sabato 14 settembre 2024

IL GUERRIERO CHE È IN NOI

 

Parlare a sé stessi ed incoraggiarsi a proseguire nella vita, andare oltre gli ostacoli è da guerrieri;

 invoglia a vivere, malgrado tutto, è quel che ci vuole , soprattutto in questi tempi incerti che viviamo, cito: " E del doman non v'è certezza".
È bene farsi coraggio, sono d’accordo, ma solo in parte, per come la penso io, vivere per sé stessi è logico , vivere combattendo le avversità è vitale per un guerriero o non guerriero, l'essere umano è dotato di spirito di sopravvivenza, come l' istinto lo è per gli animali, ogni essere vivente, piante, sin anche i quattro elementi naturali e basilari, hanno l'istinto di sopravvivenza, in breve, tutto ciò che c'è sulla Terra. L' istinto salta fuori per salvaguardare sé stessi e la propria specie, per cui essere guerrieri è più che naturale perché l'istinto per gli animali e, lo spirito che alimenta l’essere umano, non hanno altra ragione se non che per la sopravvivenza innanzitutto, nasce spontaneo, negli animali e altre specie, ma l'essere umano è dotato di ragione e quindi dovrebbe essere spontaneo dosare il suo spirito di sopravvivenza rispettando gli altri anche se dovesse essere a suo discapito. 

Ci sono persone che dicono: “Non ho mai chiesto scusa anche quando ho sbagliato”, è qualcosa che sa di egoismo e superbia e non mi piace. L'essere umano dovrebbe essere umile nell'ammettere i propri errori ed addossarsi le proprie responsabilità, perché solo così facendo discolpiamo chi non ha colpa, evitiamo il ripetersi degli errori commessi ed impariamo ad essere guerrieri per sé stessi, ma non a discapito degli altri. A ben riflettere, non ci sarebbe più la guerra, la paura che la genera, temere che l'altro possa nuocere, non ci sarebbe più la gelosia, né la necessità di combattere perché essere felici in un giorno di pioggia è bellissimo, vuol dire di avere la pace e la luce del sole dentro di sé, ma essere felici sapendo che la pioggia è causa di dolore, tristezza per gli altri, magari anche dovuta ad un proprio errore, non riconosciuto o non ammesso, è da persona senza coscienza e senza cuore.

Chi ammette solo quel che può far piacere a sé stessi, incuranti dell'altrui dolore, non sarà mai un vero guerriero e paladino della propria e l’altrui vita.

Parlare a sé stessi fa bene, chissà, forse, per una volta, parlare liberamente a sé, senza freni si riesce ad amare gli altri  le differenze, per come sono, perché ognuno ha il suo carattere ed il suo modo d'essere è la cosa più giusta e bella che ci sia, ma non avere rispetto e l’umiltà di riconoscere i propri difetti ed errori distrugge  quell'equilibrio sottile sul quale poggia la coesistenza e la pace nel mondo.
Nella vita il vero guerriero è colui che esce ferito, ma vincitore, da una battaglia senza avere seminato morte, ma creato pace!

 Anna Giordano. 16/02/2022