Immagino le due realtà sul filo in bilico...
la
farà rinascere.
Anna Giordano
26/05/2008
Un blog universale per chi ha voglia di leggere: poesie, racconti, riflessioni, aforismi e tantissime altre bizzarrie della scrittura viste attraverso gli occhi dell'anima, accompagnate da tante fotografie. "TUTTI I DIRITTI D'AUTORE SONO RISERVATI"
Immagino le due realtà sul filo in bilico...
funambola la vita così come la morte,
tra il giorno e la notte,
tra il più e il meno,
tra il tempo e lo spazio,
tra due realtà inscindibili...
come sorelle siamesi
legate dal destino
sin dalla loro nascita.
Una di nome Incerta e l'altra Certa...
Una veste di bianco e l'altra di nero.
Certa da sempre combatte Incerta,
cercando di spezzare la catena,
per vivere da sola il suo trionfo.
Incerta fino all’ultimo resiste,
ma Certa,
purtroppo,
del trionfo si corona,
e senza che se ne avveda
beffata da Incerta,
Vive solo l'effimera gloria di un attimo …
Per poi sparire insieme a lei,
com’è venuta al mondo,
con la certezza che Incerta
la
farà rinascere.
Anna Giordano
26/05/2008
All’apice del tutto
c’è l’amore per la vita,
e la ricerca incessante
di sé stessi.
All’apice del tutto,
c’è il silenzio che ci
abita,
che ci parla d’amore,
e che da sempre orbita
nello spazio esiguo del
cuore
che,
immenso ed infinito,
coltiva la dolcezza
per l’universo intero.
All’apice del tutto,
c’è il pensiero che si
esprime,
ed il cuore che si
scioglie
come cera al sole,
in una lenta
decomposizione
di malinconica tristezza,
avvolgendolo nei veli di
passione
ed al suo posto lascia
solo stupore.
All’apice del tutto,
c’è questa società che
impazza
e costruisce muri di
pregiudizi
concedendo al futile distruggere
la saggezza
di chi ne salvaguarda i
valori.
All’apice del tutto
si è sempre in cerca di qualcosa
che è ancora da scoprire,
che è ancora forse da
inventare.
All’apice del tutto
v’è l’amore per la vita
e la ricerca incessante
nel ritrovarsi e mai più perdersi.
04/12/2014 Anna Giordano
levigate, trite, scalfite,
trattate con indifferenza;
colpevoli sovente di
violenza,
quando dell’uomo armano la
mano.
Pietre sulle quali nessuno
spende una parola,
poiché senza valore,
come persone povere non sono calcolate,
sono soltanto pietre e nulla
più.
Servono da decoro, oppure fanno
da letto al fiume,
a un semplice selciato, o
ancora ingabbiate
per muri di sostegno,
restando lì perenni, dedite al
loro impegno.
Pietre di case vecchie si
tengono strette strette,
forse, per solidarietà fra
loro e
per dar riparo a chi neppure
s’ è accorto della loro importanza,
tutto è normale, no?
Esse son sotto i piedi, più
giù che non si può,
sotto i piedi di poveri
esseri umani,
sono roba da non curare poiché
ve ne sono tante…
ma perché stiamo qui a
parlarne?
Eppure ho immaginato un mondo
senza pietre
senza montagne, ne’ muri e né
case,
un mondo piatto senza rocce o
cime da scalare…
E mi son chiesta:
chi scalderebbe il limone nel
giardino,
senza il muro di pietre che
imprigionano il calore
del sole per donargli il
tepore,
quando la notte stende il suo
gelido sguardo?
Chi darebbe riparo a serpenti
e lucertole durante l’inverno?
Chi frenerebbe le acque del
fiume in piena
o le onde del mare in
burrasca quando aggredisce la riva?
Chi affronterebbe il vento
e rallentandone il soffio,
quando sono montagne?
Cosa avrebbero fatto gli
uomini primitivi?
Forse non ci saremmo neppure,
se l’uomo non avesse vissuto
l’ era della pietra…
Pietre calpestate,spezzate,
tagliate, levigate, trite, scalfite,
eterne e solenni attraverso i millenni
per essere calpestate,
levigate, scalfite, tagliate,
spezzate, ignorate…
solo perché pietre!
Anna Giordano 08/01/2009
Pietre... una parola usata da sempre ma alla quale nessuno ha veramente dato importanza... e fu così che mi balenò l'idea di scrivere questa poesia. Ero lì a camminare da sola per una stradina di campagna, dove le pietre abbondano ed i muretti di pietre, sovente le cingono... e su uno di quei muretti mi sedetti per riposarmi, e ai miei piedi c'erano tante pietre sminuzzate... di lì, guardandole, pensai che dovevo parlarne e dare loro, anche se io non sono nessuno, l'importanza che meritano.
Così, presi la penna ed un piccolo block notes e scrissi di getto tutto quel che nasceva nella mia mente, fu come un dialogo fra me e le pietre, forse potrò sembrarvi strana... ma penso che ogni cosa che fa' parte di questo mondo abbia la sua importanza, perché nulla è inutile o senza importanza, tutto appartiene all'ecosistema del quale facciamo parte e dal quale dipende la nostra vita, per cui è importante, come per me lo è questa poesia che ne parla e ringrazio Domenico Ernandes che l'ha accolta ed ha creato un bellissimo video, nel quale l'ha recitata alla grande, perché ha colto in queste mie parole l'essenza di ciò che ho percepito in quel momento e ritenuto giusto dire in favore delle pietre e la loro importanza nella vita di noi tutti.
Grazie a Domenico per questo video, importante! Spero, che ognuno si possa rendere conto che anche le pietre come tutto il resto che fa parte della natura, è stato creato per permetterci di vivere in perfetta armonia con essa e che tutto, ribadisco, è importante, fuorché la mano dell'uomo che distrugge.
Grazie Domenico!
Ho chiuso
gli occhi e respiro il silenzio. Momento unico, dopo un'estate rumorosa.
La sola voce
che ascolto e che m'incanta
è il dolce respiro, fra gli alberi, del vento.
Qualche ronzio d'ape, che si attarda
a succhiar nettare sugli ultimi fiori nel giardino. È settembre!
La pace regna sulle colline verdi di Toscana,
dove gli ulivi ondeggiano tra il verde e l'argento e tra
le querce forti ed i cipressi alti,
va il dolce stormire del vento;
suona fra i loro rami e foglie, la sinfonia di un canto,
che culla il mio udito e mi delizia, del bisbigliar di pace col suo soffio.
Gli occhi si perdono nel verde e vagano laddove il sole illumina d'amore,
le foglie di una quercia,
giocando a nascondino
in un continuo vedo e non vedo per i miei occhi.
Accolgo questo silenzio e godo dell'armonia che m'infonde,
inspiro profondamente ed espiro parsimoniosamente l'anima della natura che mi
circonda e...
con soave trasporto, assaporo la pace!
21/09/2022 Anna Giordano
Si può scoprire il mondo anche ad occhi chiusi,
gustare il tempo nei minuti
che ti son dati,
fondersi col soffio del
respiro dei suoi giorni e cogliere l’attimo
attraverso le gioie che mordi.
Immergersi nell’anima del
tempo che va’ oltre,
scoprendo il mondo attraverso
i suoi ricordi .
Fischiando l’aria di una dolce
melodia
correndo incontro alla amica nostalgia.
Percorrerlo in lungo e in
largo valicando frontiere senza tempo,
esortando i misteri che lo
avvolgono a dissiparsi con la forza del volere sapere.
Intingere i pennelli nei suoi
colori e colorare, di tutti, i propri pensieri.
Salpare dal porto della vita per
navigare nel mare dei propri sogni,
gonfiando le vele coi sospiri
per spingerle sulle onde delle idee.
Disincagliare velieri, fantasmi
dei ricordi,
rimasti prigionieri del mare
degli amori .
Guardare in lontananza
l’isola dei dispiaceri,
buttare l’ancora, per quella
che è ancora da scoprire
e finché il vento della vita continuerà
a soffiare,
lasciarsi trasportare laddove
vuole ,
gustandone il piacere nel suo
intrepido vagare,
alla scoperta del mondo, che
in noi vive .
Anna
Giordano 24/08/2007
L’infinito è il perdersi negli occhi di qualcuno ,
talmente immenso è, il suo profondo sguardo.
È il naufragare in un deserto di pace .
È il vagare nei pensieri che non trovano meta.
È la distesa immensa che con lo sguardo si
perde all'orizzonte.
È la totale assenza di chi non può ascoltare.
È il perdersi nell'attesa di chi non tornerà.
È l’amare senza domandare.
È il vento che gira senza mai fermarsi ,
intorno a quella sfera che inesorabilmente ,
anch'essa continuerà a girare.
È il poter guardare il cielo immenso, coi suoi
pianeti e stelle che lì dimorano da una eternità .