lunedì 3 giugno 2019

Libertà ridata ( Affinché la Memoria non vada mai persa per le vittime della Shoah)



Libertà ridata     ( Affinché la Memoria non vada mai persa)

Passerotto,
che sul gelido filo spinato
guardavi gli uomini infierire sugli altri loro simili.
Tu,
che vedesti sfilare in quei campi, nude e scheletriche vite,
di cui, ancora oggi, si nega l’esistenza
Racconta tu, com'erano  trattate quelle vite…
assoggettate e crudelmente sottomesse all'odio razziale,
raccontami,
 come sopravvivesti a tanto atroce male?

Tu vedesti l’eterno livore,
alimentare quegli esseri senza cuore,
vedesti il loro rancore trasformarsi in fumo sacrificale,
che  usciva dai comignoli di quei forni dell’orrore,
dove ogni parola è vana per raccontarne il dolore.

Dimmi dov'era allora, la misericordia che tanto cantiamo
ed innalziamo nelle nostre preghiere all'eterno  Amore,
che in quei luoghi rimase freddamente assente…
Tu,
unico spettatore libero di pensare e agire,
volasti  attraverso  quel fumo prendendo sulle tue fragili ali
le anime loro, che portasti in alto, sempre più in alto, lontano dall'odio,
per  renderle finalmente libere.

30/05/2019 Anna Giordano




MI MANCHI





Mi manchi…

A te che mi seducevi con sorrisi crespi di solitudine nel vespro.
A te che mi riempivi delle profondità dei tuoi abissi.
A te che conducevi lo sguardo mio nell’immensità della tua luce;
dedico questo scritto, per non dimenticarti,
ora che vivo lontana dal tuo sguardo azzurro.
Mi manca la tua luce che cerco di barattare col blu del cielo
e il verde dei campi...

Dio come sei bello, mare!
Come sei perfetto nonostante le tue rughe,
e le fossette porose disegnate dal vento;
il destino delle tue onde
si arresta ai piedi delle rocce.
Gabbiani dominatori,
sulle sommità delle colline in pietra,
adottano gli atteggiamenti di un pensatore africano.
Mi piacerebbe viaggiare nella loro anima,
per vivere anche soltanto un attimo,
il loro sguardo su di te.
Pescatori in cerca di solitudine,
assaporano la tua tranquillità
seduti sui tuoi marciapiedi,
tappeti di mosaici rocciosi…
Amo quei marciapiedi che perpendicolari si slanciano verso il tuo infinito.
Mare, sei il solo viso che conosco,
la cui bellezza pare eterna,
che piova, faccia bello,
soffi il vento o l’aria non respiri,
sei sempre là,
vestito d’espressioni diverse
ed infinitamente seducente…
Che tu gioisca o no dei raggi solari o lunari,
lo sguardo tuo resta,
terribilmente luminoso d’emozioni.
Incantata dai tuoi movimenti,
a ogni istante le tue onde si spingono nel mio profondo,
ne sento l’odore ed il rumore e l’eco dei tuoi passi,
come musica inedita,
vestiti di grazia in me si ripetono,
regalandomi l’eleganza di una danza,
di cui lo stile dimora indefinito.
                                                                            12/10/2007                   Anna Giordano