Un blog universale per chi ha voglia di leggere: poesie, racconti, riflessioni, aforismi e tantissime altre bizzarrie della scrittura viste attraverso gli occhi dell'anima, accompagnate da tante fotografie. "TUTTI I DIRITTI D'AUTORE SONO RISERVATI"
Frammenti di tenerezza smarriti fra i
rivoli del tempo scivolano nell'immenso e caro lago dei ricordi...
Una lacrima, inizio di un fiume, percorso tra rapide e tratti silenti, lascia sul greto dell'anima ricordi indelebili...
Come tutte le cose che si desiderano hanno un tempo per nascere, un tempo per vivere e un tempo per morire.
Così pure le stagioni, quando vivono oltre il loro tempo, non sono più
desiderate, fa caldo e il desiderio dell'estate cede il suo posto a quello
dell'autunno, che tarda ad arrivare e si fa attendere... per poi fare la stessa fine dell'estate... ed il ciclo si ripete all'infinito.
L'imbiancamento del cuore porta i suoi frutti, così come il grano quando la neve
lo copre...
Una poesia col ritmo del tempo nel tempo dell'infanzia, dove i ricordi,
rimasti impigliati negli ingranaggi degli orologi, ritornano all'ora di allora
scandendo nei battiti del cuore il tempo attraverso versi d'amore.
Ho superato gli anni verdi e molti di più, ho vissuto una vita piena di amore,
dolori, successi ed insegnamenti preziosi.
Ho lasciato la mia terra natale che ero ragazza,
portando con me il coraggio di chi sa di volere affrontare il mondo che può offrire,
fra l’altro, nuove opportunità.
E lontano da casa che ho incontrato l’uomo della mia vita,
un’anima affine con cui ho condiviso sogni e battaglie.
La sua assenza ora pesa, ma è colma dei ricordi che custodisco
con cura nel cuore mio per sempre.
Sono stata moglie, e sono ancora madre.
Il legame con i miei figli è un faro che mi guida,
soprattutto nei momenti più difficili.
Ho affrontato e svolti lavori diversi, partendo da mansioni semplici
fino a conquistare ruoli di grande responsabilità,
sempre con impegno e determinazione.
Ed oggi, dedico il mio tempo alla scrittura,
un modo per dare voce ai miei pensieri e lasciare traccia
del mio vissuto con le emozioni che mi attraversano.
Fino a poco tempo fa avevo paura di affrontare
la vita senza di lui, ma ho scoperto che la mia forza risiede nelle avversità,
nelle prove più dure dell'esperienze vissute e
nelle storie che posso ancora raccontare.
Gli errori fanno parte della vita e ancora, di sicuro,
del mio cammino, ma non li temo più: sono strumenti di crescita,
anche alla mia età.
Solo chi si confronta con la propria verità, accettando il bello e facile,
così come il brutto e difficile, può scoprire cosa rende davvero felice.
So che le mie scelte possono essere giudicate,
ma ho imparato a lasciare che le opinioni degli altri mi scivolino addosso.
A volte mi sento ancora diversa, circondata da famiglie che sembrano intere,
mentre io cammino con una mancanza che non si colma.
Ma so che ognuno ha la propria storia, il proprio percorso,
e che il mio è stato ricco di amore, anche nella perdita.
Nessuno può dirci come vivere, come amare o quante volte rialzarci.
La vita ci appartiene, con tutte le sue gioie e i suoi dolori.
Viva le donne e tutte le persone che ci provano, che amano,
TESTO IN LINGUA NAPOLETANA
È MUORTO NU VIECCHIO
È mmuorto nu viecchio
Ma era sulo nu viecchio…
Dint’ ‘a chiesa nce sta’ poca gente
nu sciore sultanto
ncopp’ a cascia lucente.
Chissà chi ll’ha miso!
Forze n’amico, nu canuscente.
Eppure stu viecchio,
nu tiempo passato,
è stato n’eroe
nu granne surdato.
Mmiez’ ‘e bbombe senza paura
Quanta gente ha salvato!
‘A coppa all’altare
Nu preveto giovane
Ca nunn’’o canosce
Nu requiamaterno,
na benedizzione.
Ascenno da ‘a Cchiesa
’a gente scumpare
ma sott’ ’a culonna
nu cane accumpare
e vva appriesso ‘o carre
c’ ‘a capa acalata ll’accumpagna.
Arrivate ‘o campusanto
quanno pigliano ‘a cascia
‘o povero cane cu ll’uocchie nfuse
afferra mocca nu sciore
e qquanno calano int’ o fuosso ’o patrone suio
fa nu zumpo e sse votta pure isso
e guardanno cu ll’uocchie ca parlano:
“ facite ampressa, vuttate
sta terra ca io ‘a cca nu mme movo,
rummango cu isso!”
e ppare ca chiangne…
e ccomme si chiagne!
È mmuorto nu viecchio,
nunn’ era sulo nu viecchio!
È mmuorto nu cane,
nunn’era sulo nu cane!
SALVATORE DE CHIARA
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TESTO IN ITALIANO
È MORTO UN VECCHIO
È morto un vecchio
ma era solo un vecchio…
nella chiesa c’è poca gente
un fiore soltanto
sulla cassa lucente.
Chissà chi l’ha messo!
Forse un amico, un conoscente.
Eppur questo vecchio
nel tempo passato,
è stato un eroe
un grande soldato.
In mezzo alle bombe, senza paura
quanta gente ha salvato!
Da sopra all’altare
un giovane prete
che non lo conosce…
un requie materno
una benedizione.
Uscendo dalla chiesa
La gente scompare,
ma sotto la colonna
un cane compare
e va dietro il carro
con la testa china e lo accompagna.
Giunti al cimitero,
quando prendono la cassa
il povero cane con gli occhi bagnati
afferra con la bocca un fiore
e quando calano nel fosso il suo padrone
fa un salto e vi si butta anche lui,
e guardando, con gli occhi che parlano:
“Fate in fretta, buttate questa terra che io
da qua non mi muovo, rimango con lui!”
E sembra che piange…
Eccome se piange!
È morto un vecchio,
non era soltanto un vecchio!
È morto un cane, non era soltanto un cane!
Salvatore De Chiara
( traduzione in italiano a cura di Anna Giordano)