mercoledì 8 maggio 2019

SE SI PENSASSE INIZIANDO DALLA FINE DI UN'IDEA?

Ogni qualvolta l'uomo, in quanto essere umano, pensa, dovrebbe pensare iniziando dalla fine, soprattutto,quando idealizza il suo pensiero per concretizzarlo. 
Oggi si parla tanto dei cambiamenti climatici, dovuti in gran parte alle emissioni del CO2. 
Inquinamento atmosferico che noi, con le nostre abitudini, auto, elettrodomestici, industrie, riscaldamento, allevamenti di bestiame, aerei, navi, e tutto quello che tocca il consumo di energia per non elencare tutto, poiché sarebbe troppo lungo, contribuiamo al surriscaldamento dell'atmosfera da cui dipendono poi i cambiamenti climatici. 
Ora, tutti se ne stanno accorgendo anche se alcuni capi di stato non vogliono ammetterlo poiché lederebbe agli introiti che l'industria e non solo, apporterebbe alla nazione. Ora, in gran parte dei governi, vogliono porre fine all'inquinamento atmosferico diminuendo le emissioni di gas nocivi con l'automobile elettrica, che pare sia la soluzione in gran parte al problema. 
Bene! Tutti applaudono dicendosi: è una cosa saggia! 
Ma francamente, mi domando dove prenderanno tutta l'energia elettrica? Forse mi direte, dai pannelli solari, dalle pale eoliche, energia pulita! Sì, ma non basta poiché sappiamo bene che nazioni come l'Italia non sarà autonoma poiché già per il fabbisogno odierno non lo è, ricorre ad altre sorgenti di energia, come d'altronde fanno anche altri paesi, producendo energia con il carbon fossile oppure con centrali nucleari. 
Per cui l'idea di mettere sul mercato auto elettriche, secondo il mio modesto parere è solo una ennesima presa per i fondelli, ed un ennesimo modo per incrementare un nuovo mercato, quello dell'auto ecologica, che di ecologico ha solo il nome poiché l'energia con la quale è propulsa non è pulita, anzi incrementerebbe ancora di più l'inquinamento per le ragioni prima elencate. 
Ma vogliamo smettere di prendere in giro tutti! Prima di parlare di ecologia vera, bisognerebbe parlare della verità che ancora una volta si nasconde dietro le parole: profitto e denaro! 
La parola ecologia è solo la carota che si tende all'asino per farlo camminare e compiere quel che il padrone gli fa credere, cioè poter raggiungere la carota che pende dal filo che il suo padrone tiene a pochi centimetri dalla sua bocca. 

Sappiamo che una pala eolica dopo 20 anni dovrà essere sostituita, da quanto ho attinto dalle differenti informazioni a riguardo, così pure i pannelli fotovoltaici. Mi domando in che modo saranno smaltiti i materiali che li compongono? 
Ho visto campi, vigneti, trasformati in lunghe distese di pannelli solari, una terra che viene sottratta all'agricoltura, terreni che non si potranno prestare più alla coltivazione, e sto parlando di quelli di prima generazione già installati da decenni.
Vedere uno scempio dei luoghi agresti trasformati in campi di pannelli neri vi posso assicurare che mi ha dato l'impressione di un campo dall'aspetto quasi funereo. 
Poi ci sono le pale eoliche, giganti che sovrastano in grande quantità sulle colline tra la Puglia e la Campania e si estendono nelle pianure coltivate a grano duro. 
Sono come un pugno nell'occhio, inoltre esse fanno rumore e causano fastidiosi problemi a chi vi abita vicino... 
L'auto ecologica ancora non c'è, solo perché non c'è una vera e pulita tecnologia che non inquina! Quindi prima di continuare a emettere CO2 in maggiore quantità, perché così sarà con l'auto elettrica, guardiamo ad altre possibilità di energie, ad esempio come l'idrogeno, anche se è pericoloso, solo perché non è mai stato d'interesse pecuniario, per sviluppare ricerche in merito, perché avrebbe leso gli interessi di chi ha altri giacimenti che rapportano molto di più che non l'acqua fresca. 
Se poi parliamo di altri guai che si profilano per lo smaltimento delle pale eoliche ed i pannelli solari, di cui parlo sopra, prima d'inventare, bisogna porsi la domanda come smaltire...