venerdì 7 ottobre 2022

LA VITA E LA MORTE (Poesia )

 

Immagino le due realtà sul filo in bilico...

funambola la vita così come la morte,

tra il giorno e la notte,

tra il più e il meno,

tra il tempo e lo spazio,

tra due realtà inscindibili...

come sorelle siamesi

legate dal destino

sin dalla loro nascita.

 

Una di nome Incerta e l'altra Certa...

Una veste di bianco e l'altra di nero.

 

Certa da sempre combatte Incerta,

cercando di spezzare la catena,

per vivere da sola il suo trionfo.

Incerta fino all’ultimo resiste,

ma Certa,

purtroppo,

del trionfo si corona,

e senza che se ne avveda

beffata da Incerta,

Vive solo l'effimera gloria di un attimo …

 

Per poi sparire insieme a lei,

com’è venuta al mondo,

con la certezza che Incerta

la farà rinascere.

 

Anna Giordano 26/05/2008

 

ALL'APICE DEL TUTTO (Poesia)

All’apice del tutto

c’è l’amore per la vita,

e la ricerca incessante di sé stessi.

 

All’apice del tutto,

c’è il silenzio che ci abita,

che ci parla d’amore,

e che da sempre orbita

nello spazio esiguo del cuore

che,

 immenso ed infinito,

coltiva la dolcezza

per l’universo intero.

 

All’apice del tutto,

c’è il pensiero che si esprime,

ed il cuore che si scioglie

come cera al sole,

in una lenta decomposizione

di malinconica tristezza,

avvolgendolo nei veli di passione

ed al suo posto lascia solo stupore.

 

All’apice del tutto,

c’è questa società che impazza

e costruisce muri di pregiudizi   

concedendo al futile distruggere la saggezza

di chi ne salvaguarda i valori.

 

All’apice del tutto

si è sempre in cerca di qualcosa

che è ancora da scoprire,

che è ancora forse da inventare.

 

All’apice del tutto

v’è l’amore per la vita

e la ricerca incessante

nel ritrovarsi e mai più perdersi.


04/12/2014 Anna Giordano

 

 

 

 

 

 

martedì 4 ottobre 2022

PIETRE - Poesia di Anna Giordano - Voce e regia di Domenico Ernandes


 Pietre calpestate, spezzate, tagliate,  

levigate, trite, scalfite,

trattate con indifferenza;

colpevoli sovente di violenza, 

quando dell’uomo armano la mano.

 

Pietre sulle quali nessuno spende una parola,

poiché senza valore,

come persone povere non sono calcolate,

sono soltanto pietre e nulla più.

Servono da decoro, oppure fanno da letto al fiume,

a un semplice selciato, o ancora ingabbiate

per muri di sostegno,

restando lì perenni, dedite al loro impegno.

 

Pietre di case vecchie si tengono strette strette,

forse, per solidarietà fra loro e

per dar riparo a chi neppure

s’ è accorto della loro importanza,

tutto è normale, no?

Esse son sotto i piedi, più giù che non si può,

sotto i piedi di poveri esseri umani,

sono roba da non curare poiché ve ne sono tante…

ma perché stiamo qui a parlarne?

 

Eppure ho immaginato un mondo senza  pietre

senza montagne, ne’ muri e né case,

un mondo piatto senza rocce o cime da scalare…

E mi son chiesta:

chi scalderebbe il limone nel giardino,

senza il muro di pietre che imprigionano il calore

del sole per donargli il tepore,

quando la notte stende il suo gelido sguardo?

 

Chi darebbe riparo a serpenti e lucertole durante l’inverno?

Chi frenerebbe le acque del fiume in piena

o le onde del mare in burrasca quando aggredisce la riva?

 

Chi affronterebbe il vento

e rallentandone il soffio, quando sono montagne?

Cosa avrebbero fatto gli uomini primitivi?

Forse non ci saremmo neppure,

se l’uomo non avesse vissuto l’ era della pietra…

 

Pietre calpestate,spezzate, tagliate, levigate, trite, scalfite,

eterne e solenni  attraverso i millenni

per essere calpestate,

levigate, scalfite, tagliate, spezzate, ignorate…

solo perché pietre!

 

Anna Giordano 08/01/2009

Pietre... una parola usata da sempre ma alla quale nessuno  ha veramente dato importanza... e fu così che mi balenò  l'idea di scrivere questa poesia. Ero lì a camminare da sola per una stradina di campagna, dove le pietre abbondano ed i muretti di pietre, sovente le cingono... e su uno di quei muretti mi sedetti per riposarmi, e ai miei piedi c'erano tante pietre sminuzzate... di lì, guardandole, pensai che dovevo parlarne e dare loro, anche se io non sono nessuno,  l'importanza che meritano. 

Così, presi la penna ed un piccolo block notes e scrissi di getto tutto quel che nasceva nella mia mente, fu come un dialogo fra me e le pietre, forse potrò sembrarvi strana... ma penso che ogni cosa che fa' parte di questo mondo abbia la sua importanza, perché nulla è inutile o senza importanza, tutto appartiene all'ecosistema del quale facciamo parte e dal quale dipende la nostra vita, per cui è importante, come per me lo è questa poesia che ne parla e ringrazio Domenico Ernandes che l'ha accolta ed ha creato un bellissimo video, nel quale l'ha recitata alla grande, perché ha colto in queste mie parole l'essenza di ciò che ho percepito in quel momento e ritenuto giusto dire in favore delle pietre e la loro importanza nella vita di noi tutti. 

Grazie a Domenico per questo video, importante! Spero, che ognuno si possa rendere conto che anche le pietre come tutto il resto che fa parte della natura, è stato creato per permetterci di vivere in perfetta armonia con essa e che tutto, ribadisco, è importante, fuorché la mano dell'uomo che distrugge. 

Grazie Domenico!

 


 

 


domenica 2 ottobre 2022

NONNO E NIPOTE - Testo di M. Zaccaro - Voce di Giuseppe Abate - Voce e r...


Oggi 2 Ottobre 2022, festa dei nonni...

Rivolgo un pensiero a tutti i nonni con questo bellissimo video di Domenico Ernandes, realizzato in collaborazione con Giuseppe Abate, un bambino di 10 anni bravissimo, che recita il testo di M. Zaccaro: " Nonno e Nipote", insieme a Domenico Ernandes in maniera naturale come solo un vero attore potrebbe fare.   
Un testo che racconta ciò che la vita, quella degli ultimi anni di molti anziani, si svolge alla fine del loro percorso di vita, che è tutt'altro quel che dovrebbe essere, cioè... vissuto in tutta tranquillità, con l'affetto dei figli e dei nipoti. 
In questo video possiamo renderci all'evidenza che non è sempre così; ci sono, purtroppo, genitori e nonni, che vivono nel dramma dell'abbandono a loro stessi, senza nessuno affetto e senza quell'amore, che sarebbe giusto dare alla fine dei loro giorni, l'affetto e l'amore che loro hanno dato ai figli e nipoti per una vita intera e che gli viene semplicemente negato perché sono ritenuti un fardello troppo ingombrante da parte di chi dovrebbe essergli riconoscente di avergli dato la vita e tanto amore! 

Vi lascio all'ascolto di questo dialogo che fa riflettere su quanto l'essere umano sia più saggio da bambino che non da adulto! 

Aggiungo che i nonni sono importanti nella vita di ogni nipote, perché è un legame forte da ambedue le parti e che i nonni sono una fonte d'insegnamento ed esperienza da trasmettere a chi, come i nipoti, iniziano il cammino della propria vita. 

W i Nonni e le Nonne del mondo!

Anna Giordano

sabato 1 ottobre 2022

ODE AL SILENZIO - Voce e poesia di Anna Giordano - Regia di Domenico Ern...


Ho chiuso gli occhi e respiro il silenzio. Momento unico, dopo un'estate rumorosa.

La sola voce che ascolto e che m'incanta
è il dolce respiro, fra gli alberi, del vento.

Qualche ronzio d'ape, che si attarda
a succhiar nettare sugli ultimi fiori nel giardino. È settembre!

La pace regna sulle colline verdi di Toscana,
dove gli ulivi ondeggiano tra il verde e l'argento e tra
le querce forti ed i cipressi alti,
va il dolce stormire del vento;
suona fra i loro rami e foglie, la sinfonia di un canto,
che culla il mio udito e mi delizia, del bisbigliar di pace col suo soffio.

Gli occhi si perdono nel verde e vagano laddove il sole illumina d'amore,
le foglie di una quercia,
giocando a nascondino
in un continuo vedo e non vedo per i miei occhi.

Accolgo questo silenzio e godo dell'armonia che m'infonde,
inspiro profondamente ed espiro parsimoniosamente l'anima della natura che mi circonda e...
con soave trasporto, assaporo la pace!

21/09/2022 Anna Giordano



sabato 17 settembre 2022

SENZA FRONTIERE - Voce e poesia di Anna Giordano - Regia di Domenico Ern...


Si può scoprire il mondo anche ad occhi chiusi,

gustare il tempo nei minuti che ti son dati,

fondersi col soffio del respiro dei suoi giorni e cogliere l’attimo

attraverso le gioie che mordi.

Immergersi nell’anima del tempo che va’ oltre,

scoprendo il mondo attraverso i suoi ricordi .

 

Fischiando l’aria di una dolce melodia

correndo incontro alla amica nostalgia.

 

Percorrerlo in lungo e in largo valicando frontiere senza tempo,

esortando i misteri che lo avvolgono a dissiparsi con la forza del volere sapere.

 

Intingere i pennelli nei suoi colori e colorare, di tutti, i propri  pensieri.

 

Salpare dal porto della vita per navigare nel mare dei propri  sogni,

gonfiando le vele coi sospiri per spingerle sulle onde delle idee.

 

Disincagliare velieri, fantasmi dei ricordi,

rimasti prigionieri del mare degli amori .

Guardare in lontananza l’isola dei dispiaceri,

buttare l’ancora, per quella che è ancora da scoprire

e finché il vento della vita continuerà a soffiare,

lasciarsi trasportare laddove  vuole ,

gustandone il piacere nel suo intrepido vagare,

alla scoperta del mondo, che in noi  vive .

 

Anna Giordano 24/08/2007

 

 

 

 


martedì 13 settembre 2022

L'INFINITO - Voce e poesia di Anna Giordano - Regia di Domenico Ernandes



L’infinito è il perdersi negli occhi di qualcuno ,

 e non trovar sé stessi nel mare di quegli occhi ,

talmente immenso è, il suo profondo  sguardo.

 

È il naufragare in un deserto di pace .

È il vagare nei pensieri che non trovano meta.

È la distesa immensa che con lo sguardo si

perde all'orizzonte.

 

È la totale assenza di chi non può ascoltare.

È il perdersi nell'attesa di chi non tornerà.

È l’amare senza domandare.


È il vento che gira senza mai fermarsi ,

intorno a quella sfera che inesorabilmente ,

anch'essa continuerà a girare.


È il poter guardare il cielo immenso, coi suoi

pianeti e stelle che lì dimorano da una eternità .

                                                                       Anna Giordano

Quando si parla dell'infinito si pensa sempre a qualcosa
d'irraggiungibile, inafferrabile, incredibile e che pertanto
esiste se non altro nella nostra mente, che spazia senza limite,
INFINITAMENTE, giusto per un gioco di parole appropriato
ad uno spazio finito e contenuto, in cui i pensieri nascono e
proliferano all'infinito. Sembrerà buffo paragonare l'infinito ad uno spazio come
il nostro cranio, in cui il cervello elabora i pensieri e nel quale
l'infinitesimale, nella sua piccolezza, può diventare infinito
nella sua grandezza. Penso che l'infinito sia, sì, tutto quello
che ho voluto sottolineare in questa piccola poesia,
ma che tutto non è, perché l'infinito parte dal'invisibile o
l'inesistente, cioè il pensiero che ancora non è visibile o
espresso, ma che è contenuto nel nostro cervello in attesa
di essere elaborato.
Questo sta a dirci che il pensiero contenuto nel nostro cervello
sia la forma più adatta per rappresentare l'infinito del non finito,
così come l'universo poiché in continua espansione. Ritornando alla poesia, quando la scrissi, cercai il modo
migliore per parlare dell'infinito poeticamente, paragonando
l'infinito a quanto è contenuto nei versi della poesia,
che Domenico Ernandes, con la sua regia e bravura,
ha rappresentato alla grande con immagini e musica;
inquadrando l'espressione dei miei pensieri, che spero,
lascino posto ad altri pensieri, magari, quelli di chi
vedrà o ascolterà questa poesia, dando seguito
all'espansione del proprio pensiero nell'universo,
della propria INFINITA MENTE.
Grazie infinite, giusto per restare in tema, a Domenico
Ernandes per aver reso possibile di esprimere il mio
punto di vista, con il video di questa poesia.
Grazie!