mercoledì 16 febbraio 2011

QUANDO I PROVERBI DIVENTANO PUNTI DI VISTA...

Ci sono delle espressioni che utilizziamo sovente, se non, ogni giorno.
Sono delle frasi di circostanza o detti.
Ho provato a fare un esperimento, che consiste nell'analisi d'ogni detto guardandolo da differenti punti di vista, aggiungendo un pizzico d'humour. Ecco, cosa ne è uscito!
 
I proverbi per distinguersi sono scritti in MAIUSCOLO.

CHI LASCIA LA VIA VECCHIA PER LA NUOVA SA QUELLA CHE LASCIA E NON SA QUELLA CHE TROVA... aggiungerei che se percorre sempre la stessa via non saprà mai se la nuova esiste e né saprà se sia migliore o peggio... Triste, no? 

CHI ROMPE PAGA
Giusto! Come pure è vero che chi non paga rompe!

LA PAZIENZA è LA VIRTU’ DEI SANTI(dei forti- saggi- ecc...).
Perché, solo i santi hanno pazienza?
Allora Vincenzo non è un santo, quando va in metropolitana e aspetta? Dopo essersi alzato alle 5:00 per essere al lavoro alle 8:00, per poi arrivarci solo alle 10:00 perché ha atteso inutilmente fino alle 7:30 la metro,  per decidersi poi di prendere il bus, dicendosi: “Speriamo bene” e si accorge che non c’è niente da fare, non passa neppure il bus, quando sono le 7:50  prova a fare segno ad un taxi e si sente rispondere: "Ma i giornali li leggi? Oggi sciopero"! Così poverino ci va a piedi e quando arriva sono le 10:00, trafelato, ma calmo.
E no, non è giusto, che solo ai santi gli si attribuisca la pazienza come una virtù, anche Vincenzo ce l’ha, pur se non è un santo. Per essere giusti, questo detto dovrebbe essere pressappoco così:
“La pazienza è la virtù dei santi e di tutti quelli che non li bestemmiano”.

NON HO PELI SULLA LINGUA. Ecco un’altra espressione che fa capire, oltre al significato del detto, una cosa, gli altri hanno i peli sulla lingua. E sì, perché dire non ho peli sulla lingua, si può interpretare come una rarità, cioè una lingua senza peluria, invece gli altri, hanno dei peli sulla lingua, ma siamo certi che siano i loro?...
Certo che se DI OGNI PELO SE NE FA UNA TRAVE, non riusciamo più a capirci nulla, no, perché il pelo sulla lingua va bene può capitare, si sa, magari mangiando non se n’è accorto che C’ERA IL PELO NELL’ UOVO, era forse UN CAVILLO ops capello, ma pur sempre pelo che si è messo nello stomaco e da lì è nata l’espressione di, quando uno è di carattere duro: HO IL PELO SULLO STOMACO, ma non perché il pelo non sia digeribile, anche perché inconsistente, no, soltanto perché si è trasformato in una “TRAVE”…

L’UOMO SPOSATO ALLA FUNE SI è LEGATO. Che bellezza! Ditemi un po’perché solo l’uomo? E la donna? Ah, già! La donna è la fune, mi direte, ma per lei la fune chi è? E poi il detto parla chiaro. Infatti, dice che l’uomo si è legato, appunto, ma chi gliel’ha fatto fare?

( Seguono 2 modi di dire napoletani)
"A' perze Filippo'e 'o panaro"HA PERSO FILIPPO E IL PANIERE. In parole spicciole: “Hai perso tutto e pure l’amico Filippo”, ma era necessario il nome dell’amico?  Perché gli amici hanno tutti lo stesso nome? Non può chiamarsi Pasquale, Gennaro, Francesco? No, Filippo.
E il paniere? Che cosa c’entra? Così mi sono detta, ma vuoi vedere che solo questo Filippo ha il paniere, per questo è l’amico di tutti? Ecco perché dopo averlo perso, è lui, Filippo, che perde l’amico?!


"S'è fatto doje ova int'o piatto"SI è FATTO DUE UOVA IN UN PIATTO.
Un detto napoletano, che vuol dire: “Si è sistemato bene”, come se uno con due uova in un piatto potesse fare la vita da nababbo, che sta bene e che ha fatto l’affare della sua vita.
Ma, avete mai provato a vivere con due uova diciamo al piatto? Anche se si può cambiare, si possono fare in camicia, fritte, al tegame, strapazzate, senza poi pensare al fegato, poverino che prende una bella botta. Stai pur certo che dopo due mesi che mangi uova, ti contattano dalla Francia perché sono interessati al tuo fegato grasso, e poi, sì, che sei sistemato bene, ma per le feste di Natale.

CHI POSSIEDE I DENTI NON POSSIEDE IL PANE.
Bello questo, e sì, chi possiede i denti non possiede il pane, è una cattiveria, come per dire ti ho dato i denti, tutto non puoi avere, il pane adesso lo faccio indurire per darlo a quelli che IL SIGNORE  DONA I TOZZI   (di pane) A CHI NON HA DENTI. Che cattiveria…sono sicura che il diavolo qui, ci ha messo la coda.

SE NASCI FORTUNATO BUTTATI A MARE, NON CORRI  RISCHIO.
Questo è il massimo! Soltanto uno stupido può farlo, e siccome gli stupidi non mancano mai, questo detto incrementa i suicidi accidentali, di quelle persone che per la loro irresponsabilità sono definiti stupidi, che così facendo, diminuiscono sulla superficie del globo, sì, ma non gridate vittoria!
Siccome LA MADRE DEGLI IMBECILLI è SEMPRE INCINTA, diventa tutto un circolo vizioso. Così, un povero irresponsabile, che sente questo detto, dice:
“Ora mi butto a mare, non so nuotare, però mi hanno detto gli amici che sono fortunato, perché ogni volta che vinco a briscola, dicono: LA FORTUNA è  DEI FESSI, e siccome vinco, non posso essere che fortunato”.
A conferma di ciò, c’è il fatto che, lui, non ha tenuto conto del “SE”, tutto sta in quel “SE”, chi ha formulato questo proverbio si è tolto tutte le responsabilità, anteponendo alla frase il “SE”, il furbo, si sarà detto: “Come si fa a sapere se uno è fortunato”?
Quindi: “ci metto il “SE”, così me ne lavo le mani”.
Non ha tenuto conto, però, degli irresponsabili che senza pensarci due volte, anche se non sanno nuotare, si buttano a mare e annegano.
Dal gesto insensato, subito nasce la critica, c’è quello che dice:
“Io non mi butto di certo come ha fatto lui, no, io,
IN FRONTE, NON CI HO SCRITTO GIOCONDO!
Ma avete mai visto qualcuno che riesce innanzi tutto a scriversi da solo in fronte?
Vi sembra possibile che uno, povero di mente, se lo scrive in fronte che lo è?
Ma non ce n’è bisogno!
La prova che nessuno, neppure gli stolti, si scrivono sulla fronte è che non ho mai incontrato una persona che avesse questa frase scritta sulla fronte; ma ciò che trovo più strano, è che ogni volta che il dubbio assale una persona, domanda a chi è accanto, di preferenza a chi neppure lo conosce che sovente chiama anche amico, gli dice: “Ehi , amico mio! Ma per caso SULLA mia FRONTE c’è SCRITTO GIOCONDO?”
La cosa spontanea che verrebbe da dire sarebbe: “Ma scusa chi ce lo avrebbe scritto? Hai visto qualcuno che è venuto e ti ha scritto la frase in fronte e tu non te ne sei accorto?”  “No!”
“E allora perché me lo chiedi?”.

A PAGARE E MORIRE C’è SEMPRE TEMPO.
Ma chi l’ha detto? A morire non ne sarei così sicura, la morte solo lei sa, quando deve intervenire, tanto è vero che ieri l’altro, un mio amico aveva fatto le valige per andare in vacanza, dopo tre anni che non ci andava. A causa di uno sforzo ha avuto un attacco ed è morto. Poteva mai dire: “Morte, aspetta c’è sempre tempo, lo dice anche il proverbio, faccio prima le vacanze e poi ne parliamo con calma?
In quanto a “PAGARE”, anche questo, in questi ultimi tempi, non è come si vuole far credere,
da quando si è sparsa la voce di questo proverbio, nessuno fa più credito a nessuno.

 Quando vedi così, hai voglia di dire:

“AL POVERO MANCANO TANTE COSE E ALL’AVARO MANCA TUTTO”.
Per forza!
Se al povero mancano tante cose, è perché non è stato avaro. Ha voluto fare il buono? Regalando a destra e a manca i suoi beni e adesso ne assuma le conseguenze!
Così dice l’avaro che pur avendo tutto lo nega, un po’ come la cicala e la formica quando bussa alla porta della formica dice: “MANCO DI TUTTO” e la formica con un proverbio risponde: “ DOVE HAI TRASCORSO L’ESTATE TRASCORRI PURE L’INVERNO,”  a questa risposta, la povera cicala si piega nelle spalle  e se ne va POVERA E SCONSOLATA.
L’avaro per non diventare come il povero: PIANGE E FOTTE CHI RIDE, perché essendo furbo
FA LO GNORRI PER NON ANDARE IN GUERRA, e sotto sotto, si lascia uscire dalla bocca: “QUA NESSUNO è FESSO seguitando ad avere l' ORECCHIO DA MERCANTE. Che poi non ho capito, perché proprio l’orecchio del mercante e non quello del ficcanaso che usa più l’orecchio che non il naso, per ascoltare i fatti degli altri, pur facendo finta che l’orecchio non è suo, da dove nasce, appunto la parola “ficcanaso” perché negando, quindi mentendo gli si è allungato il naso e non l’orecchio.

A OGNI SANTO LA SUA FESTA.
E mi sembra giusto!
Immaginiamo se così non fosse, chissà quante botte, tirate di capelli scatenerebbero, chissà quante risse, dove ci sarebbe uno dei tanti santi che direbbe:

“No, quello è il giorno mio, il tuo è domani, ora lo dico al santo di turno, io lo dico a San Pietro.”
Insomma sarebbe una vera Babilonia e per calmare tutti, San Pietro li minaccerebbe di fare intervenire San Giuseppe. Allora, tutti si calmerebbero, perché altrimenti, gli ordinerebbe di passare la pialla, sì, avete capito bene, la pialla.
A Napoli quando una donna non ha forme, si dice che San Giuseppe è passato con la sua pialla perché piatta come un asse da stiro…
DA BUON  INTENDITOR  POCHE PAROLE! Questo, qui, ci sta bene.

POSSA MORIRE FULMINATO CHI NON AMA LE COSE BUONE.
No, ma ditemi chi è stato a creare un detto del genere. Come? Quel poverino non solo lascia le cose buone per fare un piacere agli altri, e poi deve pure morire fulminato.
Ma vi pare che sia una cosa da dire questa?
Ma è proprio una cattiveria, scommetto che anche qui ci dev’essere qualcuno che ci ha messo la coda oppure ha fatto il patto con Zeus 50-50 così, di tanto in tanto invia una saetta, una qua, una là, si rimedia qualche anima da mandare in paradiso, no all’inferno dice il diavolo no in paradiso dice San Pietro... Anche se non è che ci siano tante persone che non amano le cose buone, ma DOVE C’è GUSTO NON C’è PERDENZA,  come si dice appunto.

IN BOCCA AL LUPO- Ma perché proprio il lupo e non un animale meno feroce, che so: un coniglio, uno scoiattolo, un fringuello?
Ho pensato più di una volta, quando dico ad esempio: “In bocca al lupo Antonio! E  l’immagino tra le fauci della bestia.
Azz che augurio che gli ho fatto!..Ma come volete che il poverino dica “crepi?” Bisogna vedere prima se ce la fa ad uscire dalla bocca del lupo, e pure quando ci riesce, non credo che dicendo “crepi”, lo aiuti più di tanto, salvo, che non inventi un anatema tanto potente da fulminarlo, facendolo stramazzare al suolo. La cosa, per il 99,99% fallisce…

LA MERLA CIECA FECE IL NIDO DI NOTTE. Perché, se lo avesse fatto di giorno, sarebbe cambiato qualcosa?

TABACCO BACCO E VENERE RIDUCONO L’UOMO IN CENERE. Certo!
Perché, l’uomo dimentica di spegnere la sigaretta a letto e manda in fiamme tutto.
Il pianeta Venere, che sta vicino a Mercurio misura la febbre a Bacco, che va in fiamme anche lui, quando vede Venere uscire nuda dalla schiuma, degli estintori dei pompieri che sono arrivati troppo tardi !

CAMPA CAVALLO CHE L’ERBA CRESCE. See! I cavalli hanno smesso di mangiare l’erba, da quando hanno inventato i diserbanti, VITACCIA CAVALLINA!

CAN CHE ABBAIA NON MORDE.  Ma chi l’ha detto?
Un mio amico è passato davanti a un Pit bull, che era stato obbligato a fare lo sciopero della fame, da parte di due sindacalisti della lega Cani & Combattimenti, vedendolo abbaiare mi dice: “No, non ti preoccupare, abbaia? Quindi, non morde…

TG delle ore 20,00: “Un signore è stato sbranato da un Pit bull che era stato obbligato a fare lo sciopero della fame.”
L’amico che l’accompagnava ha dichiarato: “ È stata tutta colpa del proverbio”.
 Ha sporto denunzia contro chi ha inventato il proverbio, perché non ha menzionato la nota di precauzioni da prendere.
L’intervistatore domanda se ci fosse stata una possibilità per aiutarlo, e lui ha risposto: “Se  avessi avuto un bastone avrei tentato di allontanare la bestia inferocita”, ma quando il giornalista gli ha detto che: “CATTIVO BASTONE NON FA BUON CANE,”
lui ha subito reagito impossessandosi del microfono e rivolgendosi ai telespettatori:
“ No, non ascoltatelo, proprio per far così il mio amico è morto, e dico solo che è meglio diffidare dei detti più che non dei cani.


NESSUNO TI DICE LAVATI IL VISO CHE SEMBRERAI  PIU’ BELLA.
Ma è logico!
Chi vuoi che ti dica: lavati il viso che sembri più bella, non esiste!
Oggi innanzi tutto, nessuno più si lava il viso, ma tutti o quasi tutti si struccano il viso, e vi sembra che una donna, senza trucco possa essere più bella? Non esisteeee!
Ecco perché nessuno ti dice lavati il viso che sembrerai più bella, a parte che chi lo direbbe verrebbe preso a calci, e gli direbbero: perché non te lo lavi tu così vediamo senza trucco che effetto fai?
E poi per la ragione che potrebbe fraintendere il consiglio, che non le viene dato comunque, potrebbe dire:
“ Perché, adesso sono brutta?” 
La stessa cosa si può interpretare nella frase fatta, quando rientrando a casa, il marito si rivolge alla moglie che è stata dal parrucchiere e dice: “ OGGI SEI ANDATA A FARTI BELLA, EH”?
E lei potrebbe rispondere: “Perché ieri ero brutta?”
Oppure con la variazione, “OGGI SIAMO ANDATI A FARCI BELLI, EH”? La risposta potrebbe essere: “Io sì, tu no perché ti faccio notare che ci sono andata da sola, tu sei rimasto a casa …”


AL VILLANO SE GLI DAI IL DITO TI PRENDE TUTTA LA MANO.
Certo che questo è un detto razzista. sì, proprio così. Perché, solo il villano riesce a prenderti il dito con tutta la mano...?

A NATALE SUL BALCONE, E A PASQUA COL TIZZONE.
A Natale sul balcone perché il fumo del tizzone ha riempito tutta la casa e con i resti del tizzone ci si fa il carbone per la Pasquetta.

ANNO NUOVO VITA NUOVA.
Ecco questo proverbio è giusto per chi vuole liberarsi delle cose vecchie, ma nessuno lo fa, a parte qualche piatto o altro oggetto vecchio che, per tradizioni vecchie e barbare, si getta dalla finestra, col pericolo che ne può sorgere, la notte di San Silvestro. No, perché per il resto, sono sempre gli stessi che dicono ogni anno, quando l’anno vecchio sta per andarsene e il nuovo sta per arrivare: “ANNO NUOVO VITA NUOVA” tutti contenti, come se chissà quali eventi innovatori dovessero stravolgergli la vita…e poi? Li ritroviamo ogni anno allo stesso posto con la stessa moglie, lo stesso vestito, la stessa auto e gli stessi amici che ripetono sempre ANNO NUOVO VITA NUOVA … ed aggiungerei... ma la vecchia si ritrova.

E parlando di nuovo e vecchio ecco ancora un detto:
AMOR NUOVO VA E VIENE, AMOR VECCHIO SI MANTIENE. E aggiungerei: “Col bastone”.

  A SAN MARTINO OGNI MOSTO SI FA VINO. Ogni mastro si fa bottaio- ogni mesto si fa brillo - ogni misto si fa fritto, e così, si accontentano tutti!

A CASA SUA OGNUNO è RE. Aggiungo: a casa del re ognuno è nessuno.

A CHI PRENDE MOGLIE GLI CI VOGLIONO DUE CERVELLI. Sì, uno per capire quello che ha fatto e uno perché l’ha fatto. Alla donna invece basta solo un cervello per capire che l’uomo ne ha bisogno di due per pareggiare con lei.

CARTA CANTA E VILLANO DORME. E no! Invece villano resta sveglio, quando la carta canta, per il baccano che fa.

ASINO VECCHIO NON PRENDE LEZIONI. Se è per questo neppure il giovane.

A TAVOLA NON S’INVECCHIA. Appunto, alzatevi, mangiare troppo fa male e se restate a tavola allora sì che non invecchierete.

BATTI IL FERRO FINCHé è CALDO. Perché dopo quando è freddo è lui che può battere te.

CAMPA CAVALLO CHE L’ERBA CRESCE. Cresci erba cresci, perché senza, il cavallo non campa!

L’OZIO è IL PADRE DI TUTTI I VIZI. E lo-zio è il fratello del padre.

L’AMICO SI RICONOSCE NEL MOMENTO DEL BISOGNO… su tutto quando ha bisogno di denaro e si ricorda di te.


Anna Giordano                                                                      

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