giovedì 15 dicembre 2011

PARODIA SU PIPPO BAUDO

Parodia  Pippo Baudo.

Con quei capelli un po’ così, tinti di rosso chissà perché? La sua statura da super Pippo, naso pronunciato, manca soltanto il mantello di Super Pippo e le piante di arachidi e poi è perfetto. Pippo tutto fare, come la scopa. 
Pippo che scopre tutti, sovente le giovani fanciulle e belle donne. Pippo è l’inventore del secolo, pare che senza di lui, tutte le cose non si siano concretizzate. Lui è il Pigmalione, io direi big maglione che gli ci vuole per la sua statura e per di più pink come la pantera, che in un certo senso le somiglia, gambe lunghe e magre, postura identica… fluido nella parola se non loquace come un treno in corsa, quando ha la telecamera davanti, la riempie tutta, sfonda lo schermo, sì, lo sfonda proprio perché lui ama entrare dappertutto, Pippo in ogni minestra, e  butta tutti dalla finestra.


Pippo il Pigmalione di Mineo ovvero( Pippo Piglia-tutto –Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936. Presentatore
La parodia che ho scritto impiega alcuni titoli dei suoi programmi che ho espressamente scritto in maiuscolo per distinguerli… Premetto e spero che Pippo Baudo non me ne voglia, la mia è solo ammirazione con un pizzico 
d'ironia...

Super Pippo non lo sa.

Pippo re dell’antica Trinacria nacque nell’anno ‘36 prima di tutti. Detto Bau-do, cognome ereditato da un segugio che abbaiava nelle tonalità di Do.
Sin da giovinetto si prefisse di voler condurre.
Infatti iniziò durante la prima guerra Punica sottraendo ad Attilio un righello che funse da bacchetta per guidare il primo carretto della storia siciliana. Così agendo, tolse ad Attilio il potere di condurre dicendo: Attilio, Regolo tutto io; tu entra nella botte quella con i chiodi, così il nemico non ti troverà, che ti porto io a Roma, ma Pippo per non essere in ritardo, spronò l’asinello e in una curva perse la botte che rotolò giù per la scarpata e, ahimè, il povero Attilio fu inchiodato da Pippo.
Dopo un anno approdò a Roma correva l’anno ’59, e Pippo non ancora super, perché l’asinello faceva il pieno di fieno, si accampò nei dintorni delle mura di Cinecittà, escogitando un piano per entravi. Lo scaltro Pippo non avendo a disposizione il famoso cavallo di Troia, prese il suo carretto e a cavallo dello sceccu, (asinello) coprì le sue gambe lasciando intravedere solo i piedi che toccavano a terra; addobbati come quelli del ciuco si confondevano con essi. Lo strano animale incuriosì il  re-Gista che per la prima volta vide un asino a sei zampe. Egli propose allo strano animale mezzo uomo mezzo asino, di diventare un conduttore condottiero per la RAI sigla che tradusse in mente sua: “Regnerò Anche Io”. Pippo non avendo le doti per il momento per essere conduttore fu messo a “GUIDA DEGLI EMIGRANTI” e “IN PRIMO PIANO.”
Correva l’anno ’66, quando tutti si domandarono cosa fosse successo. Pippo rispose: “Sono diventato Super Pippo!”
Dopo avere fatto una scorpacciata di arachidi freschi, appena raccolti nel suo giardino, scoprì di  avere SETTE VOCI, i suoi sudditi esclamarono: “Poveri noi, non bastava che Roma avesse sette colli, sette re, ora anche le SETTE VOCI di Pippo, una era più che sufficiente! Perché questo sette perseguita gli uomini sin dal tempo delle sette piaghe? Si salvi chi può ora sono diventate otto!

Trasformatosi in Super Pippo, egli indossava il suo mantello azzurro bordato di giallo con una “S” in rosso sul petto, colori che per parcondicio rappresentavano la Lazio e la Roma da sempre antagoniste.
Pippo svolazzava sulla città alla ricerca di talenti e sesterzi, quando adocchiò sulla zona di Trastevere un talento d’oro che brillava nelle mani di Claudio, detto il Reuccio. Super Pippo gli piombò addosso facendolo suo schiavo. Poi si diresse su uno dei sette colli di Roma e gridò ad una delle sue ancelle “Quirina-le cantanti dove sono? Che inizino i festeggiamenti con le “SETTE VOCI.”
Le festività dovevano durare solo sei lunghe settimane, ma, ahimé! Si protrassero tanto, da diventare lunghe quanto una pista di lancio, da dove il Super Pippo spiccò il suo primo vero e proprio volo. Si gettò sulle orme della Milano Sanremo, ma un anno prima qualcuno aveva saputo del suo arrivo imminente e decise di farla finita, salutando per l’ultima volta il suo amore cantando: “Ciao Amore” aggiungendo, non Tenco più la forza di continuare.
Così il Super Pippo nel ‘68 dovette far dimenticare agli Italici, popolo di canterini, il triste evento del ’67 conducendo SAN-REMO al festino, che gli addossò la colpa del suicidio dicendogli: “Non ci sono santi che Tenco- no…facendolo passare per un mistero di vino e che puntual-mente, e ci riesce!

Gli anni passano e Pippo cresce, nell’anno ’70 con una sua prodezza da Super Eroe afferra al voloLA FRECCIA D’ORO” e conquistatosi la fama di valoroso condottiero, nell’anno ’72 Super Pippo continua a condurre per il naso i suoi sudditi, e canzonetta tutti con CANZONISSIMA. Poi arrivò L’ORA DELLA FANTASIA fa un salto in teatro e per due anni e si trova nella macchina del tempo scaraventato nel futuro senza protezione e SENZA RETE programmato per l’anno ’74 SPACCA-QUINDICI secondi giusti e si aggiudica nel ‘75con UN COLPO DI FORTUNA, che cosa
SECONDO VOI? L’anno ‘77? Bhe, sì ancora lui e poi fu preso a lavorare nel ’79 al LUNA PARK che malauguratamente situato di fronte il palazzo RAI sigla che evolveva con Super Pippo
( Riconduco Ancora Io) gli fece ricordare che una DOMENICA IN una SERATA D’ONORE lui era stato il FANTASTICO5 il numero che aveva conquistato a corte del re Berlusca un regno nel quale restò poco perché gli mancava la sigla RAI(Resuscito Anche Io). Infatti dopo un anno iniziò una serie di SERATE D’ONORE e come Morandi una sua scoperta, aveva detto uno su mille ce la fa, il Super Pippo dice : “UNO SU CENTO è più semplice per me,” e punta sul GRAN PREMIO, e ce la fa e grida: “FANTASTICO!” Ed iniziò un nuovo decennio purtroppo sotto il regno di Pippo…
Correva l’anno ’90 e di decenni ne sono passati due da quel giorno ed i sudditi del feudo Bau-Do ancora esultano: “ Viva il re, Lunga vita al re!”

  Anna Giordano  2007 

 Un po' di anni fa scrissi e resi pubblica questa parodia su Pippo Baudo. Susseguentemente la pubblicai anche su questo blog  in 2011, nel 2014 la Rai ha festeggiato il suo anniversario, 60 anni, con un fumetto dedicato al nostro Pippo nazionale e Topolino e Pippo di Disney... Ecco la mia parodia in cui appunto parlo di Super Pippo nazionale paragonandolo al Super Pippo di Disney. Ero un po' avanti con l'idea oppure la mia idea è stata copiata?
 Ecco il link  dell'intervista a PippoBaudo 
:http://www.rainews.it/.../Accanto-a-Topolino-c-e-il-Pippo...