mercoledì 10 agosto 2022

IL VALORE DI UNA VITA - Voce e testo di Anna Giordano - Regia di Domenic...


La morte ed il dolore degli animali non ha valore, è ciò di cui mi sono resa conto di quanto era appena accaduto sotto la mia finestra... 

Un giovane gabbiano caduto al suo primo volo sulla strada, travolto forse da un'auto, lascia la propria mamma nel dolore. 

Corre la gabbiana da un lato all'altro della strada, dove sul suolo giace il suo pulcino. 

Nessuno si preoccupa del male che la povera gabbiana prova. 

C'è chi davanti al bar continua a chiacchierare, mentre la gabbianella, senza parlare si agita per chiedere aiuto per il suo piccolo che giace inerme sulla strada, perché non venga ancora una volta investito. 

 Lei spera di salvarlo, quasi nel suo agitarsi sembra che voglia fermare il traffico... 

Una donna accorre, forse anche lei madre... e con un guanto infilato alla mano sinistra raccoglie il pulcino senza più vita, lo infila in una busta mentre la mamma rimane col dolore in petto senza poter più far niente per il suo piccolo.  

Mi sono detta, che noi siamo fortunati essere nati umani e non semplici animali,  

noi che possiamo gridare: aiuto!  

Possiamo essere riconfortati da un abbraccio, da una carezza, da una stretta affettuosa, per l'immensa perdita di un figlio! 

Mentre per lei, povera gabbiana, non c’è stato nessun conforto;  

è bastato poco per pulire la strada: una busta ed una pattumiera , che hanno accolto il suo pulcino,  

messo là, dove lei non poteva vederlo, mentre rimaneva sola e disperata col suo dolore. 

 

Anna Giordano 09/08/2022


Già, per molti può sembrare: "una storia di ordinaria quotidianità"! Quando mi sono accorta dell'accaduto, l'inevitabile era già accaduto e guardando per qualche secondo la scena per capire cosa fosse successo, subito ho pensato di filmare più di quel che si vede nel video, cioè quel che si può immaginare o si può sentire dentro... il dolore,  l'impotenza  di fronte al destino, l'impossibilità di farsi capire perché animale, l'impassibilità di chi continua la sua vita mentre un' altra vita si ferma per sempre. Ho filmato non giusto per filmare, ma per mostrare ciò che molte o troppe volte, non si vede o sfugge alla sensibilità di noi tutti. Ho filmato per esternare il mio rammarico ed impotenza nel non aver potuto lenire il dolore di una mamma, pur se per molti era ed è solo un gabbiano femmina ed un malcapitato pulcino che ha sbagliato il suo primo volo, in un posto pericoloso... per cui ho voluto raccontarlo, se non altro, per ricordare che la vita, il dolore e la disperazione, hanno lo stesso valore anche per gli animali!

 Un ringraziamento meritato a Domenico Ernandes per aver realizzato questo video utilizzando le riprese da me effettuate, che con la sua bravura ha potuto sperimentare questo nuovo tipo di video composto da fotografie e video amatoriale, il tutto facendolo coincidere così come le tessere di un puzzle con le parole del testo, vivissimi complimenti per questo esperimento riuscitissimo, che ha dato modo di raccontare in immagini, musica e parole la storia. Ringrazio e applaudo la bravura di Domenico Ernsndes!

 



 


COME IL TEMPO - Voce e poesia di Anna Giordano - Regia di Domenico Ernandes



Così come va il tempo, 

scrivo in questo momento, 

parole che il cuore mi detta,

senza un vero evento, 

senza una vera ragione,

solo perché sento di scrivere

 e descrivere, questo istante pregno di solitudine...

 

All'ombra di una lampada,

sul ciglio della sera, 

 in compagnia della pioggia che il vetro appanna.

Gocce che generano rivoli senza meta, 

si lasciano travolgere sul greto della vita ,

così come i sentimenti, da un temporale sferzante,

dopo una giornata dal sole ingiallita.

 

Anna Giordano - Dicembre 2015





mercoledì 3 agosto 2022

IL RAGGIO DI SOLE - Voce e poesia di Anna Giordano - Regia di Domenico E...


 

All’autunno della vita,

all’ora dei giorni grigi,

all’alba della noia,

un raggio di sole attraversa

la mia vita.

Raggio timido di levante,

che inganna le ombre,

infiltrandosi tra le mie ciglia,

filtro di sogni incompiuti .

Raggio che più arduo divieni,

allontana gli spettri della notte,

riscalda con dolcezza , le zone

del mio cuore cadute nell'oblio.

Gioca e fruga attraverso la

finestra dei miei pensieri, avendo

per complice il vento che solleva il

velo dei miei sentimenti.

Venuta è la notte, sotto la luna

argentata sogno,con la certezza

che domani riverrà ad illuminare

il mio cammino.

 

Anna Giordano settembre 2005


domenica 31 luglio 2022

Dall'infelicità di Blaise Pascal alla felicità...

 "Tutta l'infelicità degli uomini proviene da una cosa sola: dal non saper restare tranquilli in una camera.“   

Blaise Pascal.

Questa frase di Pascal, mi fa riflettere su  quanto sia possibile la felicità, come sia semplice toccarla, eppure, si è in tanti a battersi per assaporarla, ma solo in pochi a riuscirci.

Penso che la camera sia solo un luogo comune per indicare l’essenza dell’essenziale, per così dire, il poco poiché si può essere felici con poco.

La felicità è composta da piccole cose e come tale ha vita breve, è fatta a volte di attimi, ma che si ripetono e tante sono le volte che si presenta a noi, che per finire non ci facciamo più caso, che passa inosservata; un po’ come chi, preso dallo stress, non approfitta di fermarsi a guardare ciò che lo circonda… magari il sorriso di un bambino, gli occhi dolci di un cane che ti guarda in cerca di una carezza,  due anziani che si tengono per mano come fossero due giovani innamorati! Fermarsi per guardare un tramonto, anche se questo avviene ogni giorno è comunque uno spettacolo irripetibile, che sprigiona bellezza ed emozioni e che possono procurare felicità.

 Il fatto sta, che tutto, a volte, sia così scontato, che il grande patrimonio che ci è stato affidato è sottovalutato. Il mare, le montagne, la natura tutta, dovrebbe suscitare in noi felicità, se non altro, basterebbe essere felici di svegliarsi la mattina, aprire gli occhi ed avere ancora un giorno da vivere, rivedere ancora un’altra alba, le persone a cui teniamo, respirare la vita è felicità! 

Per cui la camera di Pascal, a mio modestissimo parere, potrebbe essere  solo un eufemismo per raffigurare la felicità non apprezzata per quel che è nella sua ricchezza di semplicità.

Anna Giordano 28/ 12/ 2014


 

 



IL PREMIO DELLA SOLITUDINE


 


Il silenzio della solitudine,

s'inerpica per viuzze e vicoli senza uscita.
Il gatto miagola e lascia la sua voce

abitare il silenzio del borgo antico.


Case di pietra,

costruite le une accanto alle altre

per non permettere al vuoto di separarle.

 

Formano lo scheletro del silenzio

Così come  le anime rinchiuse nelle case,

vicino alle finestre,

mute,

guardano l'inverno che giunge,

con passi felpati di neve

per non far rumore. 


La solitudine di un silenzio,

che nel gorgoglio della fonte,

si racconta con la sua voce

tra lo stormire del vento,

fra gli alberi e la natura,

copiosa di suoni che,

solo il silenzio

permette d'ascoltarne il canto.

 

La solitudine premia chi sa cogliere,

del silenzio i messaggi,

luoghi muti, ma pur sempre pregni

di vibranti emozioni nel suo essere. 


Anna Giordano 13/09/2019


 

 

 

 


venerdì 29 luglio 2022

ODE ALLA MALINCONIA - Voce e poesia di Anna Giordano - Regia di Domenico...


La malinconia è l’amica più cara e sincera che ho, è l’amica di cui non potrei fare a meno, è una carezza che mi avvolge con dolcezza, attraverso i suoi occhi arrivo a percepire le emozioni più profonde e belle che la vita possa offrire…

1.    

Malinconia!
Vela la luna in cielo,
avvolgi la mia anima.


Sei dolce come brezza di maggio,
quando mi tieni per mano
e soffi sul mio sguardo,
sospiri di solitudine.


Malinconia struggimi
della tua compagnia,
bagna i miei occhi,
perché possa vederti.


Lega il mio cuore e l’anima
alla tua mano,
stringimi al petto tuo
perché possa sentirti.


Stasera ho bisogno di te,
per cantare la tua poesia!


Anna Giordano

 

 


 


lunedì 25 luglio 2022

PERFEZIONE


Perfezione è un'eterna ricercata e da sempre latitante, nessuno l’ha mai imprigionata. Quante sono le volte che avete provato a fare meglio in rapporto a quanto è stato già fatto?
Non vi è mai capitato che subito c’è stato chi ha tutto smontato dicendo: “Non è perfetto, ” il più delle volte è un’autocritica al proprio operato, che ci rimette in corsa per raggiungere l’inafferrabile Perfezione.
Eh sì, però quando diciamo perfetto ad un’opera, una persona, una cosa, chi è stato a definirne la sua Perfezione?
Quali sono i criteri su cui ci siamo basati?
Ma siamo sicuri che la perfezione sia proprio quella, la giusta?
Le incertezze sorgono, e la ricerca si fa assillante … La Perfezione, l’essere perfetti … ma in cosa? Perché?
Chi ci spinge a cercarla?
E… lui è lì, che ci punzecchia, ci fa passare notti in bianco, ci frustra e ci manda in visibilio, quando lo sconfiggiamo.
Ecco! “La perfezione, ” che va di pari passo con l’ammirazione, ma, basta una parola, un sorriso equivoco, uno sguardo non convincente … che la fa vacillare ancora una volta nel baratro, impotente contro la sua invadenza devastante;
senza scrupoli, è là, inconsistente, piccolo quanto una pulce, si situa nel cervello, ne succhia il sangue gonfiandosi d'ansia, ci solletica, ci fa grattare la testa se non troviamo soluzione alla nostra incertezza.
Inizia a dominarci, la sua presenza è quasi impercettibile, poi in crescendo, man mano che avanziamo ci poniamo domande, come: "Cos’è che manca, perché la perfezione non è stata raggiunta?"
Qui, “Gelosia” arriva, li vedo, sono a braccetto come due innamorati,  lui che la circuisce con le sue domande e lei ci casca e diventa la sua amante, e dopo un breve tempo nasce Ossessione, figlia, che diventa insidiosa ponendoci domande come: “Chissà perché il vicino ha sempre l’erba più verde? Perché la perfezione è situata sempre uno scalino più alto?”
Avete sicuramente capito che l’artefice di tutto è il Dubbio, nonché l’amante di Gelosia e padre d’Ossessione, che hanno generato anche l’evoluzione, disseminando qua e là nelle menti, figli, nipoti e pronipoti, tutti con lo stesso nome, ma diversi nel loro aspetto, eh sì, sono proprio loro: “I Punti di Vista”, e con questo chiudo dicendovi che “Perfezione” col tempo si è legata a loro trovando un’intesa ed afferma che ognuno è perfetto se riconosce le proprie imperfezioni.

Anna Giordano Luglio 2007



                                          L'imperfezione è sinonimo d'unicità!