Pensiamo che siano sempre gli altri a predisporre la nostra vita, senza pensare che siamo noi a scegliere e dipendere dagli altri!
Nessuno è padrone di nessuno, se non di sé stesso!
Anna Giordano
Un blog universale per chi ha voglia di leggere: poesie, racconti, riflessioni, aforismi e tantissime altre bizzarrie della scrittura viste attraverso gli occhi dell'anima, accompagnate da tante fotografie. "TUTTI I DIRITTI D'AUTORE SONO RISERVATI"
Pensiamo che siano sempre gli altri a predisporre la nostra vita, senza pensare che siamo noi a scegliere e dipendere dagli altri!
Nessuno è padrone di nessuno, se non di sé stesso!
Anna Giordano
Al nord dei miei pensieri, si rifugia
il sud delle mie radici.
Vivo al nord di un luogo, ma che è il sud di un altro luogo ancora più a nord del mio nord. Ordunque qual
L' infelicità è quella virgola
che divide il dolore dal sorriso,
tre puntini sospesi per essere infelici.
Basta un punto per metter fine ad ogni gioia,
una parentesi che racchiude una ferita
che, tra un punto ed una virgola,
può essere infettata,
se suturata con due punti infelici.
FELICITÀ TRA PUNTI, VIRGOLE E ACCENTI.
La felicità è quella virgola
che racchiude il sorriso con la gioia
cancellando il dolore.
Tre puntini son sospesi per dar fiato
alla certezza di un domani ben migliore.
Un solo punto mette fine ad ogni noia.
Due parentesi una aperta e l’altra chiusa
mettono tutti i dubbi in gabbia per lasciar spazio ai due punti perché diano l’importanza a chi dà inizio alla danza .
Seguono poi due punti importanti
uno interroga(?) L’altro esulta (!)
Poi ci son le virgolette che son là sole solette ed acclamano l’allegria esaltando col:
" Viva, viva felicità di chi coglierla la sa,
basta solo anche il sorriso che è l’accento sulla sua à".
Anna Giordano 01/01/2020
Disegnami
la pace
disse un
giorno,
un vecchio al
bambino,
ed il bambino
subito iniziò a scegliere i colori.
Per prima adoperò
l’azzurro e colorò il cielo,
poi disegnò
due nuvole bianche con
un sorriso
teso fra loro, in forma d’arcobaleno.
Per occhi disegnò due
bianche colombe
perché vegliassero
sul bene,
per
bocca, due mani e un cuore
perché
battesse forte e dispensasse amore.
Sul petto del cielo
appuntò un occhio
perché
guardasse dentro di lui
prima di
parlare.
Al posto delle orecchie
disegnò
due cerchi,
al centro il
simbolo d’amore e pace,
ma gli mancava il naso,
cercò di
disegnarlo,
ma venne
fuori un signore,
vestito come
un arcobaleno,
in più con
due mani rosa
per quando
starnutiva
e potessero
asciugarlo.
Poco più giù, ai suoi
piedi,
disegnò un
prato verde,
cosparso di
petali variopinti
e su vi
scrisse la parola pace,
che
il vecchio non riuscì a vedere
a causa dei
tanti bambini,
che in
girotondo
cantavano
uniti per la pace;
ne aggiunse tanti
altri,
senza fare
eccezioni!
Si davano la
mano
per
circondare il mondo,
cantavano e
gioivano,
le loro mani erano di
tutti i colori!
Issavano bandiere insieme ai loro cuori,
Un bimbo piccolino
tentava di scalare il suo arcobaleno!
E un altro, che scopre
sotto le macerie della sua casa,
tutte le
parole d’Amore e Pace dalla guerra cancellate,
mentre dalle mani
lasciava volare in alto la sua speranza,
bianca col ramo d’ulivo in becco.
Ecco la PACE, disse il
bambino al vecchio
ed
egli rispose: la PACE è una parola antica,
che non è mai
invecchiata, grazie a voi bambini
perché la
custodite da sempre nei vostri cuori puri!
Anna Giordano 07/05/2022
"Seduta ai piedi della mia solitudine son astro
che nell'universo vaga senza meta,
son foglia che volteggia e cade nella tregua
di una estate che annega."
Anna Giordano
Era da anni che più nessuno si occupava di quel giardino in fondo al parco, circondava una vecchia villa decrepita.
Le erbe infestanti facevano da padrone, avevano occupato tutti gli spazi che ormai da tempo non erano stati più curati.
Il Giardino si guardava intorno per scorgere se si fosse salvato al meno un fiore di quelli che aveva visto tante volte colorare i suoi giorni.