domenica 6 marzo 2022

SETE DI PACE - Voce e poesia di Anna Giordano - Regia di Domenico Ernandes


Affido al vento il mio messaggio di pace

perché ognuno possa riceverlo e pensare ai bambini,

vittime delle assurde guerre,

alle loro mamme, che hanno perso per sempre il sorriso dei figli,

di quei bambini che non sanno cosa sia la pace perché nati sotto i bombardamenti.
Ai capi di governo che causano le guerre, 

agli uomini e soldati che uccidono i bambini pur essendo padri.
Vi chiedo e dico:

Buttate via le armi non siate schiavi dei vostri capi, 

la guerra serve solo a chi vuole che il mondo sia dei pochi.

Lavate le vostre mani e stringete quelle che combattete, 

la vostra idiozia è grande non quanto le stragi che a causa di essa fate.

Posate le armi e tenetevi per mano con i pseudo nemici, così detti,  solo perché vi dicono di combatterli, anche se non li conoscete.

Stringete loro la mano, sono esseri umani e combattete insieme con l'unica arma che avete, 

che unisce e non ferisce, guarisce ogni rancore,  

rimargina dell'odio e del dolore le ferite, 

è l'arma che nel cuore custodite ed il suo nome è solamente: AMORE!

 

26/04/2017 Anna Giordano


lunedì 14 febbraio 2022

SOLO PER TE - Voce e poesia di Anna Giordano - Regia di Domenico Ernandes


Le mie carezze,

le mie gioie, le mie dolcezze

saranno per te,

solo per te.

Voglio donarti il cuore,

semplicemente,

in nome dell’amore.

 Voglio offrirti la luna che splende nei miei occhi

e regalarti d’essi

lacrime di diamanti,

quando di gioia, umidi, ti guarderanno.

Sarà per te,

un bacio sulle labbra sussurrato,

sarà per te,

la carezza del vento nella notte,

sarà per te,

il profumo dell’estate,

sarà per te,

la mia mano nella solitudine.

Forse,

non sarà molto,

ma sarà solo per te! 

E poi…

la luce dei miei giorni,

sarà per te

per rischiarare le tue notti buie,

il sole della vita,

solo per te….

Sarà per te,

il battere del mio cuore,

e ad ogni battito il rinnovarsi del mio amore. 

Sarà per te,

tutto quello che di me ami,

sarà per te,

la vita che io ho!

Forse,

non sarà molto,

ma sarà solo per te.


  31/01/2009 Anna Giordano


martedì 25 gennaio 2022

'O Ccafè Suspeso: musica e poesia per raccontare la vera Napoli.

                  


Complimenti a Luciano Somma e Gustavo Martucci per quest'omaggio alla città di Napoli, che merita di essere raccontata anche per com'è veramente! In queste canzoni e poesie c'è l'anima di questa città che, per troppo tempo, è stata dipinta solo la sua ombra e non la sua luce. Questo tributo vuole far in modo che Napoli sia apprezzata per quello che veramente è e questo video lo testimonia attraverso le parole delle canzoni, scritte dal poeta Luciano Somma, che la raccontano mettendo in luce i suoi pregi e bellezze, parole accompagnate da musiche che la fanno rivivere e danzare al suono di una chitarra ed una calda voce, quella di Gustavo Martucci compositore, arrangiatore e cantante di queste belle canzoni per una Napoli fantastica e meravigliosa qual è.

Complimenti ai maestri Somma e Martucci!

Anna Giordano


giovedì 20 gennaio 2022

CONFIDENZE DI UNA BEFANA - Voce e poesia di Anna Giordano - Regia di Dom...


Cara la mia amica, 
lo so che non son bella, 

mi chiamano Befana perché son proprio strana. 

Arrivo, come vedi, in groppa ad una scopa, 
avrei potuto essere la moglie di un Befano, 

ma come tu già sai, mi hanno dato in sposa 
ad uno che tu conosci, lui pure porta i doni ed anche in cielo vola, 

però lui sopra una slitta ed io sopra una scopa.  

Non c’incontriamo mai perché lui ha le renne,

mentre io… neppure le penne! 

Così, devo adattarmi… però se ben ci penso,
se pure sembro meschina e anche un po' mingherlina,
e lui un po’ spaccone con la sua pancia opulenta, 

non me ne frega niente!

Tanto anche i Re Magi arrivano con ritardo

e siccome loro sono dei saggi 
viaggiano più adagio, in groppa a dei cammelli, 
che non vanno a petrolio ma a foraggio. 

Loro come noi portano dei doni,

ad un Bambino  del quale festeggiamo la nascita.

Certo che Babbo Natale si vede che è emancipato 
scorrazza per i cieli tutto imbacuccato, 

e che da lui, la posta, funziona con l’orologio! 

È  sempre il primo a giungere, e se io non sapessi che
fosse nato in Lapponia o pressappoco di lì,  
avrei scommesso che lui fosse nato in Svizzera.

Comunque cara la mia amica,ormai anch'io son giunta aprimi la porta,  
ho un piccolo messaggio per te e, 
da Befana o strega, da come mi si dipinge, 
ti porto questo saluto da parte di una Befana 
che se ricordo bene, credo si chiami Anna.

Tramite questo messaggio ti annuncia che le feste son belle e bene defunte,  

ma con il cuore ti dice che l’affetto e l'amicizia restano

e t’augura un anno di festa, un mondo di belle cose, su tutto salute e amore, 

insieme a tutti i tuoi cari! 

Ti abbraccia forte e ti prega, di scusare questa Befana, che malgrado la sua corsa,

arriva sempre in ritardo soltanto il 6 di gennaio 

per  chiudere le feste e
dirti ancora… 

 BUON ANNO!


MAYOR - Texto de I. Zoe - Voz de Anna Giordano - Dirigido por Domenico E...



Mayor-texto de I. Zoe


 Cuanto mayor te haces,más buscas zapatos cómodos.

 Cuanto mayor te haces más quieres presencias positivas.

 Cuanto más envejeces más alimentos saludables debes comer, evitar el alcohol y caminar mucho.

 Cuanto más envejeces más seleccionas a las personas y a todo.

 Cuanto mayor te haces prefieres la soledad a presencias inútiles.

 Cuanto mayor seas,más sabrás seleccionar y elegir si permanecer en silencio, si hablar,si ignorar.

 Cuanto más envejeces, menos reaccionas y a menudo eliges ignorar.

Cuanto mayor te haces más importancia le das a las personas y menos a las cosas.

Cuanto mayor te haces menos te gustan las discusiones, los conflictos, las provocaciones.

Cuanto mayor seas más te gustará ir liviano, te importará todo un comino y  vivirás el día.

 


mercoledì 19 gennaio 2022

L'UMANITA' - Voce e testo di Anna Giordano - Regia di Domenico Ernandes


L' umanità un’ immensa fornace di sentimenti, 
che ardono e plasmano l'animo umano, forte e fragile allo stesso tempo.

Com'è strano l'uomo, crea guerre per annientare popoli e si commuove all'ascolto di una melodia.

Come è  strano l’essere umano,

imbandisce tavole per festeggiare la vittoria ed erige muri per impedire agli altri di mangiare.

Com'è strano l'essere umano 

nella sua mente ha un groviglio d'idee, eppure, non pensa mai a scartare quelle cattive, 

le lascia insieme alle altre mentre maturano e non riflette che possono, 

come le mele, bacare quelle buone.

Che strano l'essere umano,  ha il cuore per amare e il fegato per uccidere.

Già! È capace di odiare e amare allo stesso tempo la stessa persona, accusando l'amore e non sé stesso, di coltivare la gelosia insieme alla passione e non ammette 

che accostarla all'amore può far scoppiare in lui la febbre della follia!

 Anna Giordano 

 

 


martedì 4 gennaio 2022

COS'E' NATALE? - Testo di A.Giordano - Voci di G. Abate e L. Stanziani -...


                                           Cos’è Natale?                                                                      

                                Voce narrante: INTRODUZIONE                           

La mamma col bambino sta addobbando l’albero di Natale ed il presepe. 

Gennarino domanda alla mamma…

 

GENNARINO - Mammà, ma cos’è Natale? 

MAMMA          - Eeee, Gennarììì!  Ma che domande sono queste? Comme si nun ‘o sapisse cher’è!

                             Lo festeggiammo tutti gli anni!

GENNARINO - No, io voglio sapé pecché ogni anno facciamo l’albero e per giunta anche il

                            presepe? Che mi costa un giorno di raccolta per il muschio, e che non posso

                            andare neppure la domenica a jucà’o pallone, pecché papà decide sempre di

                            andare a raccoglierlo la domenica. E in più devo aiutarti a fare il presepe e

                            l’albero! Ho pure il diritto di sapere non ti pare?

 

MAMMA   - Sì, Gennarì! Ma tu’o ssaie che Natale se festeggia in tutto il mondo, che centinaia

                      di famiglie fanno la festa in casa, e i bambini aspettano Babbo Natale che gli porta

                      i doni, e si mangiano tante cose buone, come pure ‘o nonno, ch’aspetta Natale

                       cull’ove m’piette, pe se magnà tutte quelle che nun se’ magne dint’a tutto l’anno!

                      Senza parlà poi ‘e zi Vicienzo, ca’ è meglio ‘e lle fa dieci vestiti e non  invitarlo a

                      mangiare a Natale.

                      Poco fa, m’ha telefonato dicenne che vuleva sapé cosa preparavo di buono per la

                      Vigilia e per Natale. Eh…no! Perché lui… non gli basta un giorno! A tavola ci

                      resta duje juorne d’affilato, Gennarì!

 

GENNARINO - Ma tu perché lo inviti, mamma, e non gli dici che quest’anno non stai bene? 

MAMMA       -  Occhéé ? Tié! E perché devo attirami la jella addosso?

GENNARINO - Mammà , io una cosa non ho capito. 

MAMMA        -  Speriamo che sia l’ultima Gennarì!

GENNARINO  - Ma, perché al nord è Babbo Natale a portare i regali il 25 dicembre e qui,

                            come al solito, e agge fatte pure o cunto, arrivano cu trirce Juorn’ ‘e ritardo,

                            il 6 gennaio, ora dirai che il 13 porta furtuna?

MAMMA          - Bravo Gennarì,  hai trovato da solo la risposta, anche perché quest’anno 

                             come gli altri anni Babbo Natale ha incaricato la Befana di portarteli.

GENNARINO   - Ecco appunto, parliamone! Mi sai dire perché Babbo Natale, che è un vecchio, 

                             ci manda una donna che è vecchia pure lei, c’a putesse f’arrupusà ‘nu poco;  

                             ca ce song tanti giovani precari ca nun tenene ‘a fatica, pecché  nun lascene 

                            ‘o post’a loro?

MAMMA           - Gennarì, ma che idee te venene ‘ncape, nunn’ avive ditte ch’era l’ultima

                              domanda?  Chesta, me pare’n’inchiesta!

GENNARINO  - Maaaa’,  io sono ormai grandeee! Ho quasi dieci anni e ‘na cosa non agge capito,

                            perché a Natale se fa festa, ma pe’ chi? Pe’ nuie o pe ‘o Bambino Gesù?

MAMMA          - Ma è la festa di tutti, è la nascita di Gesù è il suo compleanno!

GENNARINO    - Ah ! Ma allora pecché fin’e mo non l’hai detto e mi hai parlato di tutto, 

                               fuorché d' 'o festeggiato?

MAMMA           - Gennarì, oggi nun te capisco!

GENNARINO    - Eh! ‘O ssapevo! So io, ca mo, agge capito,  tanto ‘o sacce che doppe Natale, tutto

                              fernisce.

                              Passat’o santo e passat’è a festa! Pigliamme ‘o Babeniello cu’ e pasture, e li

                              mettiamo a dormire pe n’anno, dinte a nu scatulo chiuso e ‘mpulverato,

                              scurdannece  e Isso…

                             fin’all’anno che’vvene!

                                                                            

                                                                 Anna Giordano dicembre 2008.