domenica 22 marzo 2020

MERAVIGLIA !


Lo sguardo si sveglia
apre gli occhi e contempla
il sole abbracciare la terra.

Meraviglia
i campi verde bottiglia
di un’erba gentile e tremante
al respiro del giovane aprile.

Meraviglia

tra i cuori di foglie le viole,
gli uccelli intenti a cantare
nidificano il canto in amore.

Meraviglia

il bianco ciliegio,
contrasta
col rosa del pesco
le primule d’oro
i myosotis color cielo
occhieggiano fra i teneri ciuffi
di erba e foglie marcite.

Rimesto d’odori e colori
sorprendono i sensi ogni volta.

E la natura si sveglia
e la scintilla s’accende
illumina
l’anima e il cuore…
di  meraviglia.

Anna Giordano Marzo 2013








sabato 21 marzo 2020

IL GUARDIANO DEL CANCELLO


Non capivo il perché di quella strada
situata tra le due colline della città, fosse differente da tutte le altre; sempre deserta, pulita, ordinata, neppure una foglia fuori posto.
Le aiuole che la costeggiavano erano piene di fiori tutti dello stesso colore e le poche villette,
anche esse tutte uguali, sembravano uscite da un quadro d’autore. 
La cosa strana, era che, a parte me, non c’era nessun altro; nessuno, eccetto una persona: un guardiano.
Un guardiano con tanto di divisa e berretto che sostava imperturbabile, dietro un cancello di ferro battuto, dall'altro lato della strada.
Con aria schiva leggeva sempre un giornale e mi teneva d’occhio quando passavo.
Beh, un po’ come fanno i guardiani, ma la cosa più strana era che, dietro quel cancello non c’era altro che un immenso prato fiorito. 
Quel giorno, mi feci coraggio ed attraversai la strada. 
Non avevo mai osato farlo, forse, inconsciamente avevo paura. Quell'uomo era l’unico che potesse rispondere ai miei perché, ma egli m’incuteva angoscia, aveva uno sguardo indagatore e poi era bizzarro, sempre dietro quel cancello a leggere o a far finta di leggere il giornale. 
Giunta alla sua altezza, per rompere il ghiaccio gli indirizzai un timido:
«Buon giorno»!
«Buon giorno». Rispose lui, con la testa china sul giornale e con la coda dell’occhio che mi sbirciava, sembrava quasi infastidito dalla mia presenza.
Imbarazzata e non sapendo come iniziare la conversazione, esclamai: 
« Ma… lei non si ammala mai?»
Di colpo alzò la testa e guardandomi, sorpreso, disse: « Perché mai! S’interessa alla mia salute?»
«No, beh, sì, volevo dire che passando ogni giorno la vedo sempre al suo posto e…mi sono chiesta…»
« Perché non mi ammalo?»
Rispose con tono scherzoso.
Non sapevo perché mi fossi cacciata in una situazione così ridicola. Poi lui, d’un tono inquisitore e mantenendo una certa familiarità, aggiunse:
« Beh, vede, anche io mi sono chiesto la stessa cosa vedendola passare ogni giorno». Concludendo, scoppiò  a ridere, tanto che mi contagiò, poi aggiunsi:
« Sì, vero è una strana domanda la mia, ma vede, io passo soltanto, lei invece è qui sempre, anche sotto la pioggia, a leggere il suo giornale». Cui diedi una sbirciata, non aveva la testata, né i titoli, e né le pagine numerate… Proseguii, dicendo: « È più facile ammalarsi, no?»
Lui rispose: «Bene, è tutto?»
«Tutto cosa?» Domandai.
«Non penso che sia venuta dall'altra parte della strada per occuparsi solo della mia salute?
 Se così fosse, la ringrazio, gentile da parte sua, ha qualcos'altro da chiedermi?»
Non esitai e dissi: «Sì! Come mai sono la sola a passare in questa strada?»
Era da tempo che questa domanda mi tormentava. E lui senza pensarci rispose:
«È la sola persona a passarvi perché questa è la sua strada, il suo destino, quelle case con i fiori e tutto il resto che si vede sull'altro lato della strada, rappresentano la sua vita ordinata, pulita, che non oltrepassa nessun limite. Oggi ha osato sconfinare, rompendo la monotonia della passeggiata abituale, cronometrata, perfetta, senza mai uscire dal tracciato, contenuta come i fiori nelle aiuole, seguendo sempre la linea bianca, il suo cammino, in questa strada tutta sua». Presa dalla curiosità esclamai:
«Ma, lei chi è?»

«Io? Sono il passato che lei ha già vissuto, sono il presente di questo momento, oltre questo cancello sono il futuro da coltivare, il campo ed i fiori lo rappresentano, il cammino del suo destino ogni giorno lo leggo su questo giornale, spero sempre che lei apporti piccole varianti nella sua vita, come oggi. Se lei non avesse osato parlarmi, avrebbe continuato a vivere nella routine giornaliera, ignorando che c’è anche altro nella vita che bisogna scoprire.
La curiosità che oggi l’ha spinta ad attraversare la strada per raggiungermi, le ha dato l’opportunità di capire che la vita ha bisogno di rinnovarsi, di aprire nuovi orizzonti, e per questo bisogna porsi delle domande e non avere paura di porle per trovare la risposta che si cerca.
Da quando lei è nata vivo davanti a questo cancello, in attesa della sua visita. Sono qui per impedire ai semi di questi fiori dai mille colori, di contaminare le aiuole e i suoi giardini, e questo, solo per suo volere; anche se, secondo me, non c’è cosa più bella dell’innesto tra fiori di campo e di giardino per generare fiori unici, che possano rallegrare, con i loro colori, le sue giornate monotone e grigie, per poter regalare sfumature alle tappe importanti della sua vita. Lei fino adesso ha ignorato tutto di questo lato della sua strada, vivendo senza mai domandarsi se oltre i limiti, che si è posta, potesse esserci altro»!

Anna Giordano   novembre 2007                                           

venerdì 20 marzo 2020

EMERGENZA COVID 19 (Pensiero serale)

Se l'emergenza non emerge nelle nostre coscienze,
vuol dire che siamo ancora in molti
a sotterrarla insieme ai nostri morti. ( Pensiero rivolto a chi rimane egoista e non rispetta le regole! Restiamo a casa!)

Anna Giordano 20/03/2020

domenica 15 marzo 2020

GIORNI DA STARE IN CASA



Di fronte a me il mare abbraccia il mio sguardo,
le onde mi sussurrano la loro libertà!

Mentre io guardo dalla mia provvisoria prigione,
la meraviglia della sua libertà .

La primavera s'annuncia nei fiori e nei caldi raggi del sole
ed è un invito costante,
mi assilla e mi tenta,
di passeggiare trai lidi sola nella mia libertà.

Ma penso che sarà molto più bello
poterlo fare con gli altri,
quando saremo lontano da questi giorni temibili,
di contagiarsi a vicenda,
solo per futili motivi egoistici,
pregni di stupidità.


Ho ascoltato interviste fatte a  persone in strada,
alla stazione, in coda e ad alcuni è stato chiesto perché partire per il sud,
qualcuno ha risposto che lì era nato e lì voleva morire.
Ma non ha pensato a chi a causa sua potrebbe morire?
Io mi pongo una domanda, poiché hanno chiuso il traffico dei treni per la notte,
onde evitare partenze per il sud, ma il giorno no!
La domanda che mi pongo: ma chi parte di giorno per portare il virus al sud di giorno,
non c'è nessun problema di contagio, cioè la notte è il problema dove il virus si manifesta?
In poche parole, non basterebbe dare ordini a chi emette i biglietti di non lasciare biglietti per il sud
se non per motivi validi escludendo di raggiungere il paese o città solo dopo tampone?
Chiudere le opzioni dei viaggi a sud sui dispositivi automatici per i biglietti.
In modo da coordinare un servizio di efficiente controllo per non infettare ulteriormente l'Italia?
E così dovrebbe essere per tutti gli altri mezzi di trasporto!

Ho visto altri che facevano a tre la corsa in una piazza deserta,
hanno raccomandato di restare in casa con un sorriso che ho interpretato beffardo, come per dire: restate in casa voi poveri cretini
così noi facciamo indisturbati la nostra corsa.
Interviste che non dovrebbero essere neppure concesse di passare al Tg,
perché provocatorie e invitanti per chi si pone la domanda: ma perché loro sì ed io no?
Questo su tutto per i ragazzi! Purtroppo devo constatare che ci sono persone, troppe a mio modesto parere,
che sono irresponsabili e menefreghiste, che minano il diritto alla vita altrui!


Buona prima domenica in casa a tutti e restiamoci fino a sconfiggere il virus.

domenica 1 marzo 2020

TUTTI PAZZI PER IL CORONA...

Non si sente parlare d'altro, se non del Corona della situazione, 
no questa volta non si tratta di Fabrizio Corona, ma di quell'intruso che ha creato nella sua infima grandezza la corona più temuta del pianeta. Si è incoronato da solo dicendo: "Dio me l'ha data e guai chi mi tocca", e sì, proprio così! Anche Napoleone disse pressappoco la stessa frase, di quando porse sul suo capo la corona d'imperatore, ed anche lui era uno piccolo di statura, ma grande nella sua impresa... e disse appunto riferendosi alla corona: "Dio me l'ha data e guai chi me la tocca!" Questo è il punto di forza di chi ha il potere, ma ancora più potente è chi fa del suo potere un'arma a doppio taglio come nel caso di questo CoronaVirus imperatore anch'esso, ma solo perché utilizza l'imperativo per dettare le sue regole, che sono eseguite dai media, tramite: L'informazione!
Se ne parla ormai da un mese in ogni angolo di strada, in ogni trasmissione televisiva, in ogni pagina di giornale,in tutti i luoghi in tutti i laghi, direbbe Valerio Scanu, purché se ne parli ... ma come tutte le cose, quando se ne parla troppo diventano virali e ciò che si sta propagando, non è il CoronaVirus bensì la Virusmania! 
Una forma di contagio molto più dello stesso CoronaVirus. 
Quando esco e vedo le persone come si guardano, quando una persona tossisce è da filmare, perché sembra che il terrore si personifichi nello sguardo dei passanti che, come spinti da una forza invisibile, si spostano a una velocità supersonica in altra direzione.
Anche se poi, la persona ha tossito perché stava bevendo e gli è andato di traverso un sorso d'acqua.
Ecco, il virus della paura è molto più virulento di ogni altro virus.
Quindi penso che il CoronaVirus, certo non bisogna sottovalutarlo ed è giusto che sia così, che chi è entrato in contatto con zone infettate rimanga lontano e si sacrifichi per due settimane, che poi non è un sacrificio, se si possono ridurre i contagi.

Anzi, ben vengano persone rispettose della vita altrui e non commettano imprudenze inutili a discapito della salute pubblica, vecchi e non, anche perché sono troppe le volte che si annunciano morti per il virus, dicendo: i morti sono tutte persone anziane e a rischio con patologie pregresse, come per dire non sono giovani quindi possono morire, tanto erano già deboli e quindi detto in parole spicciole: chi se ne frega!
Questa cosa la trovo di una sgarbatezza tale che mi vien voglia di dire a chi annuncia con nonchalance e senza un minimo di rispetto per chi ci ha rimesso la pelle: "guarda che può capitare anche ai tuoi parenti anziani, annuncia la notizia con un po' più di rispetto e non con un tono come se si annunciasse un'asta per vendita di oggetti vecchi e senza gran valore, di cui ci si è disfatti, perché tanto hanno vissuto il loro tempo...
Comunque, facciamo meno propaganda e più attenzione ai nostri comportamenti, che a volte feriscono più di qualsiasi altra malattia e lanciano messaggi sbagliati a chi sarà la società di domani che avrà bisogno di molto più umanità e amore per il prossimo se non vuole sparire dalla faccia del mondo.


ANNA GIORDANO

mercoledì 26 febbraio 2020

MESSAGGIO LUNARE





Bianca luna
Illumini la terra
con stille di stelle.                       

Il sole tesse
un velo coi suoi raggi
fra cielo e terra...

Armonia di profumi
dal cielo caduta,
essenza rubata
per una notte d’estate.

22/10/2019 Anna Giordano.

lunedì 24 febbraio 2020

VITA SENZA USCITA (testo per una ballata)


  
E così incominciò
il viaggio di una vita
per un futuro incerto
in cerca di una uscita.

Racconto questa storia,
rispecchia quella tua…
un nugolo di nuvole
che vaga senza meta.

Tu soffri,
non ti lamenti.
Il mondo intero ignora,
che t’alzi la mattina
e  vai a lavorare
nei campi senza legge,
per vivere di niente
Se non di pochi spiccioli
colati dalla fronte.

Si spengono i tuoi sogni,
al suono delle  voci.
Sì, sono i caporali
che brindano al sudore
di chi li fa mangiare.

Ti fanno lavorare,
tu credi nel domani,
Ma tu, dov’è che vai?
Neppure tu lo sai!
Ti vesti di speranza,
ma a cosa serve ormai?

Il caldo ha soffocato
la voce e i  tuoi pensieri,
i sogni di una vita…
E sotto il peso enorme
di quel lavoro al nero,
hai sotterrato il viso
insieme al tuo sorriso.

Anna Giordano 29/12/2015