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Un ringraziamento a Domenico Ernandes per avermi affidato il testo di DERIA per dar voce al riassunto biografico del filosofo greco Zenone di Alea, con questo video illustrato e curato da Domenico in tutti i dettagli al quale vanno i miei complimenti per tutto l'insieme e per la passione che vi mette nel realizzarli insieme a DERIA.
Il video riservato a Zenone e che ho avuto il piacere di conoscere attraverso quanto ho letto per l'audio del video.
Mi ha fatto riflettere un attimo su quanto egli sosteneva che la freccia volando verso l'obiettivo si fermasse punto dopo punto. Così mi son detta che forse non era la freccia a stare ferma, bensì il tempo, intorno al quale e dentro il quale avvengono gli eventi con tutti i movimenti insieme a tutto il creato intero, se questi ha un limite.
Il tempo resta spettatore di tutto è statico e noi che lo attraversiamo siamo e diamo a lui il movimento.
Il tempo è eterno non lo abbiamo mai visto perche lo viviamo, non è mai scomparso dopo una eruzione vulcanica, dopo una stagione o dopo un'era, egli ha solo subito gli eventi che hanno segnato lo spazio riservato ai vari eventi. Per cui traggo dal mio ragionamento partito sul discorso di Zenone, un filoso di cui prima di questo video non conoscevo, poiché non ho mai letto nulla di lui ma che il suo paradosso sulla freccia che si ferma ad ogni punto mi ha incuriosita ed ho cercato una risposta dicendomi che se si ferma ad ogni punto pur si muove. Forse per Zenone non effettuava nessun movimento, ma per quel che ho pensato è che sia il tempo ad essere statico, e non la freccia. Il tempo è situato sempre nel presente, e che gli attimi si fermano nel caso specifico, rappresentati dalla freccia, su ogni puntino che oggi chiamerei nanosecondo, per essere il presente del passato ed il futuro del presente che si fondono sullo stesso ed unico punto del tempo statico, cioè il presente e per cui, la freccia resta
ferma su ogni punto. Proprio perché il tempo è statico e la freccia nel suo movimento ne attraversa gli attimi punto dopo punto proprio come i secondi. Infatti la freccia in ogni suo movimento attraversa lo spazio restando sempre nel presente, poiché il passato e il futuro sono il vissuto del presente e il futuro da vivere nel presente il tutto avviene su quel punto sul continuo movimento. Noi siamo vita in movimento e marchiamo il tempo con il nostro movimento o eventi per meglio farmi comprendere. Molte volte diciamo che il tempo fugge, che passa in fretta, ma in verità siamo noi a passare, lui è sempre là a guardare, lo spazio che ha messo a disposizione è tutto l'universo, per cui siamo noi a viverlo nel suo involucro e non lui a viverci. Siamo tempo ed il tempo attraverso noi è vita, due elementi uno statico e l'altro mobile, la vita si svolge grazie al tempo ed il tempo esiste grazie alla vita, proprio come succede con la vita e la morte, la morte senza la vita non esiste poiché statica così come lo è il tempo se non ci fosse la vita entrambi si annullerebbero. La vita è la sola cosa che vive, il tempo lo attraversiamo nel continuo movimento e cambiamenti fino a raggiungere la morte, i due punti fermi della vita. Un punto mobile che stabilisce l'inizio e la fine di sé stessa all'interno del tempo che coesiste, in quanto punto statico con la morte. La morte che mette fine alla vita rendendola immobile ed invisibile come il tempo perché non c'è più il movimento. Se tutto fosse fermo, concetto di Parmenide professore di Zenone, mi sarebbe piaciuto loro domandare, peccato che non sia possibile, noi e tutto l'intero universo mobile esisteremmo se fossimo statici senza cambiare, ma la realtà quale sarebbe? Forse il nulla? Ma ancora quale sarebbe giusto, il movimento della vita o la staticità del tempo? Io penso che i due si completino ma chi dei due è statico, che sia il tempo ma non ne ho prova o certezza, perché il mio è solo un ragionamento cercando di capire e non confermare. Grazie Domenico e DERIA per avermi dato questo spunto per farmi riflettere e spero che sia di spunto anche per gli altri. Ciao!
Anna Giordano 25/09/2024
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