RIBELLE - Testo di Oriana Fallaci
- A diciassette anni fui assunta come cronista in un quotidiano di Firenze.
- E a diciannove o giù di lì fui licenziata in tronco (…).
- Mi avevano ingiunto di scrivere un pezzo bugiardo su un comizio
d'un famoso leader nei riguardi del quale, bada bene,
nutrivo profonda antipatia anzi avversione(..).
- Pezzo che, bada bene, non dovevo firmare.
- Scandalizzata dissi che le bugie io non le scrivevo, e il direttore (…)
rispose che i giornalisti erano pennivendoli tenuti a scrivere
le cose per cui venivano pagati. Aggiungendo...
- Non si sputa nel piatto in cui si mangia".
- Replicai che in quel piatto poteva mangiarci lui,
che prima di diventare una pennivendola sarei morta di fame, e subito mi licenziò.
- No, nessuno è mai riuscito a farmi scrivere una riga per soldi.
- Tutto ciò che ho scritto nella mia vita non ha mai avuto a che fare con i soldi.
Nessun commento:
Posta un commento