Immagini frantumate
tasselli di una vita ricomposta alla rinfusa,
confusione senza meta.
Disegni che si abbracciano,
sgretolati da una guerra,
frammenti di mosaici distrutti.
Ogni tessera racconta una storia,
una voce si alza da esse,
forse, quella di un bimbo o di una madre,
che piange o canta una nenia ancor prima di sera,
anche se,
anche se,
dove c'è guerra permane la sera!
Fiori e figure geometriche
parlano e raccontano,
forse,
l’identità di una moschea o un di giardino
dal selciato di piastrelle dipinte
dal selciato di piastrelle dipinte
per decorare la vita coi colori.
Ma ora?
Non sono altro,
che pezzi di mosaici distrutti ed ammucchiati,
buoni soltanto per essere buttati
così come le vite di chi li ha costruiti.
Eppure parlano di ciò che erano
di quel che rappresentavano,
di case e di giardini, dal sole
baciati
in cui la vita era vissuta e non subita,
Adesso...
quel che di essi resta,
sono solo macerie, senza più vita.
29/05/2016 Anna Giordano
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