Un blog universale per chi ha voglia di leggere: poesie, racconti, riflessioni, aforismi e tantissime altre bizzarrie della scrittura viste attraverso gli occhi dell'anima, accompagnate da tante fotografie. "TUTTI I DIRITTI D'AUTORE SONO RISERVATI"
Sapete perché una persona che ha bevuto barcolla? Perché è
appena uscito dal bar a cui tiene talmente che, quando vi entra, rimane incollato
al bicchiere a bere. Infatti, quando ne esce è bar-collante!!!
Come cammina una persona che cerca di raggiungere il pensiero?
Veloce-mente.
Perché il bugiardo quando dice una bugia la dice in fretta, senza
soffermarsi sull'argomento? Perché appunto,
veloce-mente.
Cosa fanno due freschi sposi davanti alla scuola tutti felici? Fanno i
promossi sposi.
Poesie, voix et montage video de: Anna Giordano- Musique de: Francis Poulenc: Improvisation n.15 (Hommage à Edith Piaf) Pianiste: Maestro Gabriele Tomasello.
Le chagrin de mes rêves.
Et c'est
ainsi que tout commença,
c’était
l'aube de mes rêves,
quand un
jour ils tombèrent dans l'eau,
s’éparpillèrenttout le long des rivières
sur les
pierres mouillées comme si de rien n’était …
Et j'ai
appris à les cueillir dans mon cœur
comme
s’ils étaient des bouquets de fleurs
dont
j'aime l'odeur, le parfum de l'espoir,
que je
sens dans mon âme,
comme
flamme qui persiste
contre
toutes les forces etaux défis
de la vie…
et c’est ainsi,
oui…
depuis toujours…depuis toujours… et encore et…encore
Une foulée de chagrins
emportée
par le vent,
ainsi
comme l'Automne
amenait
avec soi les feuilles mortes
des arbres
...
Une douce
musique
dans l'air
se propage le long d'un rivage,
qui me
donne un instant de rêveries sauvages,
de joies douces
d’amours.
Et sera
ainsi que l'histoire de me rêves
trouvera
la fin de ses jours, comme si rien ne s’était passé
ou bien si
un jour je les retrouverai,
en les
ayant depuis toujours rêvés...
Je ne
cueillerai d’eux,
que le parfum sauvage et toute leur douceur
cachée dans mon cœur …
Une foulée
de chagrins emportée par le vent,
ainsi
comme l'automne amenait avec soi
les
feuilles mortes dans le vent d’un été désormais passé...
un air
doux et léger se propage dans l'air et me donne un instant
de douceur
rêvée...
C'est comme une foulée de vent du printemps,
qui me
fait revivre la musique du temps,
qui
désormais, me fait rêver encore
les
souvenirs des rires d’enfants, que je cherche partout
mais que
je ne trouve plus dans mon temps,
qui porte
avec soi la douce mélancolie
d'un
chagrin
ainsi comme l'automne amenait avec soi les feuilles mortes...
Disait un
poète : se ramassait à la pèle,
se ramassait à la pèle ainsi comme
mes rêves
que plus jamais je ne
pourrai réaliser…
Anna Giordano 03/07/2020 Traduzione
Il
dispiacere dei miei sogni.
Ed è così che tutto iniziò
Era l'alba dei miei sogni
Quando un giorno caddero in acqua,
si sparsero lungo i fiumi
sulle pietre bagnate come se nulla fosse successo ...
ed ho imparato a raccoglierli nel mio cuore
come se fossero mazzi di fiori
di cui amo l'odore, profumo di speranza
che sento nella mia anima
come fiamma che persiste
contro tutte le forze e
alle sfide della vita ... ed è così
sì ... da sempre ... per sempre ... e ancora e… ancora.
Una folata di dispiaceri
portati via dal vento,
così come l'autunno
portava con sé le foglie morte
degli alberi ...
una musica dolce
nell'aria si diffonde lungo una riva,
che mi regala un momento di sogni selvaggi,
di gioie dolci d'amore.
E sarà così che la storia dei miei sogni
troverà la fine dei suoi giorni, come se nulla fosse successo
o se un giorno li ritroverò, pur avendoli sempre sognati ...
Prenderò di loro, solo il profumo selvaggio e tutta la dolcezza
nascosta nel mio cuore ...
Una folata di dispiaceri portata
via dal vento,
così come l'autunno portava con sé le foglie morte nel vento di
un'estate, ormai passata ...
Un'aria dolce e leggera si diffonde nell'aria e mi dà un attimo di
dolcezza sognata ...
È come una folata di vento di primavera,
che mi fa rivivere la musica del tempo,
che ormai, mi fa ancora sognare i ricordi delle risate dei bimbi, che
cerco dovunque
ma che non trovo più nel mio tempo.
Che porta con sé la dolce malinconia
di un dispiacere così come l'autunno ha portato via con sé le foglie
morte ... diceva un poeta: si raccolgono con la pala, si raccolgono con la
pala, così come i miei sogni che mai più potrò realizzare ...
In una tua intervista dicesti rispondendo a una domanda: "io faccio musica." Con l'espressione ingenua e soddisfatta di un bambino, che annuncia contento che fa un gioco che gli piace... Hai puntato nella mia anima le tue note come passi decisi, come brezza divina, come ali di colibrì, che si ripetono nel gesto infinito delle tue dita frenetiche sul pianoforte per raggiungere e rendere possibile l'impossibile, con forza, con amore incommensurato, che in te esplodeva per la vita, per l'amore umano che avevi nel tuo cuore verso gli altri, alla voglia di essere, di vivere, d'amare come nessuno mai la musica! Tu eri una sola cosa: strumento e suono, melodia e armonia. Tu eri e sarai sempre: Musica! Anna Giordano. 15/06/2020
che fece tilt nel mio
cuore e che qui allego insuo onore
per darle il mio saluto e
fare in modo
che, la sua poesia, resti
nell'anima della vita di ciascuno.
Ciao Wislawa!
08/07/2014 Anna Giordano
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AMORE A PRIMA VISTA
Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E' bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.
Non conoscendosi, credono
che non sia mai successo nulla tra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?
Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
in qualche porta girevole? Uno "scusi" nella ressa? Un "ha sbagliato numero"
nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.
Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio tempo
il caso stava giocando con loro.
Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando una risata
si scansava con un salto
Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o lo scorso martedì
una fogliolina volò via
da una spalla a un'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell'infanzia?
Vi furono maniglie e campanelli
su cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.
Ogni inizio infatti
è solo un seguito,
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.
Wisława Szymborska Premio Nobel per la poesia 1996.
"Quando il vaso è pieno basta una goccia per
farlo traboccare."
Su questo detto saggio, inizio e dico: ormai sono mesi
che gli errori si accumulano e questo mi fa pensare a un altro detto,
" Errare humanum est perseverare autem
diabolicum".
È più che umano e sono d'accordo, che commettere un
errore lo sia, come pure sappiamo, che esso sta dietro l'angolo per entrare in
gioco in ogni vita, ma è anche vero che l'errore insegna a non commetterlo più,
altrimenti ripetersi nell'errore diventa diabolico! Ma vedo che da quando siamo
stati invasi dal Virus Covid19 gli errori anche se prima ve ne erano poi hanno
iniziato a collezionarli, parlo dei nostri ministri.
Errori che non sto qui ad elencare, altrimenti dovrei
scrivere chissà quante pagine! Inoltre lo sappiamo tutti quanti errori sono
stati commessi e quante bugie sono state portate avanti fino a farcele
accettare per verità, rendendoci tanti creduloni.
Ancora oggi ci sono scontri, divergenze e chi più ne
ha più ne metta, a discapito della trasparenza, della capacità di gestire le
vicissitudini di cui ha bisogno il nostro paese, caduto nelle mani di
personaggi che animano la favola che non c'è, ma questo è un altro racconto del
quale vi parlerò in un’altra occasione.
Già!Stiamo vivendo cose mai vissute a livello mondiale,
ma su tutto,
governativo e a volte mi pongo la domanda se stiamo
vivendo nella fantasia oppure è realtà, talmente i fatti cui assisto ogni
giorno sono inverosimili pur essendo reali.
L'ultimo fra i tanti è quello di installare un dialogo
con la Grecia per domandare il perché ha bloccato le entrate degli italiani o
in parte nel loro territorio.
Dico, ma un po' di riflessione ci vuole pure da parte
di chi ci rappresenta nel mondo, che prima di tutto non abbiamo bisogno di andare
in Grecia per passare le vacanze, quando in Italia abbiamo tutto per avviare la
nostra economia, inoltre i Greci non sono loro che vengono in Italia per le
ferie, quindi perché non negoziare con i paesi che da sempre vengono in Italia
anziché perdere tempo con i greci per spingere a fare andare gli Italiani là?
Ma come mai l'Italia è così mal reputata?
Penso che tutti gli errori commessi, scandali politici
risolti con le poltrone, telefonate di vertici della magistratura
inammissibili, fatti intrinseci che si sono aggiunti alla vicenda del CoronaVirus
che ha investito L'Italia e non solo, che non ha giovato alla nostra immagine
nei confronti degli stati Europei.
Ma voi che ci governate ve lo siete chiesto?
Le vostre incomprensioni tra di voi, tra gli esperti che si contraddicono,
ognuno volendo essere la verità assoluta e poi scopriamo che nessuno sa
veramente e che comunque sostiene di avere la giusta risposta al problema
pandemia e che tutto ciò non fa altro che seminare il caos!
Un'altra cosa cari governanti, se l'Italia non è presa in considerazione e la
si estromette isolandoci perché ritenuta infetta è solo colpa di chi ci
rappresenta! Smettiamola di abbassarci agli stati membri dell'Europarlamento, e
quando si parla usiamo la nostra lingua e non l'inglese! A ME DÀ FASTIDIO
QUANDO CHI CI RAPPRESENTA DEBBA PARLARE IN INGLESE ANZICHÉ NELLA NOSTRA
BENEAMATA LINGUA: L'ITALIANO!!! Smettiamola di abbassarci, facciamoci
rispettare iniziando dai dettagli di cui gli italiani sono fieri e ci
contraddistinguono, utilizziamo la nostra lingua e non gli inglesismi per dire
telelavoro o chiusi in casa, e quant'altro, che trovo del tutto inappropriato
in momenti caotici come questi dove la gente vuol capire di cosa si sta
parlando.
Non so se i politici usano dei termini anglosassoni proprio perché nessuno
capisca cosa stiano facendo ed è un bel po' che esiste questa moda, oppure sarà
perché i nostri governanti non sanno parlare l'italiano, confondendo il
condizionale con il congiuntivo e viceversa. Insomma IO SONO ITALIANA e chi mi
rappresenta DEVE parlare l'italiano e smettiamola una volta per tutte di
denigrare la nostra lingua!
P.S. Parlare un'altra lingua o più lingue ben venga, ma non a discapito