarsi,
senza mai riuscire
a potere rimanere
attaccato alla sponda.
Poi la rabbia esaurita
lo riporta alla calma,
ora bacia la riva
che gli ha già perdonato
il suo eccesso di ira.
Anna Giordano 12/12/2017
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Estasi
Poggio lo sguardo
sulla distesa muta,
nell'eco del silenzio
lacrime amene
sgorgano dal cuore.
Colgo nei baci del vento,
il gusto di salsedine
ed assaporo il mare
nel respiro del suo ansimare.
Anna Giordano 16 settembre 2017
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La
risacca
La bocca come risacca,
assorbe il movimento,
tirando su dal sacco ogni argomento.
Rimbalzano sui frangenti i suoi discorsi
che suonano incessanti tra i suoi flutti.
Anche se il loro suono pare uguale
è nelle insenature
che varia il suo intercalare.
Piccole onde ne cambiano il destino,
e il mare di parole, simile al vero,
trova
nelle tempeste la forza del parlare,
e così quando è calmo,
nella dolcezza del suono,
placa l'animo umano,
lasciando nel suo anfratto
infrangersi i flutti,
in una eterna danza di parole.
4 settembre 2017
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La mia dichiarazione
Oggi
anche, son venuta a trovarti,
eri là,
sembravi immobile, eppure,
non ti
fermi mai.
Le tue
braccia cingevano il tempo
e il tuo
respiro era profondo.
Timido
hai baciato i miei piedi sfiorandoli.
Io ti ho
guardato, come ho sempre fatto,
mi sono immersa
nel tuo sguardo blu,
tu, mi
guardavi, si, ma senza trasporto,
soltanto
il tuo sorriso
mostrava
i denti bianchi.
So che d’emozioni
non vivi,
anche se
tu,
me ne
procuri a profusione.
I tuoi
gioielli celi,
sotto il
lenzuolo di seta azzurra.
E li
offri a chi di te s'innamora.
Per me
tu sei prezioso come la vita,
nelle
tue braccia rimarrei per ore,
solo per
guardarti ed ascoltare
i dolci
sussurri del tuo cuore.
Nelle
tue carezze trovo l'energia,
mi nutro
respirando la tua forza primitiva,
tu sei
il gioiello che al dito passerei,
se solo
una tua onda,
mare,
diventasse
anello.
Anna Giordano30/05/2017
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Il ritorno
Sulla battigia
s’infrangono le onde
dell’attesa
racchiuse in esse sono le speranze
che attendono
il rientro delle barche.
Il mare si fa grosso
e l’ansia s’impossessa
dell’anima e del cuore.
Sospesi sulle ali dei
gabbiani,
pensieri,
che svettano nel cielo
e il loro grido si fa
sera.
Voci sul molo
annunciano gioiose:
barche all'orizzonte!
Esultano le donne dei
pescatori.
24/01/2015 Anna Giordano
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Sei
la mia poesia
Pieno di colore,
bello più di un fiore,
Il cielo
vanitoso vi si rimira.
Mare, scrigno
di meraviglie,
in cui
racchiudi conchiglie,
alghe come
serpenti innamorati
eseguono danze
marine.
Nei bassi
fondali barriere di corallo,
variano dal
bianco al rosa,
dall’arancione
al rosso e fra di essi riposano
stelle marine, cavallucci stanchi e pesci dai
colori
sfavillanti
come gemme preziose.
Poi là, dove
nemmeno il sole può entrare,
nei tuoi fondali
cupi, sì,
là, tra i
dirupi, pesci e meduse.
Sei come il
sole,
al sol
guardarti mi riscaldi il cuore.
Ecco!
Planano i
gabbiani,
urlano sereni
sulle tue onde che repentinamente,
come cavalli
bradi dalla criniera bianca , galoppano slanciandosi
contro le
sponde sfidando la loro libertà.
Il tutto, sotto
lo sguardo attento di un pino marino,
le cui fronde
ondeggiano come riccioli al vento.
Poi quando
l’alba arriva forse ti vestirai d’argento
e in seguito al
mattino, come mago Merlino,
indosserai l’azzurro
di un cielo terso e ridente.
Mare che
preghi il cielo di regalarti le sue
mille sfumature!
Oh mare!
Tu sei il mio
prato blu dove fioriscono le mie fantasie,
mare grande, immenso
azzurro,
magico incanto
argentato,
tu che al
tramonto infuocato,
silenzioso
semini l’incanto
con le tue
acque dorate,
nei miei sogni
, ricordi, desideri…
Tu letto di
pascià che culli le barche,
accarezzami,
avvolgimi nel
tuo lenzuolo di seta!
Mare quando la tempesta
ti scuote,
canti per me,
mi
condizioni meravigliosamente alla tua libertà,
fatta di pace
che brilla nell'immensità,
verso
quali meravigliose avventure mi conduci?
Magico tappeto,
specchio fatato
che rifletti un cielo di stelle per farne il tuo tetto.
Contro la luce
l’ala di un gabbiano,
con eleganza, volteggia.
È musica!
Esplode il mio cuore
di gioia!
Mare che allegro
come un cappello colorato,
forte come un
castello arroccato,
desideri
coccole celesti .
Verso ponente,
come un limone
giallo il sole brilla,
le onde vivaci,
delfini giocosi che luccicano
come stelline
ardenti e baciano la spiaggia,
un prato senza
fiori di granelli di sabbia freddi.
Impreziositoti
con l’oro del sole,
guardi passivo
il cielo che scoppia in un incendio
di fiamme
rosse, viola , verdastre e poi azzurrine.
Sulle tue onde,
là, dove il sole si corica,
portata dal
vento… una vela…!
Il sole va’ a
dormire,
cielo e mare si
fondono sempre più nel fuoco dei colori
e..
adagio, adagio…
cedono il posto
al cuore della sera ,
trasformandoti in dolce malinconia,
che silenziosa,
scende nel mio cuore di clown,
con i colori rubati
ad un pittore innamorato,
mentre ogni cosa,
teneramente si spegne,
nell'oscurità
di un cielo adombrato.
La luna,
fanatica,
si fonde nelle
tue acque e si rispecchia.
Tutto è un’ emozione
e gioia ,di colori senza noia,
distrattamente
scivolati dalla tavolozza di un
pittore innamorato
pazzo,
della tua
fantasia !
01/12/2007 Anna Giordano
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