martedì 19 marzo 2019

DIALOGO FRA DUE ELEMENTI


                                                                                                                  
-          Ho paura!
Disse l’Acqua
-           Di non poter più scendere giù  dai ghiacciai, fresca e gaia, scorrere verso il fiume, per dare da bere alle colline in fiore e alle pianure in  Primavera.
Il Tempo rispose:
-          Tu sai che la Primavera, non la si attende più? Ella, ha preso il posto del generale Inverno e del latitante Autunno. I due compari, cercano a tutti i costi, di riprendere il proprio posto. Intanto l’Inverno aspetta che l’Autunno giunga al suo posto, per sostituirlo al momento giusto. L’Autunno, a sua volta, cerca di sottrarre all'Estate il sole, per mettere al suo posto, la pioggia, mentre l’Estate d’intesa con la Primavera le passa il testimone e continua la corsa. Purtroppo, il vento cambia e le stagioni non sono più come una volta, e sì… il lato femminile è prevalso sul maschile. Vedi mia cara Acqua, le quattro stagioni si dividono in due gruppi, due stagioni maschili e due femminili, ora prevalgono che le femminili: la Primavera e l’Estate.
      -     È sì, è proprio una brutta storia. -
Dice l’Acqua, e accondiscende con quanto sostiene il Tempo e poi  aggiunge:
-          Però bisogna fare pur qualcosa, altrimenti poi come sempre, si dice che la colpa sia solo femminile.  Il mondo fu creato perché vi regnasse armonia, e non tirannia, tutte le cose sono
state create sull'ago della bilancia, perché il giusto fosse arbitro dell’equilibrio che si sposò, da sempre, con l’armonia; per essere d’esempio all'uomo, così come tutto sul pianeta che ci ospita.
-          Non mi parlare dell’uomo, ti prego!
Interruppe il Tempo, adirato.
-          Questo pianeta fu dato loro come rifugio, gli fu permesso di vivere dei suoi frutti, gli venne concesso di berne le sue acque, di vivere liberi sulle sue terre. In cambio l’uomo promise al pianeta di occuparsene, di tenerlo pulito, di coltivarne i campi, insomma di essere amici, e ogni  volta che l’uomo prendeva alla Terra, sapeva  che in cambio le doveva il rispetto, per omaggiare se non altro, il matrimonio tra l’equilibrio e l’armonia.
Purtroppo, tutte le cose hanno una fine, ma per l’uomo è stato solo un fine per raggiungere il suo scopo sciocco, quello di fare il proprio comodo a discapito della Terra senza più tener conto del patto, da parte dell’uomo, col tempo non fu più rispettato, perché avido a tal punto, da ignorare i segnali che madre Terra gli aveva inviato e che ancora continua ad inviargli. Per tutti questi anni, ha sempre fatto finta di non capire, troppo intento a pensare cosa potesse inventarsi, a discapito di essa, per arricchirsi;  
anche se lei, la “Terra”, gli ha dato tutto, come una madre a un figlio, chiedendo in cambio solo di un po’ d’amore e di accortezza.
Quando negli anni, lei ha visto le nefandezze del suo inquilino, ha deciso di usare la sua forza, che pende in questo momento, quasi tutta da un lato; un po’ come una nave che affonda, e che da sola cerca di mantenere a galla, in attesa che l’uomo se ne accorga e  per ricordargli, che ancor prima che lui arrivasse,  la terra e l’universo lo avevano preceduto.  Lui, povero meschino, se non  si dà da fare, per raddrizzare la nave, affonderà insieme ad essa; e, penso che le ricchezze che ha accumulato,non serviranno a niente. La Terra, è il regalo più prezioso che mai sia stato donato, insieme alla vita, agli esseri viventi. Sia il pianeta Terra che la vita, hanno bisogno l’una dell’altra per  la sopravvivenza e per rispettare così il matrimonio tra l’equilibrio e l’armonia. Mia cara Acqua, io posso solo dirti, di potere dare agli uomini ancora un po’ di tempo, perché
        facciano ognuno il proprio compito, prendere per dare, è questo il
        mio motto, adesso l’uomo deve soltanto dare, e vedrai, almeno lo 
        spero, che tutto ritornerà equo sull'ago della bilancia.


         27 Ottobre 2007   Anna Giordano                                                                             

Pensiero serale: Amicizia



"L'amicizia è quel dolce buonissimo, 
che ami e condividi con gli altri, senza avere rimpianti".

Anna Giordano