venerdì 2 novembre 2018

Visita al cimitero ( 2 novembre)


Visita al cimitero (2 novembre)

Cancello aperto,
un mare di fiori,
croci nella terra conficcate
presenziano le tombe al camposanto.

Vado avanti in questo luogo a me nuovo pur se antico e ripetuto,
anche se qui non ho cari da visitare,
mi soffermo a pregare e fare compagnia a chi è stato dimenticato.

La sua tomba così antica,
tanto da non leggere che un nome sepolto dai licheni,
scavato nella pietra che il tempo eroso ha.

Al posto dei fiori,
un mucchio avaro di foglie secche,
raccolte in un angolo, dall’unica carezza,
che il vento ha lui portato in questa rimembranza,
insieme a una preghiera e un fiore,
da me deposto sul ciglio del suo riposo.

Più avanti , cappelle familiari ,
lapide di marmo levigate,
colonne ornamentali a testimone di una ricchezza inutile.

Poco più in là, una lapide,
spiega alla gente che di li passa ,
ch’egli fu un grande magistrato,
come se all’altro mondo servisse a qualcosa!
Che stupidità la boria umana,
che non si arresta neppure all’evidenza della morte.

Più avanti ancora,
un cumulo di pietre ed una croce in legno in esse conficcata,
per indicare un gruppo
di caduti in guerra;
li non vi sono lapide levigate di marmo con scritte lucenti,
vi sono solo umili nomi,
che diedero per la libertà il contributo più prezioso,
la vita loro in cambio della morte.

Vige il silenzio su questa piccola collina e
in fra le mura antiche del cimitero è pace,
ma dell’arroganza umana,
parlano i segni evidenti di tombe
che sottolineano la differenza inutile,
anche dopo la morte.

02/11/2012 Anna Giordano


Poesie sul mare ( SILLOGE: CONCHIGLIE)



Il mio omaggio al mare inizia come un sogno che ho voluto raccontare in questa piccola silloge dal titolo: 
                                   
                                         "CONCHIGLIE"
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Il sogno di una bambina.

Nel porgere l’orecchio a una conchiglia,
udii in essa il mare che bisbiglia,
risvegliò in me il ricordo dell’infanzia...

Le schiume profumate di quei flutti,
bagnavano i miei piedi tutti,
credula, che il mare fosse chiuso in
quella meraviglia color rosa,

che girai e rigirai per far uscir qualcosa,
ma nulla fuori uscì ,
ne’ gocce, ne’ schiume, ne’ profumi,
soltanto un’illusione di un mare prigioniero
rinchiuso in quel bel guscio, pieno di mistero.

E… 
trasognante, ad occhi chiusi,
ravvicinai ancora al viso la conchiglia ed
ascoltai il mare, che bisbiglia.

02/04/2007 Anna Giordano

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Come dipingere il mare?

Come dipingere il mare
se le sue onde non si fermano mai,
se ogni alba in esso rispecchia la sua anima cangiante,
ed il tramonto lo riempie dei suoi gialli e rossi intensi 
colorandone i sospiri?
Come immortalare
il movimento del suo ansimare sulla riva? 
Come dipingere quest'essere informe,
pendolare che va, senza sosta alcuna,
da un continente all'altro
cantando la sua ira o la sua voglia di cullare? 

Come potrei dipingere su di una sola tela
i suoi cambiamenti continui, senza fermarne il respiro? 
Non v'è tela più immensa che non il suo giaciglio,
dove ripone le sue acque ed i suoi sbalzi d’umore...
 
È sul pianeta Terra, la sua tela, il suo museo naturale, 
dove la sua bellezza ed il suo eterno amore
non lascia mai la riva senza baci,
né senza le carezze spumose delle sue onde.

Arriva e parte ad ogni istante,
ma la sua anima è là,
sempre presente nello sguardo  e nell'immenso spazio,
in cui il suo colore si distingue e ci distingue dal resto.

Il mare: la nostra forza, la nostra fortuna ,
la nostra origine e speranza di sopravvivenza,
un mare a chi ognuno
dovrebbe manifestargli il massimo rispetto
per  preservarlo da ogni inquinamento 
affinché chi domani, il nostro posto prenderà, 
possa continuare insieme ad esso a preservar la vita sulla Terra.


30/09/2017 Anna Giordano
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Mare e cielo.


Sul filo inesistente,
 all'orizzonte,
si specchia l’anima del cielo,
di sé  nel mare coglie il vero aspetto
e si lusinga di rassomigliargli.
Ridono i miei occhi
nella gioia di un sospiro
che scivola sull'esigua linea
di un incanto senza fine.

Anna Giordano  Agosto 2011.
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Mi manchi…

A te che mi seducevi con sorrisi crespi di solitudine nel vespro.
A te che mi riempivi delle profondità dei tuoi abissi.
A te che conducevi lo sguardo mio nell'immensità della tua luce;
dedico questo scritto, per non dimenticarti,
ora che vivo lontana dal tuo sguardo azzurro.
Mi manca la tua luce che cerco di barattare col blu del cielo
e il verde dei campi...

Dio come sei bello, mare!
Come sei perfetto nonostante le tue rughe
e le fossette porose disegnate dal vento;
il destino delle tue onde
si arresta ai piedi delle rocce.
Gabbiani dominatori,
sulle sommità delle colline in pietra,
adottano gli atteggiamenti di un pensatore africano.
Mi piacerebbe viaggiare nella loro anima,
per vivere anche soltanto un attimo,
il loro sguardo su di te.
Pescatori in cerca di solitudine,
assaporano la tua tranquillità
seduti sui tuoi marciapiedi,
tappeti di mosaici rocciosi…
Amo quei marciapiedi, 
che perpendicolari si slanciano verso il tuo infinito.
Mare, sei il solo viso che conosco,
la cui bellezza pare eterna,
che piova, faccia bello,
soffi il vento o l’aria non respiri,
sei sempre là,
vestito d’espressioni diverse
ed infinitamente seducente…
Che tu gioisca o no dei raggi solari o lunari,
lo sguardo tuo resta,
terribilmente luminoso d’emozioni.
Incantata dai tuoi movimenti,
a ogni istante le tue onde si spingono nel mio profondo,
ne sento l’odore ed il rumore e l’eco dei tuoi passi,
come musica inedita,
vestiti di grazia in me si ripetono,
regalandomi l’eleganza di una danza,
di cui, lo stile dimora indefinito.
                                                                            

12/10/2007  Anna Giordano


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Il mare in tempesta

Guardo questo mare tinto di tristezza
la pioggia incessante alimenta il suo grembo.

Le  onde come mani  afferrano la riva,
s’infrangono  con veemenza  sugli scogli.

Cielo e mare, un solo colore.
Gronda la schiuma sulla cresta dell’onda
Ed urla la sua rabbia,
come  un leone ferito,
che senza tregua cerca
e insegue  il suo nemico
 cacciatore.

La forza  sua non ha eguali,
ingurgita  gli ostacoli,
e forsennato si dimena
contro chi vuol fronteggiarlo,
schiaffeggiando ogni  confronto,
già sicuro del trionfo.

Brinda e gonfia i suoi marosi
con le acque di altre sponde,
 rumoreggia la sua mole
 che s’ingrossa e detta legge
a chi invade il suo dominio,
 no, non tollera intrusioni.
Gronda e dice: “Sono io, Posidone,
padre-padrone di tutte le onde.”

Giordano Anna 31/10/2018
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La notte, il mare e la luna

Spunta la luna sul mare
piccola e timida appare.
Un punto fisso,
una lampada rossa
 allarga la sua luce
e poi diventa sfera. 

Sull'orizzonte scuro,
il volto suo s'infrange,
timido, rosso di vergogna,
d’aver violato
l'intimità notturna,
dell’incontro segreto
tra la notte e il mare.

Intanto,
tinge l’onda del suo riflesso rosso
che poi diventa argento.
Quel mare non visibile,
quasi inesistente,
caduto nelle braccia della notte,
avvolto nel suo manto senza luce, 
di nuovo agli occhi appare per incanto,
nel fascio proiettato dalla luna,
forse per loro,
troppo invadente. 

04/08/2015 Anna Giordano
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Umori e colori


Non so perché,
gli smeraldi hanno il tuo colore,
quando sei tra la collera e il sorriso.
Perché, sei zaffiro blu,
quando gli occhi del cielo
in te si rimirano?
Non so perché,
tutte le gemme somigliano
ai tuoi stati d’animo.
Acqua marina  
quiete delle onde azzurre, velate d’argento.
Rubino,
ferita inferta alla gola del giorno.
d’oro topazio degli estivi tramonti ti vesti,
Rosa di Francia sei alba e … l’aurora s’affaccia,
di Giada, tranquilli specchi per alghe ,
Turchese allegro e trasparente come fonte,
viola ametista, quando sei triste,
se sei imbronciato ti vesti di quarzo,
tra il grigio e il nero.
Brilli di tutte le gemme,
e sei diamante sotto i raggi lunari.
Ho desiderio di possedere un gioiello,
e per  anello ho scelto il mare.

Anna Giordano 30/12/2012
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Mare d’inverno

Una panchina,
di fronte: il mare.
Cumuli d’alghe stanche
spinte a riva dalla sua ira.

Gabbiani affaccendati
cercano il cibo
assidui tra i rifiuti
che il mare gli ha portato.

Emergono dai flutti
alberi stilizzati
approdano sui lidi strane sculture.

Deformi rami spenti
radici aggrovigliate
imprecano la sorte 
d’averli abbandonati.

Spicca la colomba un volo
sul mare verde e viola
di questo inverno caldo.

L’odore di salsedine
 penetra nei polmoni
e resto lì a guardare
lo stormo di gabbiani
planare sulle onde.

Il sole mi riscalda
con le sue braccia di luce
il vento sensazione
di mano fra i capelli
infonde in me l’ebbrezza
di un simulato volo fra le stelle .

Anna Giordano  04/11/2008
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Il mare in cielo
                                                        
                          Il cielo di un azzurro terso,
                          sembra del mar ritrarre la sua immagine,
                          le nuvole, che all'orizzonte avanzano,
                          sono isole del cielo.
                          Si lasciano trasportare come vele dal vento,
                          uccelli e aerei vi volano attraverso,
                          come per penetrare quelle isole misteriose,
                          di cui si dice che le anime le abitino e
                          indossino di esse,
                          le immagini  cangianti e vaporose .

Anna Giordano 10/12/2007
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Esodo senza fine


Assisto all'esodo,
impotente,               
trafitta dalle immagini…

Il cuore colmo di dolore
non ha più lacrime da piangere.

Fratelli d’Africa,
anime perdenti.

Il mare è un campo di battaglia,
dove la vita lotta per la sopravvivenza,
mentre la massa liquida,
ingurgita i corpi e copre,
con un lenzuolo azzurro,
il riposo eterno.

E tutto sembra pulito,
e tutto sembra normale,
la vita continua a scorrere
navigando sul sangue umano.

Anna Giordano 12/08/2015
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Burrascose realtà


Il  mare ondeggia
con la schiuma alla bocca, 
accecato dall'Ira 
frusta furioso  la già ferita riva. 

Incurante di tutto, 
sbatte l'onda con forza, 
e chi guarda la forza 
ne rimane smarrito. 

Urla il vento sull'onda 
che abbraccia la sponda,
ripetendo il suo gesto 
incurante del resto. 

Un continuo aggrapparsi, 
senza mai arenarsi, 
senza mai riuscire 
a potere rimanere
attaccato alla sponda. 

Poi la rabbia esaurita
lo riporta alla calma, 
ora bacia la riva
che gli ha già perdonato
il suo eccesso di ira. 

Anna Giordano 12/12/2017
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Estasi

Poggio lo sguardo
sulla distesa muta,
nell'eco del silenzio 
lacrime amene
sgorgano dal cuore.
Colgo nei baci del vento,
il gusto di salsedine
ed assaporo il mare
nel respiro del suo ansimare.

Anna Giordano 16 settembre 2017
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La risacca


La bocca come risacca,  
assorbe il movimento, 
tirando su dal sacco ogni argomento. 
Rimbalzano sui frangenti i suoi discorsi 
che suonano incessanti tra i suoi flutti.
 
Anche se il loro suono pare uguale 
è nelle insenature
che varia il suo intercalare.

Piccole onde ne cambiano il destino,
e il mare di parole, simile al vero,
 trova nelle tempeste la forza del parlare, 
e così quando è calmo, 
nella dolcezza del suono,
placa l'animo umano, 
lasciando nel suo anfratto
infrangersi i flutti, 
in una eterna danza di parole. 

4 settembre 2017
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La mia dichiarazione


Oggi anche, son venuta a trovarti,
eri là, sembravi immobile, eppure, 
non ti fermi mai.
Le tue braccia cingevano il tempo 
e il tuo respiro era profondo.
Timido hai baciato i miei piedi sfiorandoli.
Io ti ho guardato, come ho sempre fatto,
mi sono immersa nel tuo sguardo blu, 
tu, mi guardavi, si, ma senza trasporto, 
soltanto il tuo sorriso  
mostrava i denti bianchi. 
So che d’emozioni non vivi, 
anche se tu, 
me ne procuri a profusione. 
I tuoi gioielli celi,
sotto il lenzuolo di seta azzurra. 
E li offri a chi di te s'innamora. 
Per me tu sei prezioso come la vita, 
nelle tue braccia rimarrei per ore, 
solo per guardarti ed ascoltare 
i dolci sussurri del tuo cuore.
Nelle tue carezze trovo l'energia,
mi nutro respirando la tua forza primitiva,
tu sei il gioiello che  al dito passerei, 
se solo una tua onda,
mare, 
diventasse anello.

Anna Giordano30/05/2017
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Il ritorno


Sulla battigia
s’infrangono le onde dell’attesa
 racchiuse in esse sono le speranze
che attendono
il rientro delle barche.
Il mare si fa grosso
e l’ansia s’impossessa
dell’anima e del cuore.
Sospesi sulle ali dei gabbiani,
pensieri,
che svettano nel cielo
e il loro grido si fa sera.
Voci sul molo
annunciano gioiose:
barche all'orizzonte!
Esultano le donne dei pescatori.

24/01/2015 Anna Giordano
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Sei la mia poesia  


Pieno di colore, bello più di un fiore,
Il cielo vanitoso vi si rimira.
Mare, scrigno di meraviglie,
in cui racchiudi conchiglie,
alghe come serpenti innamorati
eseguono danze marine.

Nei bassi fondali  barriere di corallo,
variano dal bianco al rosa,
dall’arancione al rosso e fra di essi riposano
 stelle marine, cavallucci stanchi e pesci dai colori
sfavillanti come gemme preziose.

Poi là, dove nemmeno il sole può entrare,
nei tuoi fondali cupi, sì,
là, tra i dirupi, pesci e meduse.
Sei come il sole,
al sol guardarti mi riscaldi il cuore.

Ecco!
Planano i gabbiani,
urlano sereni sulle tue onde che repentinamente,
come cavalli bradi dalla criniera bianca , galoppano slanciandosi
contro le sponde sfidando la loro libertà.

Il tutto, sotto lo sguardo attento di un pino marino,
le cui fronde ondeggiano come riccioli al vento.
    
Poi quando l’alba arriva forse ti vestirai d’argento
e in seguito al mattino, come  mago Merlino,
indosserai l’azzurro di un cielo terso e ridente.

Mare che preghi  il cielo di regalarti le sue mille sfumature!
Oh  mare!
Tu sei il mio prato blu dove fioriscono le mie fantasie,
mare grande, immenso azzurro,
magico incanto argentato,
tu che al tramonto infuocato,
silenzioso semini l’incanto
con le tue acque dorate,
nei miei sogni , ricordi, desideri…

Tu letto di pascià che culli le barche,
accarezzami,
avvolgimi nel tuo lenzuolo di seta!

Mare quando la tempesta ti scuote,
canti per me,
mi condizioni  meravigliosamente alla tua libertà,
fatta di pace che brilla nell'immensità,
verso quali meravigliose avventure mi conduci?

Magico tappeto,
specchio fatato che rifletti un cielo di stelle per farne il tuo tetto.
Contro la luce l’ala di un gabbiano,
con eleganza, volteggia.
È musica!
Esplode il mio cuore  di gioia!
Mare che allegro come un cappello colorato,
forte come un castello arroccato,
desideri  coccole celesti .

Verso ponente,
come un limone giallo il sole brilla,
le onde vivaci, delfini giocosi che luccicano
come stelline ardenti e baciano la spiaggia,
un prato senza fiori di granelli  di sabbia freddi.

Impreziositoti con l’oro del sole,
guardi passivo il cielo che scoppia in un incendio
di fiamme rosse, viola , verdastre e poi  azzurrine.

Sulle tue onde, là, dove il sole si corica,
portata dal vento…  una vela…!
Il sole va’ a dormire,
cielo e mare si fondono sempre più nel fuoco dei colori  e..
adagio, adagio…
cedono il posto al cuore della sera ,
trasformandoti  in dolce malinconia,
che silenziosa, scende nel mio cuore di clown,
con i colori rubati ad un pittore innamorato,
mentre ogni cosa, teneramente si spegne,
nell'oscurità di un cielo adombrato.
La luna, fanatica,
si fonde nelle tue acque e si rispecchia.

Tutto è un’ emozione e gioia ,di colori senza noia,
distrattamente scivolati dalla tavolozza di un
pittore innamorato pazzo,
della tua fantasia !

01/12/2007 Anna Giordano
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