Ancora musica e poesia. La musica è poesia e il massimo delle sua bellezza è, quando al suo ascolto, riesce a trasmettere immagini ed emozioni da cui scaturiscono storie, o ancora pensieri, ricordi nostalgici e tutto ciò che le note di una sinfonia come questa, possono ispirarmi per scrivere una poesia su una storia d’amore, è una melodia lieve come le note suonate dai violini e l’arpa, travolgente come la rabbia ed il dolore, idilliaca come un tramonto e bella come l’amore … Fantastico Mhaler. Sinfonia n° 5 di Mhaler Adagetto.Sehr Langsam (molto lento) Le spiagge son deserte. Le onde muoiono sul bagnasciuga e tutto tace anche le orme son diventate silenzio e pace. Oh! Scogliere bianche e tempestose onde, voi che vedeste il sole nascere e morire, infinite volte, raccontatemi il suo amore che vedeste sperare sulle sommità delle vostre candide rocce. Ora che son di ritorno qui a Dover ditemi della sua storia, dell’amore che in lei ardeva. Quando vestita di candidi veli, sostava al tramonto dorato, sulla falesia a rimirar lontano il mio ritorno, e il vento accarezzava le sue forme angeliche e sul suo viso scolpito, come se fosse una statua, al tramontar del sole, brillava una lacrima di dolore. Gemeste insieme al suo dolore ed il suo pianto divenne sinfonia, credendo che io fossi morto impazzì di tristezza e nostalgia. Voi non faceste nulla per fermare il suo gesto neppure tu, sole, prepotente che rapisti la sua immagine per illuminare i tuoi spazi d’ombra! Ditemi com'era quella sera al tramonto, quando disperata sul ciglio delle vostre scogliere avvolta da bianchi veli lasciò volare il suo corpo gettandosi nel vuoto. Ditemi onde spumose, dov'è finito il mio amore quando vi volle abbracciare? Neppure tu, mare, che da sempre ti amò, le impedisti d’amarmi, così tanto, da donarsi alle tue onde pur di raggiungere l’oltre sponda nella speranza di riabbracciarmi! Anna Giordano 2009
Un blog universale per chi ha voglia di leggere: poesie, racconti, riflessioni, aforismi e tantissime altre bizzarrie della scrittura viste attraverso gli occhi dell'anima, accompagnate da tante fotografie. "TUTTI I DIRITTI D'AUTORE SONO RISERVATI"
martedì 30 aprile 2019
SINFONIA DI UN AMORE- Poesia , voce e montaggio video di: Anna Giordano
Ancora musica e poesia. La musica è poesia e il massimo delle sua bellezza è, quando al suo ascolto, riesce a trasmettere immagini ed emozioni da cui scaturiscono storie, o ancora pensieri, ricordi nostalgici e tutto ciò che le note di una sinfonia come questa, possono ispirarmi per scrivere una poesia su una storia d’amore, è una melodia lieve come le note suonate dai violini e l’arpa, travolgente come la rabbia ed il dolore, idilliaca come un tramonto e bella come l’amore … Fantastico Mhaler. Sinfonia n° 5 di Mhaler Adagetto.Sehr Langsam (molto lento) Le spiagge son deserte. Le onde muoiono sul bagnasciuga e tutto tace anche le orme son diventate silenzio e pace. Oh! Scogliere bianche e tempestose onde, voi che vedeste il sole nascere e morire, infinite volte, raccontatemi il suo amore che vedeste sperare sulle sommità delle vostre candide rocce. Ora che son di ritorno qui a Dover ditemi della sua storia, dell’amore che in lei ardeva. Quando vestita di candidi veli, sostava al tramonto dorato, sulla falesia a rimirar lontano il mio ritorno, e il vento accarezzava le sue forme angeliche e sul suo viso scolpito, come se fosse una statua, al tramontar del sole, brillava una lacrima di dolore. Gemeste insieme al suo dolore ed il suo pianto divenne sinfonia, credendo che io fossi morto impazzì di tristezza e nostalgia. Voi non faceste nulla per fermare il suo gesto neppure tu, sole, prepotente che rapisti la sua immagine per illuminare i tuoi spazi d’ombra! Ditemi com'era quella sera al tramonto, quando disperata sul ciglio delle vostre scogliere avvolta da bianchi veli lasciò volare il suo corpo gettandosi nel vuoto. Ditemi onde spumose, dov'è finito il mio amore quando vi volle abbracciare? Neppure tu, mare, che da sempre ti amò, le impedisti d’amarmi, così tanto, da donarsi alle tue onde pur di raggiungere l’oltre sponda nella speranza di riabbracciarmi! Anna Giordano 2009
AFRICA
Poesia di Anna Giordano- Musica di Jhon Barry - Colonna sonora del film: "La mia Africa" Guardando un film ho visto in te, Africa, racchiuse meraviglie quasi irreali, così differenti dai nostri luoghi. Fiumi, laghi, cascate, dall'alto d’un volo, sembrano vene in cui scorre la linfa di una terra che respira la vita. Alle frontiere inesistenti, nella tua sconfinata solitudine, lo sguardo vi si perde ... Bella come l’alba del creato, come una rosa profumata tra le spine, l’immensità in te trova le sue misure. Laddove gli occhi, sotto le stelle lucenti, più che in ogni altro luogo, l’eguagliano nella luce, talmente è l’emozione, che tu, terra d’Africa, gli trasmetti. Librarsi nell'aria per sorvolare sommità di monti, branchi di gnu in transumanza, che alla rinfusa corrono in sterminati spazi, per chilometri e chilometri. Colonie di fenicotteri rosa, colorano il paesaggio, alzandosi in volo a gruppo come isole vaganti, che delle acque sottostanti occupano i luoghi. Serpeggiano i fiumi tra vergini distese rigogliose, forza della natura! Cuccioli di leoni, zebre, bufali, elefanti, alberi che tendono le braccia al cielo nella notte albeggiante. Le verdi foreste dei monti unendosi con la savana, esprimono l’immensa libertà, per una terra che da sempre è schiava . Fauna e flora, in armonia, si sposano per l’equilibrio reciproco di sopravvivenza. Africa, pur se non misi mai piede sulla tua terra, hai preso del mio cuore nel sol vederti: l’essenza di tutte le emozioni che lo abitano. Tramonti unici di cui il sole, enorme disco di fuoco, sembra lì, abitare e, quando va’ a dormire, prende per letto la tua terra, come te, Africa hai preso per giaciglio il mio cuore. 23/06/2006 Anna Giordano
sabato 27 aprile 2019
DE MOTS ET DE VIOLETTES
À l'ombre des mots,
les émotions se cachent,
ainsi que les violettes sous les feuilles.
Ingénues, parfumées,
ne passe pas inaperçue à l’odorat
à qui elles parlent du printemps,
ainsi comme les
larmes
d'un doux frisson,
qui ouvre l'âme et le cœur,
dans une tiède journée d’avril.
27/04/2019 Anna Giordano
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Versione originale in italiano
Di viole e di parole
All'ombra delle parole
si celano le
emozioni,
così come le viole alle
foglie.
Ingenue, profumate,
non sfugge il loro
odore,
che parla di primavera,
come neppure le
lacrime
di un brivido gentile
che invade l'anima e il cuore
in un tiepido giorno
d'aprile.
(24/03/2019 ) Anna Giordano
LA PIANTA ED IL TRAMONTO poesia e voce di Anna Giordano
In uno squarcio di tempo le nuvole si accorpano
e creano un quadro inedito di sinfonia cromatica.
Il grigio si dimena tra il bianco ed il sereno
e il cielo senza luna si presta a far da sfondo,
con la sua tela azzurra zuppa d’oro e amaranto,
a nuvole baciate da raggi scintillanti
che ornano le chiome con sfavillii di diamanti…
Ed io che sto a guardare con le radici in terra,
ferma, senza volare,
presto i miei rami al quadro per fargli da cornice,
e quei bagliori intensi di sole vacillante,
baciano i mie fiori viola, ormai senza più luce,
lasciandomi sul viale di un autunno che avanza
in un tramonto di pace e colmo di speranza.
Anna Giordano 2/11/2015
sabato 13 aprile 2019
LA STRADA - Poesia, voce e montaggio video di Anna Giordano
La strada
luogo in cui si
affronta la vita.
Faccia a faccia con la
realtà,
con le insidie
che in essa si celano.
Giungla d’asfalto
dove s’ impara a
camminare.
La strada,
insegna a
difendersi,
a combattere
oppure
t’intrappola e si diventa:
o figlio di puttana o
fesso e basta.
La strada è una
matrigna senza cuore,
può far di te qualcuno
oppure nessuno,
la strada è di tutti,
è là!
Ti apprende a dire no a
chi non ti lascia vivere,
ad affrontare le
avversità, oppure…
soccombi
abbandonandoti alle
sue insidie,
senza una meta e senza
un domani,
nelle sue mani, fredde
e senza amore.
La strada è dolore,
per molti è anche
piacere, sì,
piacere di camminarvi,
piacere di trovare
nuovi amici,
di riscaldarsi le mani
con le caldarroste,
di passeggiare mano
nella mano,
sognando.
La strada accoglie
anche chi ha perso la sua voce,
sì, per chi il domani
non ha più incroci e,
cieca,
scorre davanti agli
occhi senza luce,
dove ognuno passa e
non ti vede
perché fa freddo e ha
fretta
di rientrare a casa.
E tu,
nel tuo cartone,
la tua casa,
rimani lì,
a guardare
come piove...
22/05/2009 Anna Giordano
venerdì 12 aprile 2019
PENSIERI SU I BUCHI NERI.
Cosa sono i buchi neri? I buchi
neri sono il ripostiglio, in cui, le stelle curiose avvicinandosi troppo…
finiscono.
1) Sono degli aspiratori senza sacchetto e senza
fondo.
2)
Sono gli antropofagi delle galassie.
3)
Sono come le banche, più li
riempi e meno ci trovi.
4)
Sono come i trucchi del mago ci
sono ma non li vedi.
Tutto questo come altri esempi, a partire appunto, dalle cellule, l'embrione, giusto per citarne qualcuno, ci riportano al circolo della vita che si ripete...
Ma ritornando al buco nero, nero perché essendo come una ciambella, il buco rappresenta lo spazio che è nero, da profana in materia che sono, definirei l'anello di fuoco che inghiotte e non rigurgita nulla, proprio poiché man mano che incontra l'energia delle stelle o soli che siano, si nutre e imprigiona nell'anello tutta la loro energia diventando sempre più grande lasciando al suo centro l'oscurità dello spazio, forse, chissà, fino a diventare una massa unica da raggiungere una quantità energetica tale, da poter generare un altro ipotetico Big Bang e tutto ricomincia creando così altre galassie, fino ad estendere all'infinito questo universo in un continuo rinnovamento ciclico... Mi scuso e mi fermo qui, poiché la mia è solo fantasia e non scienza e non vorrei irritare la suscettibilità di qualche scienziato, che sicuramente si esprimerebbe con conoscenza scientifica assodata e provata, sul fenomeno dei buchi neri, che esistono grazie alla forma degli anelli di luce ed energia, che ne mettono in risalto il loro colore scuro.
Anna Giordano
martedì 9 aprile 2019
Pensieri sulla Libertà
"La libertà in assoluto non esiste poiché ogni libertà ha le sue schiavitù ".
"La libertà è una condizione di vita, ognuno pensa di essere libero, ma è solo schiavo del suo modo di vivere".
"Drogarsi è una libertà ambigua poiché si è liberi della propria scelta, ma terribilmente prigionieri della stessa...
La droga è la prigione della libertà ".
"Ogni indipendenza diventa dipendenza".
Anna Giordano
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