Il clima ed i suoi cambiamenti.
Oggi abbordo un tema sul quale si discute ormai da
anni tanto che varie nazioni decisero l'11 gennaio 1997 di firmare: Il
Protocollo di Kyoto in Giappone. Un accordo tra le varie nazioni per ridurre le
emissioni di gas nocivi nell'atmosfera. Uno di questi gas fra gli altri è
il CO2 conosciuto comunemente come anidride carbonica, che contribuisce al
surriscaldamento del nostro pianeta producendo il così detto effetto serra, che
noi tutti conosciamo, e che in parole povere, vuol significare, che i gas
nocivi hanno formato uno strato o meglio un involucro che si interpone fra la
Terra e la nostra atmosfera, permettendo ai raggi solari che penetrano
l'atmosfera a rimanere intrappolati proprio come avviene per le nostre serre,
esse imprigionano il calore dei raggi solari e non lo fanno uscire trattenendolo
all'interno.
La stessa cosa avviene anche sul nostro pianeta, i gas con il loro involucro
non fanno più respirare la Terra e la surriscaldano impedendo un normale
circolo di areazione, perché impediscono ai raggi solari di riflettersi ed
uscire in parte nello spazio, lasciando di essi solo una parte che serve a
riscaldare la Terra.
I risultati delle nostre azioni indiscriminate per l'utilizzo dei mezzi di
trasporto e di attività industriali inquinanti, senza escludere tutto il resto
che contribuisce al processo di surriscaldamento, di cui i governi dei vari
stati, pur essendone a conoscenza non hanno preso in considerazione i rischi,
che oggi devastano il mondo intero.
I cicloni, uragani, tifoni, willy willy, che prendono il nome in base al luogo
di appartenenza geografica, ma in sintesi sono uguali come natura ed effetti devastanti.
Le notizie, è il caso di dirlo, piovono e inondano i
telegiornali, internet, con servizi video e fotografici, dei disastri
provocati dagli sbalzi termici, dal caldo intenso che provoca riscaldamento
degli oceani ed evaporazione dell’acqua che accentua ancor più il processo di riscaldamento, trasformandosi in nuvole cariche di
elettricità, i così detti: cumulonembi, nuvole a forte tendenza temporalesca
che incontrando correnti d'aria fredda in altitudine, poiché si
sviluppano in verticale, ricadendo sulla Terra ed inondandola con una quantità
d'acqua enorme, fenomeni che negli ultimi tempi si producono con relativa
frequenza, spazzando via tutto con inondazioni bibliche, ma non in 40
giorni, bensì in poche ore.
Questo fa pensare che i governi che hanno aderito
al Protocollo di Kyoto hanno fatto ben poco per salvaguardare il nostro
pianeta, la nostra vera casa comune.
La Terra brucia, annega, sbuffa la sua collera per
essere stata ridotta nello stato in cui si trova. I Ghiacciai che si sciolgono
sulle cime delle montagne più alte, passando ai ghiacci del Polo Sud, che sono
la riserva di acqua dolce della Terra, alimentano con il loro scioglimento l’
innalzamento dei livelli dei mari, gli iceberg alla deriva al Polo Nord, che
per fortuna non cambiano i livelli del mare, poiché con il loro peso si attengono
alla legge di Archimede, ma sono un grande problema per la fauna la flora e gli
abitanti del Polo Nord che cambia loro, totalmente, il modo di vita.
Abbiamo tolto al nostro pianeta gran parte dei suoi
polmoni, bruciando e disboscando; in primis cito l'Amazzonia, un ecosistema vecchio
di millenni che fungeva da polmone, grazie alla foresta pluviale, la riserva
d'ossigeno per buona parte del pianeta che con il disboscamento oggi produce
meno ossigeno.
Poiché le piante si nutrono di CO2 anidride
carbonica, nostra nemica, che poi trasformano in prezioso ossigeno grazie alla
fotosintesi clorofilliana, oltre a mantenere un equilibrio di umidità utile ai
cicli vitali delle stagioni insieme a tutte le altre aree verdi di tutto il
pianeta. Noi esseri, per così dire, intelligenti, abbiamo contribuito a distruggere
tutto ciò, con la nostra incuria, la nostra avidità, la nostra lascività,
badando solo ai profitti e alle comodità, provocando l'inquinamento dell'aria,
tanto preziosa per noi tutti e per la vita di tutto il pianeta.
Cosa sarà della nostra unica casa? La nostra
esistenza? Cosa lasciamo alla nostra prole? Siamo giunti ad un bivio senza
ritorno, visto che si cercano altri pianeti dove pochi eletti potranno cercare
scampo, se ci riusciranno; al posto di impiegare le proprie risorse per ridurre
le emissioni dei gas nocivi, missione iniziata da una vita, protratta nel tempo
e mai completata.
Non voglio essere catastrofica, ma semplicemente
realista.
Spero vivamente, perché la speranza è la fiamma che ci
anima e ci fa affrontare l'incognita del domani, che malgrado tutto quel che
sta accadendo, la natura possa ancora far miracoli, come ha sempre fatto, e mettendo
a profitto la nostra intelligenza, possiamo aiutarla a rimettersi dall'avvelenamento
che le abbiamo causato, facendo attenzione a non guardare i propri interessi, ma
creare nuovi mezzi di trasporto utilizzando ad esempio l'idrogeno oppure
l'acqua, elementi che non inquinano, ricordo che un tempo c'erano i motori ad
acqua di alcuni trattori, ma già, dimenticavo! Dal petrolio si ricavano
più guadagni... l'energia che sta nell'aria si potrebbe sfruttare, già, ma è
meglio non approfondire le vecchie teorie che sono state insabbiate per il
semplice motivo che produrre energia con gli attuali mezzi: petrolio,
fotovoltaico, eolico, ecc...si ricavano più profitti e rimaniamo tutti
assoggettati al sistema creato per spolparci!
Vorrei tanto augurarmi e sperare in un mondo migliore, che la voce della
scienza sia messa a profitto di noi tutti e non solo per chi pensa ad
accumulare solo per sé stesso, incurante dei danni che arrecano i cambiamenti
climatici alle popolazioni del mondo intero.
Mi fermo qui, ma riprenderò questo argomento poiché c’è ancora tantissimo da
dire ed approfondire.
Anna Giordano 24/08/2023
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