giovedì 4 luglio 2024

LA SOCIETA' DI DOMANI

 

Ciao, oggi mi va di esprimermi come se parlassi ad ognuno di voi, che magari mi legge.

Ciò di cui voglio parlare concerne la società e la moda, non solo sul come ci si veste, ma moda sotto tutti i punti di vista, qual è la corrente oggi che in molti seguono e perché.

Parlo in primis del fenomeno collettivo, non possiamo negare che i trequarti delle persone si vestono in base alla moda, giusto per citare un esempio, ma ce ne sono tanti altri.

Le persone sono facilmente influenzabili ed è vero, per fortuna una minima parte conserva la sua autonomia nel modo di agire e pensare.

Influenzabili perché? Per meglio capire, basta guardare all'uscita da scuola i ragazzini, guardate quanti di loro vestono allo stesso modo, e vi renderete conto del perché.

Questo è l'esempio uno dei più lampanti. Con questo, cosa voglio dire? I ragazzini saranno gli uomini di domani, e come agiscono oggi agiranno domani.

Oggi chiedono ai genitori di mangiare cibi importati da altri paesi da grandi catene di fast food vestire con quella marca o avere lo zaino, il motorino le scarpe ecc… come i loro coetanei, e domani, faranno lo stesso per altre cose, il comportamento segue una determinata moda di gusto collettivo, che cancella la personalità individuale perché si rapportano ad un modello adottato dalla maggioranza di persone.

Così facendo non si determina una scelta oculata e in rapporto alle proprie esigenze, ma a quelle che sono le esigenze degli altri, basandosi solo su un principio, quello di non sentirsi escluso perché diverso. Dico questo estremizzando, ma in parte è così che avviene.

Avete prestato attenzione, quando succede un fatto di cronaca, come seguono altri fatti di cronaca analoghi?

L'essere umano tende ad emulare un personaggio e tutto ciò che può colpire la sua fantasia i suoi ragionamenti, sia in modo positivo che negativo, ha poca importanza; quello che ha importanza è l'allarme che da ciò scaturisce: siamo davanti a fenomeni di collettiva volontà che segue in buona parte la stessa corrente. Si vive l'effetto domino.

Ad esempio, se prendiamo degli esempi nella storia, tipo Hitler, oppure il leader di una setta che ordina di ammazzarsi, e gli addetti si ammazzano.

 Questo prova che l'equilibrio della mente umana è fragilissimo e basta poco per essere influenzato da fattori esterni.

Si parla di scelta, di rimorso di tale scelta o insoddisfazione, tutto ciò che ne scaturisce è l'insicurezza che nasce dal dubbio, magari col quale si cresce.

Perché c'è sempre stato chi ha scelto al posto tuo, dico tuo per dire in generale e, quando si viene messi a confronto con la scelta, in età avanzata, il tuo carattere, i tuoi gusti, non sono in grado di scegliere, ed hai bisogno di qualcuno che ti aiuti, per assicurarti che hai fatto un ottima scelta, se c'è qualcuno che ti ha sempre protetto, ma se quel qualcuno non c'è, succede che ti cerchi un modello da seguire e ti aggreghi ad un fenomeno collettivo, perché l’unione fa la forza, ti fa sentire protetto dall’idea che a sbagliare in tanti non sia possibile, che ti fa dire: se l’hanno scelto loro sicuramente in base al numero elevato, io non sbaglio di certo.

Ma siamo sicuri di questo? Io non credo, poiché se pensi al primo che ha fatto la scelta, magari l’ha fatta perché fa parte di quella percentuale del 75% che fa la propria scelta in base agli altri, che essa sia sbagliata o no.

Immagina che l’abbia fatta perché ha seguito l’esigenza personale, ti rendi conto che chi l’ha seguito magari non aveva le sue stesse esigenze, ma l’ha comunque seguito solo perché non era in grado di scegliere! Ampliando il fenomeno, solo perché lo fanno gli altri e si dice: "Lo faccio anche io."

Quindi direi che tutto nasce dal nucleo familiare, nel quale si cresce. Se c’è equilibrio, bene, se invece l’equilibrio oscilla da una parte più che dall’altra, causa uno scompenso nel bambino che è una matricola della società futura e mi domando cosa ne sarà, forse saremo tutti uguali e senza un’anima e una indipendenza, schiavi delle nostre insicurezze e senza iniziative o fantasia nel sapere gestire la propria vita?

                                                                                                 

Anna Giordano. 2008

 


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