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C’è
chi vive la vita normalmente e c’è chi cerca di viverla fra le macerie della
guerra.
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C’è
chi da piccola va a scuola e chi alla sua stessa età è data in sposa.
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C’è
chi sfila sulle passerelle per la moda e c’è chi sfila e fa la fila alle
frontiere, da un continente
all'altro per fame e libertà.
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C’è
chi si ammazza e si batte per un tozzo di pane e c'è chi butta il pane in pasto che ai gabbiani.
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C’è
chi inneggia alla bella vita mostrando la gioia a chi inneggia alla guerra o alla loro
battaglia, che non conosce la parola gioia e neppure la parola fine.
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C’è
un bimbo che impugna e suona la chitarra e ce n’è un altro che impugna e il mitra e lo fa suonare.
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C’è
poi chi gioca spensierato nel parco dei giochi a lui riservati e chi s’inventa giochi parchi tra
le macerie di una guerra infinita.
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C’è
chi guarda nell'obiettivo per catturare un’immagine e c’è chi ha per obiettivo
di puntare, il suo fucile sul nemico.
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C’è
chi cresce bene in carne e sorride alla sua mamma, mentre un altro bimbo solo pelle e ossa, che del sorriso non conosce l'ombra, perché intorno a lui e sin dalla nascita aleggia la morte.
- C’è
chi da piccolo lavora in miniera e da schiavo scava e spacca le pietre o tutto sporco e stanco fa mattoni di fango, mentre chi, tutto pulito, gioca al caldo a casa sul tappeto con i mattoncini dei Lego.
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C’è
un tramonto ed allo stesso tempo all'orizzonte uno scoppio, la luce sembra
uguale al sole,
ma una muore per rinascere l’indomani per la vita, mentre l’altra brilla soltanto per un attimo e non ha seminato che morte.
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Poi
guardo il quadro della ragazza con l’orecchino
di perla e vedo una bimba col turbante di garza, che le fascia la testa quasi allo stesso modo e tanto le somiglia e la ricorda, ma le ferite fanno
la differenza tra la guerra e l’opulenza.
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C’è
chi si tuffa nella piscina e c’è chi l'acqua la cerca ormai da una vita.
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C’è
chi canta vestito da guerriero e chi vive la guerra senza cantare.
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C’è
chi dorme in lenzuola di seta e chi giace sull'asfalto perché la guerra l’ha
ucciso.
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C’è
anche chi per la gloria e la celebrità musicale, attraversa sulle strisce pedonali perché il ricordo viva
nella storia, come c’è chi attraversa il deserto a piedi, incatenati e prigionieri della storia.
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C’è
chi piange di gioia per un Oscar e chi, pur essendo ferito e piccolo, cerca di regalare
la gioia
alla sua mamma che per lui piange la sua paura.
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C’è
chi fa ginnastica alzando le braccia e chi le alza davanti a un soldato armato.
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C’è
chi per un film riceve un Oscar e chi salvando un bimbo dai bombardamenti non riceve
niente.
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C’è
il pianto del dolore della Pietà per Cristo morto e c’è un povero cristo che
piange per la
sua pietà.
Pace e amore,
paix et amour, peace and love.
L’amore
e la pace, due eterni innamorati della vita
La pace è il silenzio improvviso, che nasce nel bel mezzo di una battaglia ed è la sola speranza
per la vita.
Anna
Giordano 06/04/2019