martedì 4 ottobre 2022

PIETRE - Poesia di Anna Giordano - Voce e regia di Domenico Ernandes


 Pietre calpestate, spezzate, tagliate,  

levigate, trite, scalfite,

trattate con indifferenza;

colpevoli sovente di violenza, 

quando dell’uomo armano la mano.

 

Pietre sulle quali nessuno spende una parola,

poiché senza valore,

come persone povere non sono calcolate,

sono soltanto pietre e nulla più.

Servono da decoro, oppure fanno da letto al fiume,

a un semplice selciato, o ancora ingabbiate

per muri di sostegno,

restando lì perenni, dedite al loro impegno.

 

Pietre di case vecchie si tengono strette strette,

forse, per solidarietà fra loro e

per dar riparo a chi neppure

s’ è accorto della loro importanza,

tutto è normale, no?

Esse son sotto i piedi, più giù che non si può,

sotto i piedi di poveri esseri umani,

sono roba da non curare poiché ve ne sono tante…

ma perché stiamo qui a parlarne?

 

Eppure ho immaginato un mondo senza  pietre

senza montagne, ne’ muri e né case,

un mondo piatto senza rocce o cime da scalare…

E mi son chiesta:

chi scalderebbe il limone nel giardino,

senza il muro di pietre che imprigionano il calore

del sole per donargli il tepore,

quando la notte stende il suo gelido sguardo?

 

Chi darebbe riparo a serpenti e lucertole durante l’inverno?

Chi frenerebbe le acque del fiume in piena

o le onde del mare in burrasca quando aggredisce la riva?

 

Chi affronterebbe il vento

e rallentandone il soffio, quando sono montagne?

Cosa avrebbero fatto gli uomini primitivi?

Forse non ci saremmo neppure,

se l’uomo non avesse vissuto l’ era della pietra…

 

Pietre calpestate,spezzate, tagliate, levigate, trite, scalfite,

eterne e solenni  attraverso i millenni

per essere calpestate,

levigate, scalfite, tagliate, spezzate, ignorate…

solo perché pietre!

 

Anna Giordano 08/01/2009

Pietre... una parola usata da sempre ma alla quale nessuno  ha veramente dato importanza... e fu così che mi balenò  l'idea di scrivere questa poesia. Ero lì a camminare da sola per una stradina di campagna, dove le pietre abbondano ed i muretti di pietre, sovente le cingono... e su uno di quei muretti mi sedetti per riposarmi, e ai miei piedi c'erano tante pietre sminuzzate... di lì, guardandole, pensai che dovevo parlarne e dare loro, anche se io non sono nessuno,  l'importanza che meritano. 

Così, presi la penna ed un piccolo block notes e scrissi di getto tutto quel che nasceva nella mia mente, fu come un dialogo fra me e le pietre, forse potrò sembrarvi strana... ma penso che ogni cosa che fa' parte di questo mondo abbia la sua importanza, perché nulla è inutile o senza importanza, tutto appartiene all'ecosistema del quale facciamo parte e dal quale dipende la nostra vita, per cui è importante, come per me lo è questa poesia che ne parla e ringrazio Domenico Ernandes che l'ha accolta ed ha creato un bellissimo video, nel quale l'ha recitata alla grande, perché ha colto in queste mie parole l'essenza di ciò che ho percepito in quel momento e ritenuto giusto dire in favore delle pietre e la loro importanza nella vita di noi tutti. 

Grazie a Domenico per questo video, importante! Spero, che ognuno si possa rendere conto che anche le pietre come tutto il resto che fa parte della natura, è stato creato per permetterci di vivere in perfetta armonia con essa e che tutto, ribadisco, è importante, fuorché la mano dell'uomo che distrugge. 

Grazie Domenico!