Non so perché in questa
società, si faccia la corsa a chi meno mostra la sua età. Infatti, la chirurgia
plastica è ormai diventata qualcosa di incredibilmente insotituibile, soprattutto
per le donne, che vogliono correggere ogni piccolo difetto, poiché sicure di
averne anche quando non ne hanno.
Posso capire che chi ha dei gravi problemi di estetica, dovuti a incidenti di percorso, debba cercare di ritrovare il suo aspetto, la sua sicurezza, la sua dignità, sottoponendosi a chirurgia estetica, ma non capisco perché sottoporsi ad operazioni di plastica, per rifarsi il viso, passando per quella dei seni, dei glutei e chi più si guarda allo specchio più si fa operare. Loro sono di tutte le età, giovani, di età media ed anche oltre, insomma donne e anche uomini, che non accettano
d' invecchiare.
Andare contro natura è diventato uno sport, un obbligo perché prevale
più apparire che essere.
Non scrivo, sia chiaro, per giudicare la libertà di vedersi come si ha
voglia di vedersi, ma soltanto perché penso spesso a cosa diranno fra 4000
anni, quando gli archeologi scopriranno una necropoli e troveranno dei resti,
ben conservati, di donne e uomini di varie età, avere, secondo loro, come
corredo funerario delle protesi di zigomi, glutei ecc...ecc...anche se i
materiali a cui alludo, non resisteranno al tempo, ma ipotizzando che ciò si
verifichi, sorrido per quello che potranno ipotizzare sugli strani oggetti
rinvenuti sotto gli occhi degli scheletri di donne e perché più donne che non
uomini? Quali ragionamenti s'inventeranno per spiegarne l'uso. Chissà quali fantastiche
ipotesi
divulgheranno per spiegarne la ragione. Oggi i nostri archeologi
scoprono monili ed oggetti nelle tombe antiche e per i quali forniscono una
spiegazione della loro presenza. Così sarà anche fra quattromila anni,
soltanto, quel che ipotizzeranno sarà di sicuro molto forviante, magari diranno
che le donne impiantavano quelle protesi sugli zigomi, per raccogliere le
lacrime, e diranno, che sono in rapporto a quelle di oggi, dei lacrimatoi,
oppure paragoneranno le donne a degli esseri metà umane e metà robot, o ancora
a schiave della moda, sottoposte a torture incredibili sia del corpo che
dell'anima pur di apparire... un po' come , ancora oggi fanno, le così dette
donne giraffe della Birmania etnia kayan, che sin da bambine mettono al collo degli
anelli man mano che crescono per allungare il collo fino a farlo crescere più
lungo che un collo normale, per sostegno hanno l'insieme degli anelli, aggiunti
durante la crescita, simbolo di ornamento e bellezza. Pratiche tribali, come le
donne dalle orecchie cui al lobo viene applicato un bottone di alcuni
centimetri di diametro fino a un diametro anche di otto e più centimetri
causando un buco nel lobo e orecchie pendenti, cose che anche fra i giovani
attuali, sia maschi che femmine , si è sparsa la moda, oppure come le donne di
etnia Mursi in Somalia , dette dalle labbra a piatto, che con un taglio
intaccano le labbra inferiori e a volte anche quello superiore, già all'età di
quindici anni per permettere di applicare, in seguito, un disco di legno tanto
da sembrare un piatto, e qui non posso fare a meno di pensare alle labbra
canotto delle tante dive di oggi. La domanda che più mi pongo, ogni volta che
vedo le loro foto o le vedo in tv, perché si sono rifatte se prima erano
più belle ed uniche, in cambio di imbruttirsi e diventare tutte
orrendamente uguali? Forse Sarà perché con l'innalzamento del livello del mare,
gli straripamenti ed alluvioni, si sentono più sicure di non annegare ? Tra
glutei, tette e labbra siliconate, protesi incorporate, ci sarà una sicurezza
maggiore per restare a galla e non fare affondare nella tristezza totale, chi
le guarda e ride per la loro ragione d'apparire e non di essere?
Parafrasando Manzoni, concludo con:
"Ai posteri l'ardua deduzione".
Anna Giordano /22/05/2019