mercoledì 27 gennaio 2016

Da Anna Frank ai profughi Siriani ( Poesia)



Da quella finestra Anna, tu osservasti il mondo,
 lo stesso che ospitava i tuoi carnefici.
Lo stesso per il quale ognuno si batteva e che,
purtroppo,
 ancor oggi si batte per vivervi.

Ieri scrivevi la tua vita nel diario
in cui racchiudesti la libertà perduta.

Oggi profughi in fuga per una guerra assurda,
son ospiti non graditi privati dei pochi cimeli
unici beni salvati da un esodo funesto.

Così a te capitò e agli altri deportati
che furono spogliati di ogni bene,
ricordi strappati all'identità di ognuno.

Hai scritto quel tuo diario,
sperando di rileggerlo,
quel diario che oggi per noi
è testimone diretto,
dei sogni tuoi spezzati,
ma che purtroppo,
ci insegna che ancora non sono bastate
le tue parole,
per giungere al cuore di chi oggi propone
la legge di confiscare i beni
a chi fugge la morte
e non chiede una seconda volta di morire,
nelle azioni meschine
di chi li priva dei loro ultimi ricordi,
ancorati, forse,
a pochi spiccioli o ad una catenina. 

Anna Giordano 27 gennaio 2016