IL VENTO TRA I TUOI CAPELLI
Quando l'onda incontra il cielo all'infinito
nasce il vento che gioca tra i tuoi capelli,
cambia il tuo viso come in una foto sbiadita
al profumo dei fiori di una primavera,
anni passati e contati come giorni
da un calendario immaginario.
Sulla spiaggia di noi,
orme e ombre come sconosciuti,
il vento gioca tra i i tuoi capelli,
ti accarezzo dolcemente
come onde leggere
le tue rughe ti fanno più bella.
Gridano i gabbiani,
il sole alle tue spalle mi fa chiudere gli occhi,
un brivido mi assale
come un mare in tempesta rompe gli ormeggi,
rovescia le barche,
affonda le reti, poi...
Finita la burrasca, l'onda accarezza la spiaggia
come a scusarsi di una pazzia umana.
A terra una stella marina caduta dallo specchio del cielo.
Mi assale la paura di non avere più tempo...
Di non averti detto tutto ciò che ho dentro,
di non averti amato tanto,
di non aver parlato, raccontato, capito,
forse è qui il luogo dove riempiono il tempo le clessidre?
Il vento gioca tra i tuoi capelli,
il vento non ascolta i miei pensieri.
I gabbiani continuano a gridare
come se reclamassero il loro posto.
Lontane due vele bianche
come l'anima di bambino,
vorrei fermare il tempo,
fermare l'onda
come un quadro disegnare dentro.
Lasciare tutto così come va il tempo,
posare la mia anima in fondo al mare e
nelle notti di luna
guardare la bianca scia
che accompagna i pescatori
al canto di sirene che non ci sono,
il sole piano scende alle tue spalle
il mare si fa poco più scuro,
mi domandi... cosa pensi?
Al vento tra i tuoi capelli.
CARLO COPPOLA.
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