martedì 10 dicembre 2024

GLI INCONTRI E GLI ADDII DELLA VITA

 La vita è fatta di continui incontri ed addii, di situazioni instabili ed obblighi.

Quando stai per abituarti ad una persona, ad una cosa, ad una qualsiasi abitudine piacevole che sia, ecco
che questa sparisce o bisogna staccarsene. Già, capita sin dall'inizio della vita...
Il bambino prima di nascere cresce nel tepore e l’amore del ventre materno per nove mesi, quando poi nasce, lascia quel luogo caldo e dolce, che l’ha nutrito, cullato, fatto crescere, per un mondo tutto differente!
Ciò causa uno shock, il primo in ogni vita, che strappa l’essere umano all’amore della mamma, anche se poi ci si abitua e si abitua alla vista, alle carezze, all’ambiente nuovo che l’accoglie e che resta tale, se non ci sono cambiamenti, fino all’età prescolare ed ecco che si verifica un altro addio, la mamma lo porta all’asilo ed il distacco è ancora uno shock, nuovi visi, nuovi incontri, nuove abitudini che scombussolano il bambino, almeno fino a quando non si abitua e quando ha finalmente installato un rapporto con la maestra, i compagni ecc… ecco che ritorna per tre mesi a casa senza poter vedere i suoi amichetti che a loro volta sono in vacanza, dove incontrano altri loro coetanei, nascono delle amicizie, ma, finite le vacanze, devono dividersi, ognuno lascia un po' di sé nell'atro e qualche lacrima di rimpianto. Però, stare con la mamma ed il papà è di nuovo un piacere… Ma basta il tempo di una estate che c'è di nuovo un distacco e si ritorna a scuola. Nuova maestra nuovi compagni, nuova aula, tutto è da ricominciare. Un nuovo shock e così, per il resto degli anni scolastici.
Poi si diventa adulti e di persone ne sono passate nella propria vita, come pure di cose ed eventi, di stagioni e ricordi e, ci si accorge, che in fondo, la vita si basa su effimeri momenti che si dipanano, giorno dopo giorno, tra incontri ed addii. Può sembrarvi triste e senza senso vivere? Pertanto è così, noi siamo fatti di tempo, c'è un tempo per vivere, un tempo per essere e uno per morire.

Oggi stupidamente, ci sono tante guerre che annientano tante cose, città distrutte, persone che vengono uccise, che siano soldati o civili, non fa alcuna differenza poiché siamo tutti esseri umani, tutti figli di una madre che li ha tenuti al riparo dai pericoli perché vivessero, fossero, ma non morissero prima del tempo previsto. Con le guerre si commettono stragi di vite senza guardare se sono bambini o adulti oppure vecchi! Si uccide solo per il capriccio di dimostrare la propria superiorità, il proprio egoismo e manierismo di elevarsi a potenza mondiale. Sottraendo alle mamme i propri figli che ancora una volta devono staccarsi dalle famiglie per andare a combattere e farsi uccidere ed uccidere! Quanta stupidità è alle basi di una guerra e quanta poca stima di sé stessi abbiamo per non rifiutare gli ordini che ci vengono imposti da chi è stato scelto per governarci. Vorrei tanto che le guerre sparissero insieme a chi le alimenta, vorrei tanto che chi vive nei palazzi del potere, andassero a morire nell'inferno che hanno creato!
A cosa servono le guerre?
Solo per annientare quello che è stato costruito per decenni e dopo ricostruire sul sangue versato, altre città e fare altri profitti sia gli armatori che i governanti!
Questo è lo sporco gioco amaro della guerra e dopo, tutto si mette a tacere, come se tutto fosse giusto!
Così come quando si schierano i vincitori e i perdenti, purtroppo, penso che nessuno è vincitore in una guerra, siamo tutti perdenti, abbiamo perso la nostra identità, la nostra umanità, siamo tutti colpevoli di omicidio e nessuno è innocente, se non i bambini, i vecchi, le donne e uomini, che sono periti sotto le bombe e le macerie. Smettetela di fare guerre, con i soldi spesi in armamenti, tutta la popolazione mondiale potrebbe mangiare e vivere senza dover rinunciare al proprio diritto alla vita!

09/12/2024 Anna Giordano

lunedì 2 dicembre 2024

COSA VOGLIO PER ME - Poesia di Vale Bianco - Voce di Anna Giordano - Reg...



COSA VOGLIO PER ME - Poesia di Vale Blanco
Cosa voglio per me? Solo serenità, niente di più. Non mi importa la bella vita, i bei vestiti, no non sono queste le cose che mi rendono felice. Io sono una di quelle persone che è felice con poco. Mi basta avere accanto le persone che amo vedere nei loro volti, la gioia, la tranquillità. Mi basta una tazza di caffè caldo al mattino per sorridere. Mi basta una passeggiata in riva al mare Mi basta la stima e l'amore delle persone che sono nel mio cuore. La grandezza non è in me, sono una persona umile. Le grandezze le lascio a chi vive di superficialità. Io cerco di vivere di emozioni. Bellissime emozioni!


Ringrazio Domenico Ernandes per questo video al quale ho dato la voce,
ma non solo la voce, perché mi sono identificata nelle parole del testo di Vale Bianco,
con la quale mi congratulo.
È stato con piacere avere interpretato il suo testo poiché, a parte il caffè che non bevo,
tutto il resto è come un vestito fatto su misura per me,
per cui mi sono descritta attraverso le parole di un'altra
persona con la quale condivido le stesse affinità nel modo di essere,
pensare e vivere la vita.
Ringrazio Domenico Ernandes
per il bellissimo video da lui realizzato con immagini evocative
che si dipanano insieme alle parole come un filo conduttore della storia tutta.
Bello il sottofondo musicale molto espressivo ed incalzante,
del Maestro Compositore: Remo Anzovino, che con le sue composizioni,
lascia sempre un segno indelebile nell'anima, grazie alla sua incomparabile
bravura di compositore e musicista.

giovedì 21 novembre 2024

SCULTURA: " IL SOGNO DEL MARE" DELL' ARTISTA SCULTORE ALDO FLECCHIA


Ho già avuto il piacere di ospitare sul mio blog le opere dello scultore Aldo Flecchia.

Per me è sempre un piacere dare spazio all'arte in genere, questa che vedete qui sotto è una delle ultime opere  creata da Aldo Flecchia, ricavata da un solo pezzo di marmo. Artista di grande talento che ha realizzato quest'opera dal titolo: "IL SOGNO DEL MARE" e ve ne racconta, nelle poche righe, poeticamente, la storia.




domenica 17 novembre 2024

CAMMINA CAMMINA - Canzone di Pino Daniele - Voce di Anna Giordano - Regi...

CANZONE di PINO DANIELE

'Ncopp'a ll'evera ca addore se ne scenneno 'e culure E cammina 'o viecchiariello sott'â luna. Quante vote s'è fermato pe' parlà cu quaccheduno,
E nun ce sta mai nisciuno ca se ferma po' sentì.
E cammina, cammina vicino ô puorto E rirenno pensa â morte. "Se venesse mo', fosse cchiù cuntento, Tanto io parlo e nisciuno me sente." Guardanno 'o mare penzo a Maria, Ca mo nun ce sta cchiù. So' sulo tre anne e ce penzo tutte 'e sere,
Passa 'o tiempo e nun me pare overo. E cammina, cammina vicino ô puorto E chiagnenno aspetta 'a morte. Sott'â luna nun parla nisciuno, Sott'â luna nisciuno vo' sentì. Traduzione in italiano CAMMINA CAMMINA - Canzone di Pino Daniele Sull'erba che profuma scendono i colori E cammina il vecchietto sotto la luna. Quante volte si è fermato per parlare con qualcuno, Ma non c'è mai nessuno che si ferma per ascoltarlo. E cammina, cammina vicino al porto E ridendo pensa alla morte. "Se venisse ora, sarei più contento”, Tanto io parlo e nessuno mi sente." Guardando il mare penso a Maria, Che ora non c'è più. Sono solo tre anni e ci penso tutte le sere, Passa il tempo e non mi sembra vero. E cammina, cammina vicino al porto E piangendo aspetta la morte. Sotto la luna non parla nessuno, Sotto la luna nessuno vuole ascoltare.

MERITOCRAZIA - Testo di DERIA - Voce e regia di Domenico Ernandes



Natalia era seduta sul divano con il capo chino, gli occhi fissi sul telefono, mentre suo nonno la osservava dalla poltrona accanto, con uno sguardo attento e silenzioso. La frustrazione traspariva dai gesti di Natalia: si sentiva come se tutto il suo impegno fosse inutile, un muro insormontabile di ingiustizie. Il nonno, seduto con un libro tra le mani, lo posò sul tavolino e si sporse leggermente in avanti, cercando di comprendere il malessere di sua nipote Natalia si era candidata per uno stage per mettere in pratica i suoi studi di psicologia, ma aveva scoperto che il posto era stato dato alla figlia di un conoscente, nonostante i suoi voti eccellenti. Il nonno sospirò, appoggiando una mano al mento con un’espressione pensierosa: quante volte aveva visto situazioni simili nella sua vita? Natalia strinse le mani in grembo, cercando di capire perché fosse così difficile emergere, mentre il nonno continuava a osservarla con un misto di preoccupazione e comprensione. Guardandola, il nonno fece un sorriso amaro, consapevole di quanto la meritocrazia fosse spesso soffocata da clientelismo e nepotismo, un problema che conosceva fin troppo bene. Natalia, il volto contratto dalla rabbia, continuava a chiedersi perché si preferisse premiare chi aveva le conoscenze giuste invece di chi meritava davvero. Il nonno la osservò con serietà: sapeva che la paura di perdere il controllo era ciò che spingeva molti a temere il merito, una minaccia per chi voleva mantenere lo status quo. Natalia si appoggiò allo schienale del divano, scuotendo la testa, e si sentiva sempre più intrappolata in un sistema che sembrava non lasciare spazio ai giovani come lei. Il nonno si inclinò leggermente verso di lei, quasi a volerla rassicurare: la cosa peggiore, pensava, era quando le persone accettavano le ingiustizie senza più lottare. Natalia rifletté a lungo, chiedendosi se avesse senso continuare a credere nel merito, nonostante tutto sembrasse remare contro di lei. Il nonno, con un cenno del capo e un sorriso rassicurante, le disse con convinzione che il merito, anche se ostacolato, alla fine trova sempre la sua strada e premia chi non si arrende. Natalia sorrise, ispirata dalle sue parole: iniziava a credere che, anche in un Paese come il nostro, il tempo avrebbe dato valore a chi lo meritava davvero. Il nonno la guardò con fiducia, certo che Natalia, con il suo impegno e il suo esempio, avrebbe contribuito a costruire un futuro migliore, perché il cambiamento, per quanto lento, è inevitabile quando c’è chi lotta per ciò che è giusto.

DERIA.
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La MERITOCRAZIA: un valore fondamentale che dovrebbe guidare ogni società, ma che troppo spesso resta un’utopia. Questo video vuole essere una riflessione su quanto sia importante riconoscere e premiare chi si impegna, chi studia, chi lavora duramente per raggiungere i propri obiettivi. Viviamo in un mondo dove, purtroppo, le scorciatoie e le raccomandazioni spesso prevalgono sull'impegno e sulla competenza. Eppure, non possiamo arrenderci a questa logica. La meritocrazia è ciò che dà speranza e stimola le persone a migliorarsi continuamente. È il motore che muove il progresso e rende possibile costruire un futuro più giusto per tutti. Attraverso questo video, voglio invitare chiunque lo guardi a riflettere sul valore del merito e sull’importanza di non arrendersi mai, anche quando il sistema sembra remare contro. Solo chi continua a lottare per ciò che è giusto può davvero contribuire a un cambiamento reale. La musica evocativa di Ennio Morricone C'ERA UNA VOLTA IL WEST e le immagini scelte vogliono accompagnare questa riflessione, offrendo un momento per fermarsi e pensare: come possiamo, ognuno nel nostro piccolo, fare la differenza? Come possiamo premiare il merito e ispirare gli altri a fare lo stesso? Lasciate i vostri pensieri nei commenti e, se condividete questo messaggio, aiutatemi a diffonderlo. La meritocrazia non deve essere solo un sogno, ma una realtà concreta per il bene di tutti.

Domenico Ernandes
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La meritocrazia è una verità che farebbe del bene al mondo intero. Dare merito alle persone capaci di svolgere il proprio compito con capacità, professionalità, scrupolosità e conoscenza nel campo lavorativo e fase di apprendimento, eviterebbe tanto spreco di tempo e denaro, che molti incapaci occupando dei posti a loro dati senza averne merito, causano danni inestimabili alla società. Non elenco i danni perché in ogni ramo ve ne sono a profusione, in cui compresi anche quelli per la salute umana. Le raccomandazioni il nepotismo e tantissime altre forme di usurpazioni di titoli acquisiti con scambi di favori, porta a far riflettere che chi veramente merita ed è valido debba pagare per le sue capacità il prezzo della disoccupazione, nel capo lavorativo e in quello della scuola nel sentirsi frustrato dal non riconoscimento del suo lavoro e capacità. In tutti i domini lavorativi e non, incontro sempre persone che sovente sono inadatte alla loro professione o ruolo sociale. Penso Domenico, che di personaggi famosi storici e persone che non sono emerse perché non avevano conoscenze o mezzi pecuniari hanno dovuto rinunciare, con amarezza, malgrado la loro intelligenza e capacità di arricchire il Paese, a svolgere il lavoro, lo studio per andare altrove e regalare ad altri paesi la propria conoscenza, capacità di mettere in atto ciò nel proprio Paese, ma che è dato al raccomandato di turno. Spero che questo tuo video sia visto e condiviso da tutte le persone che hanno subito ingiustizie del genere. Che la meritocrazia sia riconosciuta a tutti i livelli e che finiscano i favoritismi per sempre, per mettere freno all'ignoranza che danneggia persone e la società di cui facciamo parte. Un paese civile e democratico non ha bisogno di sottostare a regole di tirannia ereditaria. Grazie Domenico, per aver lanciato questo tema che interessa tutti, tranne i furbetti & Compagnia.

Anna Giordano

martedì 12 novembre 2024

VERSI E PENSIERI SPARSI

 

 Frammenti di tenerezza smarriti fra i rivoli del tempo scivolano nell'immenso e caro lago dei ricordi...  

Una lacrima, inizio di un fiume, percorso tra rapide e tratti silenti, lascia sul greto dell'anima ricordi indelebili... 

Come tutte le cose che si desiderano hanno un tempo per nascere, un tempo per vivere e un tempo per morire. 

Così pure le stagioni, quando vivono oltre il loro tempo, non sono più desiderate, fa caldo e il desiderio dell'estate cede il suo posto a quello dell'autunno, che tarda ad arrivare e si fa attendere... per poi fare la stessa fine dell'estate... ed il ciclo si ripete all'infinito.

L'imbiancamento del cuore porta i suoi frutti, così come il grano quando la neve lo copre...

Una poesia col ritmo del tempo nel tempo dell'infanzia, dove i ricordi, rimasti impigliati negli ingranaggi degli orologi, ritornano all'ora di allora scandendo nei battiti del cuore il tempo attraverso versi d'amore.


Anna Giordano

 

 

lunedì 11 novembre 2024

PENSIERI SERALI: OSARE - L'INDIFFERENZA -

1.    



                          Osare in imprese impossibili non è da tutti, 

c    chi resta a guardare, osa solo criticare, 

p                       pur di distruggere chi ha avuto il coraggio di farlo.”

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L’indifferenza è la sovrana dal sorriso acerbo e senza sentimento, 

non piange mai e non torna mai su i suoi passi.


L’indifferenza atrofizza a poco a poco il cuore 

di chi ne fa la sua amica.

L’indifferenza è un virus che infetta l’anima e il cuore, e ne fagocita i sentimenti. 

L’indifferenza è l’arma che ferisce là dove una vera arma non arriva lasciando una ferita che sanguina dolore senza fine.

 

 Anna Giordano